In ricordo di Ludwig Janda, calciatore azzurro, vincitore di 1 Coppa di Germania

Nel 2019 Tuttonovara ricorda, nel giorno anniversario della nascita, i calciatori, gli allenatori, i dirigenti e i membri dello staff del Novara Calcio che ora sono nell'Azzurro del cielo
13.01.2019 09:45 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: it.wikipedia.org
Ludwig Janda
Ludwig Janda

Il 13 gennaio 1919 nacque a Fürth, città della Baviera, in Germania, Ludwig Wilhelm Janda, ex calciatore ed ex allenatore di calcio tedesco, che morì il 22 agosto 1981 ad Aschaffenburg, città della Baviera, in Germania, all'età di 72 anni.

Janda giocò come attaccante nel ruolo di mezzala dal 1928 al 1954. Fu poi allenatore di calcio (dal 1954 al 1964). 

Tuttonovara gli rivolge un caro ricordo.

 

Caratteristiche tecniche

Ludwig Janda, pur non essendo un fuoriclasse, fu un'ottima mezzala, al punto da poter essere considerato un jolly ante litteram, capace di essere sia un efficace filtro davanti alla difesa, sia un assist-man dai lunghi lanci a smarcare le punte offensive, sia un buon goleador egli stesso.

 

Carriera

Calciatore

Ludwig Janda crebbe calcisticamente in Germania dal 1928 al 1936 nel Greuther Fürth, squadra allora ai vertici del campionato tedesco, e vi giocò dal 1936 al 1938.

Rimase poi a giocare in Germania presso varie squadre (Monaco 1860, LSV Amburgo, LSV Kaufbeuren e ancora Monaco 1860) fino al 1949.

Nel 1949 Janda giunse a Firenze non più giovanissimo ma nel pieno della maturità calcistica, trasferito dal Monaco 1860 all'AC Fiorentina per un costo di DM 30.000. La Fiorentina lo scovò in quel di Monaco in un momento in cui la riapertura delle frontiere stava facendo calare molti ottimi giocatori nel nostro massimo campionato. Fece il suo debutto in campionato il giorno di Santo Stefano in un 0-0 contro il Palermo, diventando il primo tedesco a giocare in Serie A . Subito soprannominato “Ghianda” con il tipico feroce sarcasmo fiorentino, consentì a Giuseppe Chiappella di arretrarlo nel ruolo a lui più congeniale di mediano e di piazzarlo alle spalle di Alberto Galassi e Giovanni Sperotto. Questo gli permise di inventare verticalizzazioni improvvise e incisive che permettevano ai due attaccanti di presentarsi, già durante il primo incontro, da soli davanti al portiere avversario. Il debutto non fu purtroppo bagnato da una vittoria, visto che incredibili errori degli attaccanti viola e un clamoroso errore dal dischetto di Sergio Cervato consentirono ai rossoneri di strappare un pareggio senza reti. La prima annata fiorentina, seppure iniziata più tardi per lui, terminò con 19 presenze in campionato e la bellezza di 10 reti, tra prove di alto livello e riconoscimenti della sua ottima tecnica calcistica, che gli permetteva sia di giostrare all'ala, sia di giocare da interno. L’anno seguente rimase ancora a Firenze e l’esuberante dinamismo di Egisto Pandolfini alle spalle delle due punte, spinse l’allenatore Luigi Ferrero a spostare a centrocampo il talentuoso tedesco che, pur continuando a disputare gare di ottimo livello, vide ridurre la propria incisività negli inserimenti verso la porta. La stagione, terminata dalla squadra con un quinto posto finale tutto sommato accettabile, lo vide presente per 28 volte e autore di 3 reti.

L'arrivo di Roosenburg a fine stagione lo tagliò però fuori e di conseguenza Janda si trasferì a Novara, ove ricominciò a segnare con buona frequenza e contribuì alla salvezza dei piemontesi. Rimase in Piemonte ancora due anni, sempre con discreto profitto. Nel Novara disputò complessivamente 68 partite in Serie A realizzando 19 reti in tre stagioni dal 1951 al 1954. Durante la sua permanenza all'ombra della Cupola, suggerì ai suoi colleghi calciatori, per ovviare al blocco degli ingaggi dei giocatori stranieri vigente all'epoca, di richiedere il permesso di residenza ai consolati e non alle questure, memore della sua esperienza lavorativa presso un'agenzia di viaggi a Firenze durante la sua permanenza alla Fiorentina.

Janda dovette poi arrendersi all'avanzata dell'età e, nell'estate del 1954, se ne tornò in patria per iniziare la carriera di allenatore, lasciando un ottimo ricordo nelle tifoserie italiane.  

Allenatore

Ludwig Janda allenò esclusivamente squadre tedesche, come si può vedere dalla sintesi.

 

Ecco in sintesi la carriera di Ludwig Janda. Nell'ordine sono indicate le stagioni, le squadre di club (con → sono segnati gli eventuali prestiti) e le eventuali Nazionali nelle quali ha militato, il numero di presenze in campionato e, tra parentesi, il numero di gol segnati:

Calciatore

Giovanili

1928-36 - Greuther Fürth

Squadre di club

1936-38 - Greuther Fürth - ? (?)
1938-43 - Monaco 1860 - ? (?)
1943-44 - LSV Amburgo - ? (?)
1944-45 - LSV Kaufbeuren - ? (?)
1945-49 - Monaco 1860 - ? (?)
1949-51 - Fiorentina - 47 (13)
1951-54 - Novara - 68 (19)

Allenatore

1954-56 - Vikt. Aschaffenburg
1956-59 - Karlsruhe
1959-61 - FSV Francoforte
1961-62 - Vikt. Aschaffenburg
1962-64 - DJK Aschaffenburg

 

Palmarès

Club

Competizioni nazionali

Coppa di Germania: 1   (Monaco 1860: 1942)