ESCLUSIVA TNO: una chiacchierata amichevole con Mister Calori

29.11.2013 09:00 di Sergio Guerzoni   vedi letture
Alessandro Calori
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Alessandro Calori
© foto di Federico De Luca

Centro Sportivo Novarello: comodamente seduti sulle poltroncine del bar, incontriamo l'allenatore del Novara Alessandro Calori. Non basterebbe l'intera pagina per descrivere le impressioni positive che suscita la persona seduta di fronte a noi, ma le riassumo in tre attributi: umiltà, disponibilità, umanità, doti rare ai nostri giorni. Mettendoci immediatamente a nostro agio è riuscito a trasformare quella che a volte è un freddo botta e risposta in un piacevole dialogo fra amici.

Cercherò di raccontarvela parola per parola, nell'intento di preservarne l'assoluta genuinità.

 

Mister, ci dica le sue impressioni di questa prima settimana da “novarese” …..

 

“ L'impressione è buona. E' chiaro che devo capire ancora tante cose e per questo sto lavorando da mattina a sera, con piacere si intende, per cercare di trovare il bandolo della matassa per dare sicurezza, certezza, condizione a un gruppo che è un buon gruppo.”

 

Quindi privilegia questi aspetti rispetto a quelli puramente tecnici.....

 

“ No, bisogna lavorare su tutte e due le cose, che vanno di pari passo. Però devo ottimizzare, in breve tempo, per essere il più chiaro possibile. Non è facile farlo in poco tempo ma sto cercando di farlo nel migliore dei modi. Con i miei collaboratori cerchiamo di scremare i problemi cercando di essere il più diretti possibile, in modo che i ragazzi percepiscano velocemente e con efficacia quello che si vuole da loro. E' inutile girarci intorno: bisogna dar loro le certezze per trovare i giusti indispensabili equilibri, diventare una squadra che sappia fare le due fasi, che non deve perdere l'idea di imporre il suo gioco, l'identità e, soprattutto, con la consapevolezza che bisogna curare il particolare: tutte cose che a volte sembrano superflue, ma vanno costantemente riviste.”

 

Nelle sue prime dichiarazioni ha detto che ha trovato dei giocatori tecnicamente interessanti......

 

“ Si, è una rosa che ha una storia e non lo dico perché lo devo dire. La storia va guardata, ma appartiene al passato. Adesso bisogna rimettersi di nuovo in gioco prendendo in mano la realtà. La realtà è che siamo quartultimi, abbiamo fatto 14 punti in 15 partite e bisogna esserne coscienti. Questo non vuol dire aver paura: serve avere attenzione, serve impegno per curare tutti i particolari, ma soprattutto capire che alcune cose diventano normali quando va tutto bene; quando va male bisogna essere più concentrati. Questo non vale solo per il calcio, ma anche per chi nella vita deve fare i conti e deve far girare le cose per il verso giusto.”

 

Ho visto che si è affidato soprattutto ai “vecchi”.....

 

“ E' una scelta dettata da più motivi. Molti infortuni lunghi e, al pronti via, ho pensato di utilizzare solo chi potesse dare il 100%; poi ho cercato di far leva sul senso di appartenenza, che ritengo molto importante; conoscere la storia è vitale. Però non deve essere inteso come una prerogativa di alcuni e di altri no: il senso di appartenenza deve essere il patrimonio di tutti.”

 

Lei aveva già allenato Rigoni: come l'ha trovato ?

 

“ Marco l'ho allenato per breve tempo all'inizio della carriera, per poche partite (alla Triestina n.d.r.). L'idea che potesse giocare centrocampista in un centrocampo a tre l'avevo già avuta in quel periodo. E' giocatore che ha fatto 11 goal in Serie A e tecnicamente ha molte qualità. Chiaro che può essere un giocatore importante per noi, ma deve prendere coscienza per diventarlo. Questo implica una responsabilità e, come tutti, deve stare “sul pezzo”.”

 

Rigoni sembrava più tranquillo e più sereno qualche tempo fa, in particolare l'anno della fantastica cavalcata verso la Serie A.....

 

“ Ce ne sono tanti ragazzi dei quali voi giornalisti e i tifosi avete un'immagine bella, visto che hanno fatto la storia recente di questa squadra e hanno sempre qualche vantaggio sugli altri, mentre una persona che arriva in un nuovo ambiente entra in un contesto dove deve farsi conoscere. Capita poi che qualcuno, pur avendo un pedigree importante, non sia consono al Novara. Per quello che mi riguarda io vorrei scrivere un'altra pagina importante nella storia di questa squadra e vorrei la disponibilità da parte di tutti perché questo si avveri.”

 

Il suo atteggiamento ci sembra molto positivo oltre che molto cordiale....

 

“ La ringrazio. Credo che derivi dall'esperienza di vita che ognuno di noi ha. Vengo dal “niente” e miei genitori mi hanno insegnato soprattutto l'umiltà. Erano operai e, nonostante abbia fatto tantissimi anni in Serie A e avuto grandi opportunità, non mi dimentico mai da dove vengo. Conosco la realtà della provincia e ho il massimo rispetto delle persone. Cerco di far diventare le cose, che spesso si fanno diventare grandi, semplici, come è semplice la vita. Bisogna entrare nel cuore, nell'anima delle situazioni e non girarci attorno. Però ho imparato che da soli non si fa nulla: si fa in ogni contesto con delle persone e devi regalare emozioni a quelli che ti vengono a vedere o che ti ascoltano quando parli loro e, con coscienza ed integrità, devi dire cose che abbiano un senso, sennò evita di dirle: stai zitto e lavora.

Aver scelto Novara è stata una decisione di impeto. Non nego di aver detto di no ad altre squadre, poi ho fatto questa scelta, che ritengo importante sul piano professionale, perché ritengo di aver fatto abbastanza gavetta, anche se non basta mai. Però non considero Novara come un'ulteriore gavetta, ma come una seria opportunità, grazie al suo passato glorioso e alle sue strutture attuali. Io vorrei scrivere, come dicevo prima, un nuovo futuro. Quando ho avuto il colloquio l'istinto mi ha detto bene. Poi l'istinto può essere sbagliato...ma non credo. Adesso ci lavoro con tutto me stesso, con i miei collaboratori e con i ragazzi.”

 

I ragazzi rispondono bene alle sue sollecitazioni ?

 

“ Mah guardi: la risposta non è che la sappiamo oggi o domani. Purtroppo, o per fortuna, saranno i risultati a darcela. Il calcio è fatto di risultati, non come la prendono i ragazzi. Alla gente non interessa il lavoro che c'è dietro, ma solo se vinci o se perdi e sei giudicato bene solo se vinci ! E l'allenatore deve prendere coscienza soprattutto di questo e risolvere velocemente le problematiche che ci possono essere in questo momento. Quello che è stato fatto l'anno scorso è una bella storia, partire così, così e poi.....Era successo anche a me a Brescia e se ne esce solo con il lavoro,

Quando le cose non vanno, si vanno a cercare mille motivi, che a volte sono più piccoli di quello che sembrano e bisogna giustificarsi. Serve la capacità di trovare l'inghippo, la volontà di uscirne insieme e con la massima disponibilità, come dico sempre ai ragazzi. Le scuse servono poco.”

 

La trova questa disponibilità ?

 

“ Con il Pescara hanno fatto una buona partita e meritavamo i tre punti. Me è solo un punto di partenza. Adesso andiamo a giocare contro una grande squadra, ma io dico sempre che non bisogna mai aver paura di niente e piano, piano aumentare l'autostima, aver fiducia in se stessi e affrontare tutti con razionalità, consapevoli di aver fatto tutto con serietà per affrontare una partita. In settimana abbiamo lavorato bene cercando di conoscerci sempre meglio. Vedo molta disponibilità e voglia di fare.”

 

Cosa ci può dire tecnicamente, sul Palermo ?

 

“Gioca con un 3-5-2 che poi cambia spesso durante la partita avendo diverse alternative. E' partita con l'idea di dover vincere, di essere primo in classifica poi ha avuto un inizio difficile. A detta di tutti gli addetti ai lavori ha un organico importante e, avendolo visto dal vivo qualche volta, posso confermare. Ha trovato un giusto equilibrio. Ha perso sabato contro il Latina, ma veniva da otto risultati utili. Il Latina ha dimostrato che niente è impossibile, basta crederci.

Ha un attacco, una difesa e un centrocampo importanti come ce l'ha il Novara. La differenza la fa la volontà, la voglia di fare e l'organizzazione.”

 

Come mai ieri ha scelto di assistere all'amichevole dalla tribuna ?

 

“ Perché da lì hai una percezione diversa. Abbiamo lavorato la mattina e il giorno prima sulla tattica e volevo vedere se le cose che ci siamo detti venivano applicate. Non mi interessava il risultato ma questo aspetto, che mi premeva di più verificare, visto che erano stanchi, stanchi relativamente, perché abbiamo fatto doppie sedute di allenamento con carichi di lavoro importanti.”

 

Ha lavorato soprattutto sul possesso palla e sulla gestione della palla in uscita, dove ultimamente denunciavamo qualche problema.......

 

“ Si, è un aspetto che va migliorato, senza però rinunciare alle verticalizzazioni e alla profondità. Sono tante le cose che si possono migliorare e c'è ancora molto da fare.”

 

“ Senta, venerdì accanto a me in Tribuna stampa era seduta una...”spia” di Iachini con il quale ho parlato molto, ovviamente io ho fatto la mia parte, facendo il possibile per confondergli le idee !!! Noi abbiamo figure simili?

 

“ (Ride...) Si, anch'io ho una persona che va a vedere le partite degli avversari.”

 

Ci saranno novità nella formazione di sabato ?

 

“ Non lo so, ho ancora due giorni per pensarci. Chiaro che l'idea ce l'ho, ma devo vedere bene gli ultimi allenamenti.”

 

Cercando notizie su di lei dopo l'ufficializzazione del suo arrivo ho visto che lei è un buon lettore....

 

“ E' vero, ma mi piace anche scrivere: sono stato ad un passo dal fare l'esame per pubblicista. E' una cosa che è nata fin da piccolo. Non essendo un grande comunicatore, scrivendo mi era più facile esternare il mio modo di essere e di pensare, ma lo facevo soprattutto tra me e me.”

 

Tornando alla letteratura, ci dica il suo libro preferito e quello che ha letto per ultimo o sta leggendo.

 

“ Il mio scrittore preferito è Paulo Coelho che trovo abbastanza giovanile. Il “Manuale del guerriero della luce”: a volte ci sono fasi della vita che a prenderlo in mano...vengono fuori.....Adesso sto leggendo la biografia di Papa Francesco. Ma il Guerriero della luce mi piace molto perché quando lo apri e lo leggi ti rispecchi veramente in qualcosa che ti può capitare nella vita, situazioni che sono immediate, che poi sono la realtà: tante volte si vive di fantasia, ma la realtà è la cosa più importante".

 

E' contento per la “sua” Juve di ieri sera ?

 

“ Siiii...: sono juventino......Le ho dato anche tanti dispiaceri, però l'ho fatto perché credo di essere stato un professionista serio e questo spesso non è capito. Non so se è un vantaggio esserlo, a cinquant'anni ancora non l'ho capito!!! Però io sono convinto che debba essere così.”

 

Grazie Mister, parlare con lei è stato veramente un piacere, In bocca al lupo per sabato.

 

“ Crepi !!!”

 

Permettetemi di terminare con una citazione del libro preferito da Calori, al quale la dedico. Credo che rispecchi molto la sua volontà di ...”conquista”.... come condottiero dei suoi guerrieri della luce azzurra. Grazie ancora Mister.

 

“Il guerriero della luce crede. Proprio come credono i bambini. Poiché crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere. Poiché ha la certezza che il proprio pensiero possa cambiargli la vita, la sua vita comincia a cambiare. Poiché è certo che incontrerà l'amore, l'amore compare. Di tanto in tanto, è deluso. Talvolta, viene ferito. E allora sente i commenti: "com'è ingenuo!" Ma il guerriero sa che il prezzo vale. Per ogni sconfitta, ha due conquiste a suo favore. Tutti coloro che credono lo sanno.” [Paulo Coelho, Manuale del guerriero della luce].