La Pro ha messo il turbo: anche la Cremonese si deve inchinare alla banda Grassadonia

Secondo successo dal ritorno del tecnico salernitano: segna ancora Castiglia, Germano sigla una doppietta
05.02.2018 16:30 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it
Umberto Germano
Umberto Germano
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Ubriachi di gioia. Tanto, da non crederci. È un’altra Pro, capace di vincere 3-2 a Cremona contro i grigiorossi che erano finiti ko solo tre volte in questo campionato, e una allo Zini. Una corazzata, che però si è sbriciolata sotto i colpi attenti e pazienti dei leoni in formato remuntada. Chiedete a Grassadonia il segreto. L’elisir. Sei punti in due giornate, da quando il tecnico di Salerno è tornato in sella. La gente, a Vercelli, comincia a crederci davvero: salvarsi, di questo passo, si può. 

Eppure non era iniziata bene. Presi un po’ a pallate, come si era visto altre volte. È il 16’ quando Scappini si fa largo in area e trova lo spazio per bucare Pigliacelli. Da quel momento i lombardi proveranno ancora a impensierire il numero uno bianco, ma sarà proprio lui, con le sue parate decisive e spesso spericolate, a suonare la riscossa. Che arriva dalla mezzora in poi. È il 37’: Castiglia si arrampica in cielo, a centro area a raccogliere di testa il cross di Ghiglione (che prova di muscoli, fiato e tecnica la sua) e spedisce là dove Ujkani non può arrivare. Pari, e si riparte. 

La ripresa consegna agli annali un nome: Umberto Germano da Cigliano. Al 7’ e poi al 12’: di opportunismo, di fiuto come un attaccante aggiunto. Sembra che debba finire così, in gloria e senza paura ma Brighenti spaventa i vercellesi con un gol al terzo minuto di recupero. La Cremonese spera per qualche istante, lo stesso Brighenti obbliga Pigliacelli a un’ultima, grandissima parata. Ma è fatta. La strada verso la salvezza deve essere necessariamente lastricata di giornate, di prove come questa. 

Alessandro Bellesio