Rassegna stampa - LA STAMPA: "La Pro stavolta non si spegne: “soffoca” il Parma grandi firme e riapre la lotta salvezza"

Uno a zero con gol di Castiglia: al Piola i leoni offrono una prova maiuscola, playout a tre punti
30.04.2018 16:30 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it

La Pro stavolta non si spegne: “soffoca” il Parma grandi firme e riapre la lotta salvezza

Uno a zero con gol di Castiglia: al Piola i leoni offrono una prova maiuscola. Playout a tre punti

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Pubblicato il

28/04/2018

Ultima modifica il 29/04/2018 alle ore 19:16

alessandro ballesio

vercelli

Che cos’è la pazzia? È uscire a mani vuote da Chiavari dopo una rimonta da lasciare allibiti e una settimana dopo schiantare il Parma. Quello che è secondo in classifica, quello che ha nomi da Serie A. Il Parma. La Pro è anche questo: irrita e subito dopo emoziona: qualcuno alla fine piange, in tribuna, a fianco del capitano emiliano Alessandro Lucarelli, infortunato e incredulo per altri motivi. I tifosi della Curva Ovest appendono uno striscione al contrario: se è per protesta, 90 minuti dopo devono ricredersi per forza. Ad ogni modo: segna Castiglia, sempre lui, al 5’ della ripresa. La Pro gioca come contro l’Entella, ma stavolta dall’inizio alla fine. Senza black-out. E approfittando pure dei risultati delle altre «traballanti», i playout sono di nuovo a un passo: tre punti.  

 

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Il pronti-via è promettente: palle vaganti, per un soffio non infilano subito il Parma i vari Bergamelli, Castiglia e Gatto. Questione di attimi e di centimetri. La Pro soffoca i blasonati gialloblù. Gli ospiti patiscono, o forse semplicemente attendono. Nella ripresa la musica non cambia. Il ritmo, neppure. Anche se il Parma si avvicina al gol con una traversa «pettinata» e un palo preso in pieno dalle sue bocche di fuoco: Calaiò, Ciciretti (entrato nel secondo tempo), nomi da far tremare i polsi.  

 

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Ci vuole lui, Castiglia, per far sognare uno stadio che sembrava aver messo da parte tutte le speranze, dopo la rimonta dell’Entella di una settimana fa: Ghiglione crossa, Bifulco corregge al centro, Castiglia spedisce di testa nel sacco proprio sotto i 600 tifosi colorati di gialloblù (gran curva, non ha mai smesso di incitare i suoi). Ghiglione è un po’ appannato ma spinge, Vives prova a mettere ordine, Reginaldo lotta e alla fine esce stremato tra gli applausi dopo una bella azione personale culminata in un tiro che scheggia la traversa.  

 

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La difesa dà l’idea di farcela ad arginare i big emiliani. Stavolta lui, Grassadonia, non rischia: quando si avvicinano i titoli di coda e naturalmente il Parma spinge come un ossesso, toglie Gatto e mette dentro Alcibiade. Coperti fino all’osso, non come a Chiavari. È la strada giusta: entra anche Raicevic, sono sei minuti di recupero e sofferenza. Ma l’uno a zero resiste fino alla fine stavolta: i crociati di D’Aversa, tra l’altro, falliscono malamente almeno due occasioni limpide. Una è una traversa, con Ceravolo. Sono sempre ultimi i bianchi, ma quanto è corta la classifica, giù in fondo. Cortissima, quando mancano quattro giornate: Venezia, Spezia, Ternana e Cittadella. La prima (martedì) e la terza al Piola. 

 

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PRO VERCELLI (4-3-3): Pigliacelli; Ghiglione, Gozzi, Bergamelli, Mammarella; Germano, Vives, Castiglia; Bifulco, Reginaldo (37’ st Raicevic), Gatto (16’ st Rovini). All. Grassadonia. 

PARMA (4-3-3): Frattali; Mazzocchi (16’ Dezi), Iacoponi, Sierralta, Gagliolo; Barillà, Vacca, Gazzola; Siligardi (16’ st Ciciretti), Calaiò, Baraye (18’ st Cervaolo). All. D’Aversa. 

ARBITRO: Sacchi di Macerata. 

RETE: st’ 5 Castiglia. 

NOTE: spettatori 3000 circa. Ammoniti: Castiglia; Raicevic; Ciciretti. Calci d’angolo 6-4 per la Pro Vercelli. Recupero 2’,6’.

Alessandro Ballesio