Scopriamo la Primavera - Niccolò Vai

04.01.2018 13:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: novaracalcio.com
Niccolò Vai
Niccolò Vai
© foto di foto novaracalcio.com

Niccolò Vai è una prima punta che abbina qualità fisiche e tecniche; varcato il Ticino, sta quest’anno affrontando con la maglia azzurra la sua prima esperienza sportiva lontano dalla Lombardia.

Con Simone Cerri de ‘Il Fedelissimo’, conosciamo meglio la giovane punta azzurra.

“Ho iniziato a giocare a calcio all’età di tre anni, nel Cavallino Bianco – ricorda Nicolò –. Successivamente sono passato al Pavia dove sono rimasto tre campionati, prima di approdare all’Inter. Da quel momento ho fatto la spola tra queste stesse società: due stagioni in nerazzurro, tre al Pavia ed altre tre all’Inter. Ora eccomi a Novara”.

- Come ti trovi all’ombra della cupola di San Gaudenzio ?

“Molto bene. Ho trovato una struttura bellissima, sia per quanto riguarda la parte legata all’allenamento che per quella inerente al convitto. Sono felice della scelta fatta”.

- Se dovessi descriverti come calciatore, che parole useresti ?

“Sono una prima punta dal fisico importante, ma anche capace di abbinare velocità e agilità. Sono un giocatore tecnico, anche se so di poter migliorare ancora tanto”.

- Per te è la prima esperienza lontano dalla Lombardia, ma soprattutto lontano da casa. Come vivi la cosa ?

“A Novara sto davvero bene e nel convitto mi trovo a mio agio. La società mette a disposizione tutto il necessario per farti sentire a casa. Non soffro la lontananza dalla famiglia anche perché siamo abbastanza vicini e ogni week end riesco a tornare da loro e posso stare con i miei genitori e la mia ragazza”.

- Poterti allenare a Novarello che effetto ti fa ?

“E’ una delle strutture più belle che abbia mai visto, è molto attrezzata e completa in tutto. La conoscevo già per averci giocato in passato e non nego che abbia avuto un ruolo importante, nella mia decisione di venire nel Novara”.

- Cosa pensi della Primavera azzurra ?

“Siamo una buonissima squadra, una tra le più forti del nostro campionato, abbiamo qualità e tanta voglia di far sì che la Primavera dell’anno prossimo possa affrontare un campionato più competitivo e difficile. Sono entrato subito in sintonia con il gruppo, anche perché molti ragazzi li conoscevo già, avendoci giocato contro”.

- L’obiettivo è quindi salire in Primavera 1 dove ci sono le squadre giovanili della maggior parte dei club di Serie A. Che idea ti sei fatto della riforma del campionato ?

“Secondo me è stata una decisione giusta. L’anno scorso si notava troppa differenza tra le squadre di serie A e quelle di Serie B. Le giovanili dei club della massima serie erano tra le prime mentre le altre lottavano sotto, per un piazzamento. Con questa divisione, si dà la possibilità alle Primavere dei club di B di crescere maggiormente”.

- In azzurro, ti sei già affacciato al calcio dei “grandi”, prendendo parte a qualche allenamento con la prima squadra. Cosa ti ha colpito maggiormente ?

“Soprattutto a questi livelli, poterti allenare con la prima squadra è molto bello. Sai di lavorare con calciatori veri che giocano per vincere. Ho notato grande competitività e sedute di allenamento molto intense. Sono stato accolto molto bene, mi sono sentito coinvolto e tutti si sono dimostrati pronti ad aiutarmi”.

- Restando nell’ambito calcistico, per quale squadra tifi ? Hai un giocatore di riferimento ?

“Sono un tifoso milanista. Attualmente mi ispiro a Morata, vedo in lui alcune caratteristiche che ritengo di avere anche io. In passato mi piaceva molto Ibrahimovic, quando era nei momenti top”.

- Cosa fai nella vita di tutti i giorni ?

“Frequento il quarto anno all’Istituto Galileo Galilei di Novara. Mi piace molto stare con la famiglia, la mia ragazza e gli amici. Non ho un hobby particolare, sono molto attivo e faccio diverse cose”.

- Sogni per il futuro ?

“Mi piacerebbe molto fare il calciatore. Sarebbe bello esordire con il Novara e poi poter arrivare a calcare i campi internazionali. Non tralascio però lo studio perché, nel caso non riuscissi a diventare giocatore, vorrei fare il geometra”.