Intervista esclusiva con la "Regina", Katarina Barun

28.03.2015 10:30 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Katarina Barun
Katarina Barun

Tuttonovara ha intervistato in esclusiva la schiacciatrice ed opposto dell'IGOR Gorgonzola Novara Volley Katarina Barun.

- Ciao Katarina, come va ?

"Tutto bene, grazie"

- Pronta per i playoff ?

"Sì, fra poco si comincia"

- Complimenti per come ve li siete conquistati, da prime della classe. Quale squadra, dopo averle incontrate tutte almeno due volte, consideri l'avversario più temibile ?

"A questo punto sono tutti avversari difficili, Conegliano è cresciuta molto, Busto e Bergamo però sono le più pericolose, ma non sono da sottovalutare neppure Piacenza e Casalmaggiore e non escluderei neanche Montichiari e naturalmente Modena, quella che ci segue più da vicino".

- Tutte insomma ...

"Sì, coi playoff comincia davvero un altro campionato".

- Ma tu e le tue compagne credete di poter vincere ?

"Finora abbiamo dimostrato di giocare una bella pallavolo, siamo un gruppo molto forte ed unito: credo che arriveremo in alto".

- Di questo gruppo quali sono le tue migliori amiche ? So che sei legata molto a Stefania Sansonna.

"Stefania la conosco da tre anni e siamo molto affiatate, ma debbo dire che quest'anno siamo veramente tutte molto unite, siamo proprio un bellissimo gruppo e credo che questo si veda anche dall'esterno".

- Anche le due americane si sono integrate bene ?

"Con Kim (Hill, ndr) c'è stato qualche problema di lingua all'inizio, ma adesso capisce abbastanza bene anche l'italiano. Alix (Klineman, ndr) invece lo parlava già". 

- Tu hai girato il mondo del volley: oltre all'Italia e a Novara, Bergamo, Chieri, Villla Cortese, sei stata in Turchia, in Romania e in Azerbaijan. Tu però sei croata, di Zagabria. Ti manca il tuo paese ?

"Mi mancano soprattutto i miei genitori e mio fratello. Novara però è una città molto simile alla mia, abbastanza piccola e si vive bene".

- Sembri davvero molto legata a Novara e all'Agil: prima due anni all'Asystel e ora ci sei tornata all'IGOR...

"Sì, Novara mi piace ed è un'ottima base anche per mio marito (il giocatore di basket, asso degli Aironi Robbio, Martin Susnjar, ndr)".

- La tua mi sembra una vera e propria dichiarazione d'amore al club e alla città che in estate ti ha ha accolto con gioia al tuo rientro in Italia.

"Ho detto fin dal primo giorno che qui a Novara stavo bene e che come me stava bene anche mio marito Martin. Per me è la prima volta in carriera che firmo un contratto pluriennale e questo è avvenuto proprio per il feeling speciale che si è instaurato con Asystel e con Novara".

- Per tornare alla pallavolo giocata: tu sei mancina. Ti hanno subito accettato così, o da piccola hanno provato a farti cambiare o magari ad essere ambidestra ?

"Io non sono mancina, mangio, scrivo, faccio tutto con la destra, solo a pallavolo uso la sinistra".

- Non lo sapevo; certo, è come il caso di un calciatore sinistro di piede, ma destro negli arti superiori.

"Io ho cominciato da subito a giocare con la sinistra; ricordo che lo facevo già da piccola giocando in spiaggia con mia mamma. Il mio primo allenatore mi ha detto che potevo continuare così".

- Per le avversarie è più difficile affrontare una mancina ...

"Sì, è vero".

- A proposito di allenatori, tu hai giocato prima con Caprara all'Asystel e ora sei con Pedullà all'IGOR: quali differenze ci sono fra i due ?

"Sono due grandi coach entrambi, preparano molto bene le partite. Sono fortunata io e le mie compagne ad averli, tutti e due".

- Il tuo "colpo forte" qual'è ?

"Dipende dall'avversario, da come si mettono loro... "

- Sei molto brava in battuta, fai molti aces, qual'è il tuo segreto (se puoi dircelo) ?

"La battuta al salto deve essere forte, altrimenti è facile rispondere. Io cerco sempre di forzare, è rischioso, perchè si può fare ace, ma si rischiano anche degli errori".

- Ti ricordi quante volte sei stata MVP quest'anno ?

"Non ricordo bene, credo tre ..."

- Un pettegolezzo, per concludere: è vero (come è stato scritto) che hai dormito nella vasca da bagno prima della finale di Coppa Italia ?

"No, non posso credere che si scrivano certe cose. Al mattino mi sarei svegliata tutta dolorante, se fosse vero. E' invece vero che noi che, come dicevo, siamo un bellissimo gruppo, a volte raccontiamo di queste cose per scherzo".

- Ti ringrazio di tutto, Katarina, e ti faccio il più grande "in bocca al lupo !". Ciao.

"Ciao"

Ringrazio veramente di cuore Katarina Barun, apprezzando la sua gentilezza e la sua modestia (caratteristica di tutti i "grandi" dello sport).