INTERVISTA TC - Mori: "Stop necessario. Salute va oltre calcio"
Daniele Mori, ex difensore con un passato tra Novara, Triestina e Samb, ha parlato in esclusiva per i microfoni di TuttoC.com del momento complicato che sta vivendo il calcio italiano, con la sospensione dei campionati dovuta all'emergenza Coronavirus:
"Non è scontata la classica frase 'restate a casa'. Purtroppo ci sono persone che ignorano il problema e lo procurano ad altri. E' fortemente provato che stare a casa è l'unica soluzione a tutto".
- Quali sono le tue sensazioni ? Provi paura ?
"Ho un po' di timore, anche se mi rendo conto che vivere con la paura ci condiziona la vita. Stiamo in casa, godiamoci la famiglia e i nostri cari; torniamo alle vecchie abitudini, quando ci si accontentava di poco per divertirsi: certi valori fanno la differenza in questi momenti così particolari".
- Ti sei confrontato con i colleghi ?
"Sì, mi è capitato di confrontarmi con ex compagni e anche loro si sono detti d'accordo sul fermarsi. Non si sa mai chi hai a fianco, se è positivo o meno, se ha sintomi o è asintomatico. E' stato giusto lo stop".
- Attualmente stai allenando i ragazzi: cosa hai detto loro ?
"Ho dato loro un programma da seguire a casa, con addominali e forza per le gambe, tutti esercizi che possono essere fatti anche tra le mura di casa. E quando hanno la possibilità, con il permesso dei genitori, ho dato loro un programma anche di corsa: 20 minuti all'aria aperta, ovviamente isolati, dove non c'è nessuno. Penso infatti che ciò che consigliano i medici sia giustissimo: la salute va oltre lo sport, il calcio e gli aspetti economici. Finché ci sarà anche solo mezzo caso, è giusto che le attività non riprendano, anche per rispetto di chi è stato contagiato e di chi ha perso la vita".
- Credi che si potrà riprendere ?
"Più che crederlo, me lo auguro e lo spero. Se tutti rispettano le disposizioni date dalle autorità, potremo tornare a fare ciò che ognuno di noi sogna".
Raffaella Bon
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