Hockey Pista - I tre capitani vincitori della Coppa Italia sono della Valle dell'Agno, record storico per Català

Le vittorie vicentine firmate a Trissino da tre capitani, Tamiozzo di Trissino, Peripolli di Cornedo e Cocco di Valdagno, e da tre allenatori della Valle dell'Agno
06.03.2019 20:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: fisr.it
Hockey Pista - I tre capitani vincitori della Coppa Italia sono della Valle dell'Agno, record storico per Català
© foto di fisr.it

Tre giorni intensi di hockey su pista nella bellissima cornice del PalaDante di Trissino hanno consegnato alla disciplina il miglior volto possibile dopo i cambiamenti organizzativi dell'estate. Un'organizzazione pressochè perfetta del Comune di Trissino e del club GSH Trissino hanno permesso che si svolgesse una delle migliori edizioni di sempre, in fatto di pubblico (quasi 5000 le presenze totali), di spettacolo e di emozioni, nonostante le polemiche della vigilia che avevano reso il clima forse più pesante del previsto: polemiche scaturite alle prescrizioni imposte dalla Questura locale, togliendo però di fatto il divieto di trasferta di alcune tifoserie.

VENETO RITORNA A VINCERE
A trionfare sono state le società vicentine come non accadeva da 5 anni, quando risale l'ultima vittoria proprio del Breganze nel 2015. Il trionfo si estende per la provincia con più tesserati per la nostra disciplina, grazie al "double" messo a segno dall'ASD Montebello Hockey e Pattinaggio del presidente Iselle. La società biancorossa per la prima volta sia in un campionato di A2 sia in un campionato femminile si è aggiudicato l'unico storico double fin qui scritto. Un purgatorio di lunghi 5 anni che ha visto poche gioie in campo nazionale, se non quelle giovanili dove permane la storica sfida sportiva Veneto e Toscana. In Veneto però manca uno scudetto da 6 anni ed Supercoppa da 5 anni. Il Breganze ora avrà anche il diritto di giocare in Eurolega nella prossima stagione come vincitrice del secondo trofeo italiano.

VALLE DELL'AGNO, CAPITANI ED ALLENATORI
Se la finale Femminile è stata dominata, soprattutto nel secondo tempo, dal Montebello di Luca Chiarello ed Eddy Randon (9-3 il risultato finale contro l'HP Matera), la finale di Coppa Italia A2 è stata decisamente più agguerrita: un botta e risposta continuo tra le formazioni di Mirco De Gerone e Mirko Bertolucci che ha reso la gara quanto mai interessante. 3-3 al termine dei tempi regolamentari e supplementari: ai rigori ha esultato Montebello più preciso al tiro.
Due vittorie montebellani firmate dal gioco e dal talento di due capitani coraggiosi e MVP delle rispettive finali, ma soprattutto talenti della vallata vicentina: Elena Tamiozzo di Trissino ed Alberto Peripolli di Cornedo. Anche i rispettivi allenatori sono tutti nativi tutti della Valle: Luca Chiarello ed Eddy Randon di Trissino e Mirco De Gerone di Valdagno.
E poi l'atto finale con la Finalissima di Coppa Italia con un altro atleta della Valle dell'Agno, Mattia Cocco di Valdagno, alla terza coppa Italia della sua carriera, terzo solo ad altri due monumenti sportivi della vallata, Dario Rigo (6 coccarde, 9 scudetti), ex capitano della Nazionale e Massimo Cunegatti (11 coccarde, 11 scudetti), portiere valdagnese della Nazionale per oltre 10 anni. Tante personalità di spicco dell'hockey nazionale che arrivano dal vivaio inesauribile di Valdagno, Trissino ed ora arricchite da altri attuali e futuri centri come Montebello e Montecchio Maggiore (anche se entrambi non geograficamente in Valle), Recoaro e Cornedo. L'hockey pista è e sarà sempre lo sport di spicco in vallata.

MINISTRI PRESENTI ALLE FINALI DI COPPA ITALIA
Se l'anno scorso a Follonica a premiare la squadra vincitrice è stato l'ex Ministro allo Sport il toscano Luca Lotti, quest'anno a Trissino, gli onori di casa li ha fatti Erika Stefani, Ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie, figlia di uno dei presidenti storici del sodalizio trissinese. Presente anche il sandricense Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale del Veneto, nonchè tutti i rappresentanti FISR, Paolo Centomo, consigliere, Giorgio Grigolato, presidente FISR Veneto, Roberto Guerra, consigliere FISR Veneto. Presente anche tutto l'Amministrazione Comunale di Trissino, a partire dal Sindaco Davide Faccio, organizzatore dell'evento e all'assessore Renzo Malfermo, ex meccanico del solidalizio hockeystico.

RECORD STORICO PER ADRIA CATALA'
Il portiere del Trissino, lo spagnolo Adria Catala', ha stabilito un nuovo record di imbattibilità da quando la Coppa Italia si disputa con la formula della Final Eight, per ben 83 minuti la sua porta è rimasta inviolata. Il “muro” ebbe inizio nella partita della precedente edizione della manifestazione quando Català era portiere dell’Amatori Lodi, e subì nella partita dei quarti di finale contro il Follonica la rete di Lucas Martinez al 34’34”, quella fu la settima e ultima rete incassata dal portiere lodigiano in quella gara che venne eliminato al primo turno. Dopo un anno l’estremo difensore spagnolo ha cambiato maglia ed è passato al Trissino, e nella gara d’esordio di venerdì sera davanti al proprio pubblico ha sfoderato una prestazione monstre, eliminando la sua ex squadra campione d’Italia e imbattuta fino a quel momento, chiudendo la saracinesca per 50 minuti. Nella gara di semifinale contro il Sarzana, Català ha dovuto abdicare dopo 17’ 35”, stoppando così la sua imbattibilità record a 83 minuti e 1”.
Il precedente record lo deteneva il portiere del Cgc Viareggio Leonardo Barozzi con 69‘ 7” accumulati tutti in un’unica edizione della Final Eight la prima quella del 2013-14. Nella prima gara contro il Sarzana subì l’ultima rete dei liguri quando mancavano a 13’9” al termine della partita. In semifinale Barozzi vinse  con la sua squadra 2-0 sul Breganze, e successivamente nella finale contro il Valdagno dopo 5'58” subì la rete dell’attaccante valdagnese Massimo Tataranni.  Adria Català ha superato quindi di ben 14’ circa il precedente record di Barozzi. Il portiere spagnolo inoltre in campionato è colui al momento che ha il maggior numero di “clean sheet” , 3, dietro di lui in questa speciale classifica c’è Leonardo Barozzi con 2.