ESCLUSIVA TNO - La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di venerdì (Novara-Pescara)

23.11.2013 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
ESCLUSIVA TNO - La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di venerdì (Novara-Pescara)
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Il nuovo corso del Novara inizia con un pareggio. La mano di Calori si è vista soprattutto in difesa, con i tre centrali bravi ad imbrigliare il prolifico attacco del Pescara.

Ci aspettavamo la vittoria numero 400, invece dobbiamo accontentarci di un piccolo record: nessun goal al passivo. L'ultima partita terminata con la rete inviolata risale al 28 settembre, quando tornammo con lo 0 a 0 dalla trasferta di La Spezia, interrompendo una serie negativa che ha costretto Kosicky (e una volta Tomasig) a raccogliere per ben 16 volte, in 7 gare, la palla in fondo al sacco (più di due goal a partita).

La vittoria invece continua a voltarci le spalle: da undici settimane non facciamo bottino pieno, e sono tutti concordi nel ritenerla l'unica medicina utile per risollevare il morale dei ragazzi.

Come previsto Mister Calori schiera lo schema 3-5-2. Davanti a Kosicky agiscono, da destra a sinistra, Perticone, Ludi e Bastrini; Marianini e Pesce occupano le fasce laterali; Buzzegoli è il regista con Lazzari e Rigoni nel ruolo di interni; il tandem d'attacco è composto da Gonzalez e Rubino.

Ignazio Marino non rinnega il nuovo schieramento tattico (3-4-3) che gli ha consentito di far uscire la sua squadra dal limbo in cui era precipitata a inizio stagione, ottenendo il 5° risultato utile consecutivo, bottino costituito da 3 vittorie e 2 pareggi compreso quello di questa sera.

La formazione dei Delfini vede Pigliacelli fra i pali; Capuano, Cosic e Balzano a presidiare l'area; Frascatore largo a sinistra, Zauri sul lato opposto con Brugman e Rizzo al centro della linea mediana; Ragusa e Maniero punte con l'ex Mascara che agisce appena dietro.

Il fischietto è tra le labbra del signor Pinzani da Empoli.

Il primo affondo arriva al 5° minuto, con Marianini che crossa costringendo la difesa al corner, bissato subito, con la battuta degli stessi da parte di Buzzegoli.

Due minuti dopo è il Pescara ad affacciarsi dalle parti di Kosicky, ma la conclusione di Ragusa è debole e centrale. Sulla ripartenza è Rigoni ad impegnare Pigliacelli con un tiro da fuori area.

Al 9° minuto Rubino, nel tentativo di impattare la punizione di Buzzegoli, travolge il portiere ospite commettendo fallo. Uno scatto di Gonzalez ben lanciato da Ludi ottiene solo un altro calcio dalla bandierina (saranno 8 a fine incontro, contro i due del Pescara).

Al quarto d'ora ingenuità di Buzzegoli che perde palla malamente in mezzo e, nel tentativo di recuperare, stende Rizzo ai trenta metri: calcia Frascatore abbondantemente fuori.

Si ripete in negativo due minuti dopo il regista azzurro, fortunatamente Mascara sbaglia la misura del passaggio e la palla esce sul fondo.

Sul fronte opposto Rigoni libera Gonzalez con un colpo di tacco: cross dell'argentino che trova la testa di Rubino che non inquadra la porta.

Al 22° Lazzari si libera elegantemente e centra rasoterra per Gonzalez appostato all'altezza del dischetto del rigore. La palla è sul piede sbagliato, il destro, e il tiro finisce alto di poco. Era una buona occasione.

Passano due primi e Pesce impegna Pigliacelli con un tiro-cross: la palla gli sfugge ma la recupera con un balzo prima che Rubino possa intervenire.

Ennesimo errore di Buzzegoli in disimpegno che spiana la strada a Brugman che serve Ragusa : il centravanti calcia angolato dal limite, Kosicky manda in angolo tuffandosi alla sua sinistra.

Ancora due tentativi di Gonzalez: sul primo sbaglia il passaggio in area, il secondo frutta soltanto un corner scaturito da una deviazione di Zauri in anticipo su Rubino.

Poco dopo la mezz'ora Buzzegoli tenta di sorprendere Pigliacelli battendo un calcio piazzato da posizione angolata, ma il portiere è attento e sventa la minaccia.

Lazzari non smette di impensierire la difesa avversaria, seminando il panico con una serie di dribbling che lo portano al limite dell'area. Appoggia a Rigoni che calcia al volo, fuori.

Al 39° Lazzari finisce tra gli ammoniti per un fallo su Rizzo.

Quasi allo scadere del tempo occasione da goal per il Novara. Lazzari si libera e calcia forte verso la porta. Pigliacelli respinge come può sui piedi di Gonzalez, liberissimo in area: la palla ha uno strano rimbalzo dopo il controllo non perfetto e il successivo tiro non impensierisce l'estremo difensore ospite.

Dopo 2 minuti di recupero l'arbitro manda tutti negli spogliatoi.

Buon primo tempo del Novara, che ha concesso il tiro agli abruzzesi solo grazie ai suoi errori. La supremazia e il maggior possesso palla sono sicuramente a favore degli azzurri. Servirebbe maggior cattiveria sotto porta e, forse, un pizzico di fortuna in più.

La ripresa si apre con la sostituzione forzata di Ludi, febbricitante, che cede il posto a Mori.

Pronti via e subito Gonzalez va sul fondo per effettuare il traversone: Pigliacelli in tuffo allontana prima che la palla giunga a Rubino.

Al 57° Rubino fa da sponda per Lazzari intercettando il cross di Pesce: il tiro al volo è smorzato da Balzano e si spegne fra le braccia del portiere.

Marino chiede ai suoi di non farsi schiacciare ordinando un pressing a centrocampo che, per una decina di minuti, sembra dare i risultati sperati, ma la supremazia è sterile e non consente mai di arrivare al tiro, se non da lontano e fuori dal bersaglio.

Gli azzurri riprendono a macinare gioco. Rubino porta palla in avanti appoggiandosi a Gonzalez. Pronto servizio sulla corsa per il tiro di Lazzari, deviato da Balzano oltre il fondo. Dal successivo corner riparte velocemente il Pescara, in superiorità numerica. Sul centro basso di Mascara Pesce, in scivolata provvidenziale, manda oltre la linea di fondo.

Cartellino giallo per Gonzalez, reo di un fallo a centrocampo al minuto 66.

Genevier rileva Buzzegoli 5 minuti dopo: lontano da una forma accettabile ha sbagliato in modo a volte preoccupante giocate che sono sempre state nelle sue corde. Speriamo di rivedere presto il Buba dell'anno scorso!!!

Passano altri 120 secondi e il Piola grida al goal, ma Rigoni è in netto fuorigioco. L'azione scaturisce da un tentativo in rovesciata di Rubino respinto dal portiere; la scaltra difesa abruzzese sale immediatamente lasciando la mezzala un metro abbondante oltre la linea dell'off-side. La palla gonfia la rete, ma inutilmente.

Marino approfitta del gioco fermo per sostituire l'acciaccato Frascatore con Bocchetti.

Ammonito Cosic che deve ricorrere al fallo per impedire a Lazzari l'ingresso in area.

Ancora Gonzalez guadagna il fondo ed effettua un cross a uscire: Rigoni nel tentativo di colpire al volo manca completamente la palla. Alle sue spalle arriva Pesce che calcia forte verso la porta: Pigliacelli para in tuffo. Siamo a un quarto d'ora dalla fine, gli uomini di Calori cercano di assestare il colpo del KO, ma l'azione diventa per questo un po' troppo affannosa.

Dall'altra parte Marino gioca la carta Politano che subentra a Mascara: evidentemente il pareggio non accontenta il tecnico e cerca di rinforzare l'attacco della sua squadra per giocarsi le ultime chances di vittoria.

Calori risponde mandando nella mischia Comi, concedendo il meritato riposo a Rubino che esce fra gli applausi. Entrambe le mosse non sortiranno l'effetto voluto.

Si arriva al minuto 84, quando Gonzalez si esibisce nella sua specialità: si accentra in dribbling e tira a giro verso il palo lontano. La palla sfiora il palo e, sbattendo sui cartelloni pubblicitari, ritorna in campo sui piedi di Pesce che, con un'elegante “rabona” la consegna a Pigliacelli, non senza imprecare all'indirizzo del Cartero che lo aveva ignorato preferendo il tiro.

Prima che l'arbitro conceda 4' di recupero il tecnico pescarese inserisce Padovan che dà il cambio a Maniero.

Durante il recupero registriamo ancora tre azioni del Novara. La prima è un colpo di testa di Rigoni servito da un traversone di Marianini, fuori di poco; a seguire una bella azione di Gonzalez che serve una palla filtrante a Comi che se ne va dalla parte sbagliata; in ultimo è ancora Comi ad ostacolare il compagno Lazzari che cercava inutilmente lo spazio per calciare. Fine.

Le impressioni finali sono la fotocopia di quelle espresse con Cesena e Latina: risultato a parte, la squadra sembra viva, sulla via della guarigione. Salvo poi riconfermare il momento no a Crotone, incapace di difendere il vantaggio in superiorità numerica per quasi un'ora e con la sconcertante prova di Trapani costata il posto ad Alfredo Aglietti.

Ai punti la vittoria sarebbe sacrosanta: il forte Pescara ha tirato due misere volte in porta, difendendosi ordinatamente e affidandosi esclusivamente al contropiede.

A costo di essere pedante e ripetitivo, quello che serve è dare continuità a quegli sprazzi di bel gioco visti questa sera a cominciare dalla trasferta di Palermo: contro la forte capolista avremo l'esatta misura dell'evoluzione, nella speranza di non dover raccontare di un'altra involuzione.

Questa sera il grido è meritato e sincero: FORZA NOVARA!!!!!