La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di domenica 06.08 (NOVARA-PIACENZA)

07.08.2017 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di domenica 06.08 (NOVARA-PIACENZA)
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

C'era grande attesa per il primo incontro ufficiale della stagione. L'impegno, tutt'altro che proibitivo, poneva sul cammino degli azzurri il Piacenza, squadra gloriosa, ma, dopo il fallimento avvenuto nel 2012, è dovuta ripartire dall'Eccellenza. E' bastato un anno per conquistare la Serie D dove, dopo un purgatorio durato tre anni, è finalmente arrivata la Lega Pro, giocata per la prima volta la scorsa stagione. Un onorevole sesto posto le ha consentito di disputare i play-off, subendo l'eliminazione da parte del Parma.
Dopo il superamento del turno preliminare ai danni della Massese, eccola al Piola per affrontare gli azzurri. Contrariamente a tutte le aspettative saranno i piacentini a proseguire il cammino in Coppa Italia.
I ragazzi del nuovo tecnico Eugenio Corini non sembrano aver assorbito le fatiche della preparazione estiva: pur avendo mantenuto costantemente le redini del gioco, sono apparsi ancora imballati e poco lucidi e precisi in fase conclusiva. Benino fino ai sedici metri, poi il muro difensivo degli ospiti sembrava invalicabile, unitamente ad un portiere in giornata di grazia.
Gli avversari trovano il vantaggio alla fine del primo tempo su calcio piazzato, raddoppiano a metà ripresa subito dopo il time-out concesso per combattere il caldo, capitalizzando al massimo le poche occasioni create: solo una di una certa pericolosità oltre alle sopra citate.
Il nuovo Mister non rinnega il suo credo calcistico e dispone i suoi con l'annunciato 4-3-3. Davanti a Montipò agiscono Tartaglia, Troest, Mantovani e Calderoni; in mediana il trio è composto da Orlandi, Rolando e Casarini; Sansone al centro dell'attacco con Chajia alla sua destra e Macheda sul fronte opposto.
Arnaldo Franzini oppone una formazione all'insegna della prudenza, con cinque difensori, quattro centrocampisti e una sola punta di ruolo, un insolito 5-3-1-1. Fra i pali gioca Fumagalli; Di Cecco, Castellana, Silva, Pergreffi e Masullo; Dellalatta, Pederzoli e Scaccabarozzi in mediana; Morosini a supporto della punta Romero.
Al genovese Davide Ghersini l'onere della direzione.

Al 2° c'è il primo tentativo di conclusione da parete di Ronaldo, deviato in angolo da Pergreffi.
Sulle conseguenze di un calcio di punizione dalla sinistra al 7° (fallo di Di Cecco su Orlandi) doppio tentativo di Troest dal limite: il primo ribattuto, il secondo a lato.
Al quarto d'ora sventola improvvisa di Casarini dal limite, centrale e facile per Fumagalli.
Al 20° timido tentativo di rompere l'assedio di Scaccabarozzi con un tiro dalla lunga distanza che termina lontano alla porta di Montipò.
Un minuto dopo il signor Ghersini estrae il giallo per Pederzoli, troppo irruento su Sansone.
Cross di Tartaglia al 23°, colpo di testa di Orlandi a lato.
Al 26° viene concesso un time-out di un minuto per consentire la reidratazione.
Poco dopo la mezzora scambio in velocità Macheda-Sansone al limite con tiro di quest'ultimo che sorvola la traversa.
Cross a mezza altezza al 40° di Casarini per Macheda appostato a centro area: girata al volo con buon impatto sulla palla, ma mira alta.
Al 41° l'episodio chiave. Ronaldo commette fallo su Pederzoli e viene concesso il calcio di punizione. La posizione è abbastanza defilata: Montipò non si aspetta la conclusione diretta e mette solo un uomo in barriera, offrendo abbondante visibilità della porta. Pederzoli non si fa pregare e lo castiga sul primo palo.
Galvanizzati dall'inaspettato vantaggio i piacentini insistono in avanti, ma la forte conclusione di Morosini dal limite è troppo centrale e Montipò controlla senza problemi (43°).
Allo scadere del tempo regolamentare Casarini cerca l'angolo alla sinistra di Fumagalli, il quale si distende in tuffo e respinge.
Nei tre minuti di recupero c'è un tentativo da parte di Orlandi sugli sviluppi di un corner, ma la mira è ancora troppo alta. Si va al riposo.

Il primo episodio della ripresa è l'ammonizione al 4° di Romero, per fallo su Ronaldo, poi ricomincia il tiro al bersaglio: cross di Tartaglia per la testa di Macheda che non inquadra lo specchio della porta (8°); due minuti dopo l'occasione più ghiotta per riacciuffare il pari. Corner di Ronaldo, colpo di testa di Mantovani: Fumagalli è battuto, ma sulla linea salva tutto Pederzoli.
Al 13° il primo avvicendamento nelle file emiliane: esce Di Cecco, entra Mora.
Al quarto d'ora occasione per Romero, lanciato in area in verticale da Dellalatta: controllo e tiro con il mancino neutralizzato da Montipò.
Esce Sansone al 16° dolorante allo stomaco ed entra Di Mariano, che va ad occupare la posizione di Chajia, dirottato a sinistra, con Macheda che si dispone al centro dell'attacco.
Il neo entrato si mette subito in evidenza al 18° con una staffilata dal limite: Fumagalli vola e mette oltre il fondo. Il relativo tiro dalla bandierina ne genera subito un altro dalla parte opposta: ancora Ronaldo per Mantovani ed ennesimo miracolo di Fumagalli, che si inarca all'indietro e toglie la sfera da sotto la traversa.
Al 20° secondo cambio ordinato da Corini: Rolando cede il posto a Bolzoni.
Ammonizione per Tartaglia, troppo duro su Morosini.
E' il 24° quando arriva il secondo time-out. Si riprende da una rimessa laterale in zona di attacco in favore del Piacenza. La palla arriva a Romero che calcia forte verso il secondo palo: Montipò respinge in tuffo, Morosini è il più lesto ad arrivare sulla sfera e ribadisce in rete da due passi.
Una sostituzione per parte nel giro di due minuti: al 38° Schiavi rileva Chajia; al 40° Nobile prende il posto di Dellalatta.
Ancora protagonisti Di Mariano e Fumagalli al 42°: l'esterno calcia un a rasoiata all'angolino, il portiere vola e devia in calcio d'angolo. Franzini ne approfitta per effettuare l'ultimo cambio: esce Romero, entra Colombi.
Nei cinque minuti di recupero concessi arriva la rete della bandiera. Sono trascorsi tre minuti dell'extra time quando Schiavi si accentra da sinistra e, dal vertice dell'area, calcia verso la porta. Macheda, appostato sotto misura, tocca quel tanto che basta per mandare a vuoto Fumagalli, che nulla può.

Mister Corini ha a disposizione tre settimane per resettare i suoi, recuperare gli infortunati, perfezionare la preparazione di Maniero e inserirlo nello schema di attacco: la mancanza di un centravanti d'area oggi si è sentita particolarmente. In bocca al lupo, Mister.
Il campionato riprenderà esattamente da dove era terminato lo scorso maggio: Carpi è il primo impegno. Convinti che andrà meglio dell'ultima volta non ci resta che riprendere da dove avevamo terminato noi: FORZA NOVARA !!!!