In ricordo di Antonio Janni, allenatore di calcio azzurro, da calciatore 2 Scudetti (1 revocato) e 1 Coppa Italia (Torino), Bronzo olimpico, 1 Coppa Internaz., da allenatore 1 Scudetto e 1 Coppa Italia (Torino), 1 Serie B (SPAL), 2 Serie C (Varese) !

Nel 2019 Tuttonovara ricorda, nel giorno anniversario della nascita, i calciatori, gli allenatori, i dirigenti e i membri dello staff del Novara Calcio che ora sono nell'Azzurro del cielo
19.09.2019 09:40 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: it.wikipedia.org
Antonio Janni
Antonio Janni

Il 19 settembre 1904 nacque a Santena, comune della città metropolitana di Torino, in Piemonte, Antonio Janni, calciatore e allenatore di calcio italiano, che morì il 29 giugno 1987 a Torino, comune capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Piemonte, all'età di 82 anni.

Janni giocò a calcio inizialmente come mezzala, poi centravanti, infine come centrocampista nel ruolo di mediano dal 1918 al 1938. Fu anche allenatore di calcio dal 1937 al 1960. 

Tuttonovara gli rivolge un caro ricordo.

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Calciatore

Club

Antonio Janni entrò giovanissimo nel 1918 nel Torino e già a sedici anni fu promosso in prima squadra. Vittorio Pozzo lo fece esordire in campionato a Mantova il 10 aprile del 1921 nelle semifinali interregionali del campionato 1920/21. In quello stesso campionato, Janni, curiosamente, fu protagonista il 26 giugno, insieme agli altri giocatori, di quella che è ricordata negli annali del calcio come la partita più lunga, lo spareggio disputato a Vercelli contro il Legnano per accedere alla semifinale nazionale. La partita si chiuse al 90' sull'1-1. L'arbitro, come il regolamento di quel tempo prevedeva, decise per tempi supplementari ad oltranza, ma dopo che la situazione non si sbloccava, al 158' decise di sospendere l'incontro per esaurimento delle forze (sue e dei giocatori in campo) e di rifare la partita. Torino e Legnano si misero poi d'accordo per rinunciare all'incontro e quindi anche alla possibilità di partecipare alla semifinale di campionato contro il Bologna. Con la maglia del Toro giocò ininterrottamente per diciassette anni (è tra i primi dieci giocatori granata di ogni tempo), inizialmente come mezzala, poi centravanti, collocandosi infine sui valori assoluti del tempo nel ruolo di centromediano. In totale furono 330 le presenze di Janni (49 reti) negli incontri ufficiali. Con la maglia granata si fregiò del titolo di Campione d'Italia (2 volte, poi il primo scudetto venne revocato) e vinse una Coppa Italia.

Nel 1937/38 passò al Varese, giocò metà campionato di Serie C, ma un ginocchio ormai malandato dai postumi di un grave infortunio, subito durante la gara Torino-Brescia del 4 maggio 1930 dall'avversario Angelo Pasolini, chiuse definitivamente la sua carriera di calciatore.

Nazionale

Il 24 novembre 1924 un infortunio a Baloncieri (proprio l'anno prima di passare al Torino), paradossalmente aprì la strada della Nazionale a Janni. A vent'anni esordì come centravanti, a Duisburg, contro la Germania segnando anche la rete della vittoria. In azzurro venne poi utilizzato al centro della mediana o come laterale. L'intelligenza tattica del giocatore fu determinante anche nella squadra azzurra. Giocò un quinquennio totalizzando 23 presenze (con una rete, quella dell'esordio). Con l'azzurro, insieme ad altri due granata, Baloncieri e Rossetti, conquistò il bronzo ai Giochi olimpici del 1928. In Nazionale subì anche un infortunio pesante, il 7 aprile 1928 a Vienna, quando, durante i primi minuti di gioco si spezzò una gamba nella partita poi vinta dai padroni di casa per 3-0.

Allenatore

Dato il suo ingegno tattico, appena concluse la carriera sportiva, fu subito chiamato nel 1937 a sostituire Feldmann alla guida di un Torino in preoccupante serie negativa e riuscì a salvarlo in Serie A.

Tornò al Varese in Serie C e come allenatore scoprì Franco Ossola che segnalò subito a Ferruccio Novo, che dal 1939 fu il nuovo presidente granata: Ossola fu il primo acquisto della squadra poi conosciuta come Grande Torino.

Dopo il Varese, Janni tornò al Torino e nel 1942-43 vinse lo scudetto da allenatore sostituendo “in corsa” Kuttik. Nel 1944 fu ancora alla guida dei granata, nel connubio Torino-Fiat di quel campionato di guerra.

Nel dopoguerra, nel 1946 allenò la Pro Vercelli in Serie B.

Nel 1948-49 passò alla Carrarese in Serie C.

Nel 1949 fu chiamato successivamente dal presidente Paolo Mazza alla guida della SPAL di Ferrara che, nel 1951 vincendo il campionato di serie B, portò per la prima volta dall'avvento dei campionati a girone unico, nella massima Serie, rimanendovi fino al 1954.

In serie A guidò anche il Novara per una stagione, il 1954-55.

Chiuse la sua carriera nel 1960 allenando per due stagioni il Ravenna in Serie C.

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Ecco in sintesi la carriera di Antonio Janni. Nell'ordine sono indicate le stagioni, le squadre di club (con → sono segnati gli eventuali prestiti) e le Nazionali nelle quali militò e che allenò, il numero di presenze in campionato da calciatore e, tra parentesi, il numero di gol segnati:

Calciatore

Giovanili

1918-20 - Torino

Squadre di club

1920-37 - Torino - 322 (48)
1937-38 - Varese - 18 (0)

Nazionale

1924-29 - Italia - 23 (1)

Allenatore

1937-38 - Torino
1938-40 - Varese
1941-42 - Varese
1942-43 - Torino
1944 - Torino FIAT
1946-48 - Pro Vercelli
1948-49 - Carrarese
1949-54 - SPAL
1954-55 - Novara
1958-60 - Ravenna

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Palmarès

Calciatore

Club

Competizioni nazionali

Campionato italiano: 2 (il 1° revocato)   (Torino: 1926-27, 1927-28)

Coppa Italia: 1   (Torino: 1935-36)

Nazionale

Bronzo olimpico: 1   (Amsterdam 1928)

Coppa Internazionale: 1   (1927-30)

Allenatore

Club

Competizioni nazionali

Campionato italiano: 1   (Torino: 1942-43)

Coppa Italia: 1   (Torino: 1942-43)

Campionato italiano di Serie B: 1   (SPAL: 1950-51)

Serie C: 2   (Varese: 1938-39, 1941-42)

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