ESCLUSIVA TNO - La presentazione ufficiale di Alessandro Calori

19.11.2013 19:00 di Sergio Guerzoni   vedi letture
Alessandro Calori
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Alessandro Calori
© foto di Federico De Luca

Sala stampa affollata allo stadio Piola per la presentazione ufficiale del nuovo allenatore Alessandro Calori. L'introduzione spetta al Direttore Generale Luca Faccioli.

 

Diamo il benvenuto ad Alessandro Calori che ha accettato con entusiasmo di venire a Novara, in una società che ha fatto di tutto di portare avanti il progetto fatto con Alfredo Aglietti che io avevo voluto fortemente l'anno scorso e che devo ringraziare per tutto quello che ha fatto. Ci sono momenti in cui un'azienda deve affrontare i problemi con freddezza e razionalità e la scelta, condivisa con la società, è stata di cambiare per il bene del Novara, senza personalismi, senza parlare male di questo e di quello. Nel calcio contano i risultati e la classifica. Mi è dispiaciuto ma allo stesso tempo ho un grandissimo entusiasmo ad avere un allenatore capace, una persona straordinaria che è giusto che conosciate e che si presenti lui stesso.

Buongiorno a tutti. Sostituire Alfredo, che conosco bene, abbiamo anche fatto il corso a Coverciano assieme, e ha fatto un grande lavoro, sinceramente mi dispiace e gli auguro tutto il bene per la sua carriera. Ora bisogna ritrovare un po' di entusiasmo, chiaramente, sennò non ero qua.

La strada inizia oggi: ho già preso visione della situazione e devo dire che la sfida è molto stimolante. Ho visto un'ottima organizzazione e strutture di altissimo livello, sicuramente una bella sfida. Ho avuto molte altre offerte, ma quando sono venuto a colloquio con il direttore le sensazioni di “pelle” sono state molto positive e ho accettato. Ci sarà molto da lavorare e cercheremo di risalire la china: con serietà e senza fare troppe promesse, visto che mi ritengo una persona discretamente concreta. Adesso lascio spazio alle domande: vi risponderò con serenità.

Quante volte ha visto il Novara in questa stagione ?

Un paio di partite, poi l'ho seguita in televisione, la Serie B l'ho seguita quasi tutta.

Le guardava già in funzione di questa chiamata ?

No, è il mio lavoro seguire il campionato. Poi il Novara lo conosco avendolo incontrato tante volte con le mie squadre, per cui anche i giocatori li conosco ...in presa diretta !

Tanti hanno fatto la storia di questo club, altri hanno aggiunto qualcosa. Ma quello che è stato scritto appartiene ormai al passato. Adesso bisogna ritrovare entusiasmo, voglia, partecipazione, per rinvigorire questa prestigiosa Società.

Mister, forte della sua duplice esperienza di calciatore e di allenatore, cosa succede nella testa dei ragazzi quando si arriva a queste decisioni, quali tasti deve spingere l'allenatore per cercare di sistemare le cose che non vanno ?

Mi è già successo di subentrare in situazioni abbastanza simili: a Brescia, a Portogruaro. Credo che un allenatore che subentra debba soprattutto capire, saper ascoltare e solo dopo intervenire. Saper ascoltare serve per capire quali possono essere i problemi e cercare di intervenire, ma con calma, sennò si rischia di fare ulteriori danni. Bisogna intervenire poi soprattutto sulla testa: le qualità, quando ci sono, rimangono, però è sempre la testa che ti consente di farle uscire e ti fornisce la consapevolezza nei tuoi mezzi e quella spensieratezza utili per ottenere poi i risultati. Questa penso sia la cosa basilare. Certo ritrovarla non è facilissimo, però non credo sia un problema insormontabile.

Una domanda per Faccioli: vi siete fatti un'idea sul perchè si è arrivati a questa situazione ?

Le analisi sono state fatte a 360 gradi, con la proprietà, con i dirigenti, con il Mister, con i giocatori. Dopo Terni abbiamo fatto la settimana di ritiro, abbiamo analizzato l'aspetto tattico, la preparazione, i singoli giocatori, l'aspetto psicologico. La verifica in progress è stata seguita sotto vari aspetti: puoi tentarle tutte, ma se il risultato non cambia, con grande amarezza per il lavoro di Aglietti e di tutto il suo staff, devi razionalmente cambiare. Purtroppo questa è una legge del calcio, una regola d'azienda, perché è come tale che la situazione va gestita. Ripeto: dispiace, ma la conclusione è stata questa, senza cercare colpe specifiche.

Torniamo a Calori: due anni fa a Brescia è arrivato in una situazione simile a quella di oggi, poi sappiamo com'è andata. Come è intervenuto per effettuare il cambiamento ?

E' difficile fare similitudini dirette con la situazione di Brescia o con altre: le dinamiche e l'ambiente sono diverse. Devo prima di tutto conoscere chi sta intorno a me e su chi devo lavorare, questa è la priorità. So di poter contare su un gruppo di qualità. Ritrovare la sicurezza e l'autostima, ripeto, è quello che serve per fare il salto di qualità. Certo non si può ottenere in un attimo o con la bacchetta magica: devo capire qual'è effettivamente il problema e cercare di risolverlo. Credo che l'allenatore abbia fondamentalmente questo compito: risolvere i problemi. Le qualità ci sono e cercherò di aggiungere prestigio ed entusiasmo.

Conoscendo i giocatori che ha a disposizione, ha già in mente un modulo ?

Si, il sistema di gioco che voglio fare dipende anche da chi avrò a disposizione tra infortuni e Nazionale varie. Ho due giorni di tempo per verificare tutto questo, però un'idea in testa ce l'ho.

Qual'è il modulo che predilige ?

Mah, guardi, li ho fatti un po' tutti: ho giocato con la difesa a tre, ho giocato con il trequartista. Non mi fossilizzo però sulla mia idea di calcio ma sui giocatori che ho a disposizione. Questa squadra è partita con il 4-3-3 ed è stata costruita per quel modulo; poi ha variato nelle ultime partite in 4-4-2. Però vorrei decidere l'assetto definitivo quando avrò tutti gli effettivi a disposizione.

Cosa che non avverrà prima della prossima settimana, corretto ? La situazione di Lepiller ?

Si. Oggi Lepiller si è allenato, ma vedremo meglio domani. Poi ci sono anche i nazionali che torneranno tra domani e giovedì. Ha ripreso anche Salviato.

Capisco che lei ha molti problemi da risolvere, sennò non sarebbe qua oggi. Si parla di Società super organizzata, ma in realtà alla vigilia del mercato di gennaio oltre al cambio di allenatore c'è anche la mancanza di un Direttore Sportivo, quindi la situazione è abbastanza ingarbugliata. Non pensa che l'organico sia stato, anche da noi giornalisti, un po' sopravvalutato ?

Vedendolo ora è chiaro che la sensazione sia questa. Ma, essendo stato in molte società, posso dire che qui il materiale umano non manca. Anche strutture come Novarello, dove puoi lavorare, ne ho viste poche e questo è già un sintomo di organizzazione. Adesso bisogna fare i punti, con l'umiltà e con il lavoro.

Del resto la situazione è simile a quella dell'anno scorso, poi ne siete venuti fuori. Bisogna trovare la giusta alchimia, la chiave di lettura, che non è solo tattica o moduli. Spesso nel calcio si dà troppa importanza al modulo, ma quello che fa veramente la differenza è la voglia di stupire con il gioco. Queste sono le qualità che i ragazzi devono tirare fuori e questa è una mia responsabilità.

(Interviene il Direttore Faccioli per alcune precisazioni). Il Direttore Sportivo c'era fino a ieri. L'urgenza era l'allenatore: il D.S. Non poteva allenare la squadra oggi !!! Tutto quello che c'era da svolgere per il mercato di gennaio fino a ieri è stato svolto, tanto nelle coordinate quanto nelle persone. Adesso faremo altre scelte, altre valutazioni, altre impostazioni di lavoro. Non è che la mancanza del D.S. oggi pregiudichi il mercato di gennaio: in ogni caso siamo organizzati. Anche Cattani è arrivato a luglio a campagna in corso, ma la Società si era mossa in anticipo preparando il terreno per il suo operato. Qualcuno dice che c'è poca autocritica da parte della dirigenza: la migliore autocritica è che oggi siamo qui a parlare con un nuovo allenatore quando, pochi mesi fa, abbiamo fatto un contratto triennale ad Aglietti, credendo che fosse la strada giusta. Senza nulla togliere all'operato di Aglietti qualcosa non ha funzionato e adesso siamo qui per rimediare a questa situazione.

Mister, la sua storia e quella del Novara si sono spesso sfiorate, oggi finalmente le strade si sono incontrate.....

Si tanti incroci, evidentemente doveva capitare. C'è stato anche mio cognato che ha giocato nel Novara. (Biagianti? n.d.r.)

Lei ha detto che lavorerà prevalentemente sulla testa dei giocatori. Ha già avuto modo di testare anche la condizione fisica ?

No, adesso faccio il supervisore !!!! Cerco di capire, perché dare giudizi dopo poche ore sarebbe presuntuoso. Oggi andiamo in ritiro e parlerò personalmente con ognuno di loro, perché voglio conoscerli anche come persone. Questa è la strada che ho sempre seguito e, senza interrogatori, cercherò di capire anche cosa ne pensano loro. Del resto i protagonisti sono loro.

Ha parlato di ritiro.....?

Si, un ritiro molto particolare, nel senso che mangeremo assieme.....

Quando è stato chiamato dalla dirigenza novarese, qual'è stato il primo giocatore che le è venuto in mente, che meglio si adatta al suo tipo di gioco, che conosce e apprezza particolarmente ?

Rigoni, è un ragazzo che ho allenato ( alla Triestina n.d.r.) e poi Gonzalez, ma anche altri, sono giocatori che conosco.

Sarà contento Rigoni, visto che ultimamente è un po' ai margini.....

Non so, glielo chiederò oggi !!!

Quando ha deciso di accettare l'offerta la Società le ha chiesto qualche obiettivo ?

Certo, che è anche la mia intenzione: lavorare per riportare, nel giro di poco tempo, il Novara in Serie A. Mi piacerebbe contribuire a portare questa squadra dove merita, su questo penso non ci siano dubbi.

E' anche per questo che ha aspettato prima di accettare altre offerte ? Ce ne sono state anche da parte del Brescia ?

Di offerte ne ho avute abbastanza, veramente, ma dal Brescia no. Ci sono stato per un anno e mezzo ed è stato fatto un buon lavoro. E' rimasto un buon rapporto e stima reciproca con la Società e con i tifosi: queste sono cose che rimangono. Si parla sempre di calcio, ma anche dal punto di vista umano i rapporti sono importanti. La scelta di Novara mi stimola parecchio, mi dà emozione, per questo sono qui.

Per Faccioli. Noi ne avevamo parlato anche con Aglietti : dopo la partita con il Latina e, visto il secondo tempo, non abbiamo avuto la sensazione che la squadra fosse contro l'allenatore. Voi che impressione avete avuto ?

No, abbiamo analizzato anche con il Mister questo aspetto, anche ieri sera fino a tarda ora con tutto il suo staff, e non abbiamo avuto questa impressione. Il gruppo è sempre stato compatto e non vorrei assolutamente parlare di queste cose, non serve: guardiamo avanti.

Mister vuole dirci qualcosa sul Pescara ? Che partita sarà venerdì ?

Il Pescara è una squadra prettamente offensiva, l'ho vista due volte quest'anno. Ha cambiato modulo: è passata dal 4-3-3 al 3-4-3, ha in Ragusa, Cutolo, Mascara, Maniero i punti forti, spinge molto, ma concede anche molto. Bisogna stare molto attenti, visto che prendiamo molti goal, ma non solo con la difesa, con tutta la squadra. Ci vuole lo spirito giusto per esprimere tutte le qualità che i ragazzi hanno.

L'anno scorso la difesa del Brescia è stata fra le meno battute, o sbaglio ?

Si, abbiamo anche fatto molti minuti senza prenderne.

Sentirà Aglietti ?

Si, penso sia giusto, ma non gli chiederò nulla della situazione. Per rispetto e per amicizia lo sentirò presto.

Si trasferirà a Novara ?

Certo, ci mancherebbe. La mia famiglia rimarrà a Udine perché le mie tre figlie ormai sono grandi e studiano lì. Io sono toscano, ma vivo ormai a Udine da 23 anni.

Tesser lo conosce ?

Si, siamo amici. Siamo stati a pranzo assieme poche settimane fa.

Tornando alla squadra: lei sa che ci sono problemi in attacco dove si segna poco, ma anche in difesa si subisce molto. Pensa che anche questi problemi derivino dalla condizione psicologica o siano invece di carattere strutturale ?

Se fosse un problema strutturale in questo periodo non sarebbe consentito risolverlo, quindi... Ci vuole la giusta attenzione in tutte le fasi di gioco e vale per tutti: questa è la cosa fondamentale. Io ho capito una cosa in Serie B: ci si abitua alla Serie A e la Serie A ti illude, perché devi giocare, devi saper aspettare per le ripartenze.....invece in B per fare la differenza devi avere agonismo, intensità e poi la qualità. Poi quando cominci a vincere ti viene il coraggio e le cose ti vengono con maggior facilità e tutti i problemi si risolvono. Quindi saranno i risultati a darci autostima per poter fare la differenza. Bisogna...smuovere, come si smuove un ingranaggio bloccato.

Quindi non ritiene che sia un problema di uomini ?

Anche se ci fosse, e sottolineo il “se”, non è risolvibile adesso, bisogna cercare di sopperire.

Mister, ci elenca gli uomini del suo staff ?

Si, avete ragione. Il vice allenatore è Alberto Maresi, il preparatore atletico Maurizio Di Renzo, il preparatore dei portieri Giacomo Violini. Maresi è con me dal Portogruaro, Violini l'ho conosciuto a Brescia quando giocava e come preparatore ha lanciato Leali e Viviano, mentre Provenza è stato al Palermo, al Cagliari, al Pescara.

Faccioli, per il Direttore Sportivo vi state già muovendo ?

Come ho già detto la priorità era l'allenatore, da domani valuteremo su quale persona sia adatta alle nostre esigenze. A posto ?

Si, grazie Mister e in bocca al lupo.

Crepi !!!

 

 

A microfoni spenti, con le consuete strette di mano, ci confessa di tifare Juventus e che il suo idolo è sempre stato Gaetano Scirea. Quando gli ho ricordato il goal di Perugia che costò lo scudetto ai bianconeri, ha allargato le braccia......Professionista anche in questo !