Dalla sala stampa dopo NOVARA-PARMA (03.09)

05.09.2017 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
Dalla sala stampa dopo NOVARA-PARMA (03.09)
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sollecitato sulle decisioni arbitrali il Presidente Massimo De Salvo non perde il suo stile, rispondendo in modo pacato e comprensivo.

“Parliamo di cose serie! Se fosse o non fosse rigore valutatelo voi, avete le capacità e i mezzi per farlo. In tribuna ci sono state discussioni tra i tifosi su questo argomento: io non me la sento di dire niente.
Tutti mi dicono di farmi sentire, ma io non ritengo utile e corretto fare discussioni di parte. Fare questo tipo di polemiche non mi appartiene, come quelli che dopo episodi del genere scrivono lettere, vanno sui giornali, chiamano la Lega, chiamano il designatore: io credo di dover essere premiato perché non lo faccio !!! Credo che le giustificazioni appartengano ai deboli: come noi possiamo sbagliare un rigore, così sbagliano gli arbitri. Preferisco giudicare le prestazioni e, piuttosto, gli atteggiamenti, anche di avversari blasonati. Il codice di lealtà che accomuna giocatori e dirigenti, in alcune situazioni di gioco sono spesso disattese, con atteggiamenti da vecchi mestieranti, molto lontani dai dettami di quel codice.
Hanno sempre accusato la mia squadra di essere poco cattiva in certe situazioni, anche quando abbiamo vinto i campionati: è semplicemente una questione di stile. Ci può anche stare che quando sei in vantaggio, ci possano essere delle perdite di tempo, ma se questo è sistematico diventa un calcio che non piace più a nessuno. A nessuno piace subirlo, ma io sono uno dei pochi a cui non piace anche farlo. Penso che le partite si possano vincere in un altro modo.
Oggi ha visto una squadra che ha fatto la partita, contro un avversario accreditato per vincere il campionato. Penso che i tifosi possano essere orgogliosi di quello che hanno visto, così come io lo sono da Presidente, così come i tifosi del Parma possano essere contenti di aver vinto la partita.
Il Parma ha preso i punti e sarà un loro problema valutare se quello visto sul campo sia sufficiente per centrare il loro obbiettivo.
La prestazione del Novara mi lascia assolutamente tranquillo per il futuro.
I nuovi hanno fatto una buona gara così come tutti: abbiamo avuto parecchie occasioni e non siamo riusciti a sfruttarle, com’era successo contro il Carpi. Tassello dopo tassello stiamo costruendo una buona squadra e sono contento di farlo con la prestazione. Ci sono momenti nei quali pesano i punti e momenti nei quali devi costruire attraverso il gioco: oggi si è visto tutto il lavoro che il Mister sta facendo.
Ovvio che anche a me piacerebbe commentare una vittoria, ma c’è ancora tempo per farlo: in dodici anni ho imparato che i campionati sono lunghi e le somme le tireremo alla fine.”

Il tecnico degli emiliani, Roberto D’Aversa, dopo le valutazioni tecniche non accetta con lo stesso spirito rilassato le provocazioni sulle reiterate e antisportive perdite di tempo. Vediamo cosa ha detto.

“Credo che l’analisi della partita sia da dividere in due: un primo tempo nel quale abbiamo creato diverse situazioni da rete, sfruttando bene le palle inattive e un secondo tempo dove il Novara ha fatto sicuramente meglio. La prima parte di qualità, la seconda di sofferenza.
Se posso trovare un difetto alla mia squadra è di non saper sfruttare l’opportunità di chiudere le partite quando è il momento, cosa che non abbiamo fatto la settimana scorsa, né oggi. L’aspetto positivo è che siamo riusciti a portare a casa due risultati soffrendo, come spesso avviene in Serie B.
La scossa probabilmente ce l’ha data la traversa di Ronaldo: abbiamo capito che giocavamo contro una squadra forte, che si permette di tenere in panchina gente come Sansone e Maniero e che parte con i nostri stessi obbiettivi. Bravo l’allenatore con i due cambi di modulo e bravi loro a interpretare bene la partita. Noi forse inconsciamente siamo arretrati troppo, perché volevamo a tutti i costi portare a casa la partita.
Per quello che riguarda i cambi in un primo momento pensavo di sostituire Gagliolo, alle prese con i crampi, con Lucarelli. Poi si è ripreso e ho optato per togliere Baraye e sostituirlo con Di Gaudio che poteva dare una mano a tenete alta la squadra. Su Baraye niente da dire: gode della mia massima fiducia e sta giocando in Serie B come giocava in Eccellenza. Credo non abbiamo sbagliato a prenderlo. Questo vale per tutti gli altri della rosa: non mi stancherò mai di dirlo, ma abbiamo un parco giocatori eccellente di tutti titolari e sono sempre in difficoltà nel scegliere gli undici iniziali.
Non ho visto grande perdite di tempo, né un atteggiamento antisportivo: nel calcio è abbastanza normale difendere un risultato. Ho giocato diverse volte a Novara e non mi sembra che in vantaggio abbia accelerato le giocate. Posso dire che ho visto un atteggiamento atto a far ammonire Barillà subito nei primi minuti, anche quando non era il caso di farlo. Non accetto questa polemica: mi piace parlare della partita e sinceramente non mi piace parlare neanche degli altri, ma se noi addetti ai lavori parliamo di queste cose invece che della partita non andiamo lontano. Prima di fare della morale sarebbe meglio parlare di quanto è successo nel finale che ha portato all’allontanamento di due della panchina. Prima di parlare degli altri guardiamo in casa propria e aggiungete anche gli insulti rivolti all’allenatore avversario da parte del pubblico.”

Fa la sua apparizione in sala stampa anche il Direttore Domenico Teti, complimentato soprattutto per le mosse di mercato dell’ultima ora, giocatori pronti da subito.

“Hanno fatto bene, ma è merito anche del gruppo che li ha messi in condizione di sentirsi a proprio agio fin dal primo giorno del loro arrivo a Novarello. Il gruppo ha lavorato benissimo e deve continuare come ha fatto fino ad ora, perché con prestazioni come quello di questa sera sicuramente i punti arriveranno presto. C’è amarezza, ma bisogna avere la forza di crederci e continuare a lavorare nel modo in cui stiamo facendo.
I cambi tattici a partita in corso penso siano nati semplicemente dalla lettura della gara e dimostrano la grande applicazione e duttilità della squadra. Dopo il goal abbiamo avuto bisogno di qualche minuto di assestamento trascorso il quale abbiamo continuato ad essere propositivi fino all’ultimo, con incisività e creando parecchie occasioni. E’ mancato anche un pizzico di fortuna che serve sempre, visto che oltre a ciò abbiamo preso anche due traverse. Anche dal punto di vista difensivo la squadra si è comportata con la massima attenzione.
Anche rispetto alla partita di Carpi, dove ci abbiamo messo un po’ di più ad entrare in partita, oggi abbiamo cominciato bene, anche se lo svantaggio su palla inattiva ci ha sorpreso parecchio. Non è mai facile quando vai sotto, soprattutto con una squadra di valore come il Parma. La reazione c’è stata sia sul piano tecnico, del gioco e, soprattutto, del carattere. Anche sulla condizione fisica niente da dire visto che abbiamo concluso la gara in crescendo.
E’ mancato qualcosa sul piano realizzativo, ma sarei più preoccupato se non avessimo creato le occasioni. Più che dell’analisi dei punti e del risultato in questa fase sarebbe meglio guardare a quello che si sta proponendo in campo. Anche nei due anni passati abbiamo cominciato in questo modo: buone prestazioni, deficit di risultati. Preferisco comunque iniziare così e migliorare partita dopo partita. Il Mister sta lavorando molto bene e sono sicuro che il miglioramento ci sarà, visto il punto di partenza.
Maniero è un giocatore che dobbiamo portare a condizione: in settimana e attraverso le partite o spezzoni di esse. Io non giudico, ma dico che la sua crescita sta avvenendo giorno dopo giorno.”

L’ultimo a prendere la parola è Eugenio Corini, elegantissimo nel suo completo blu e lucidissimo nell’analisi.

“C’è grande rammarico da parte nostra per aver giocato una partita di grande qualità, intensità, mettendo alle corde una squadra attrezzata per la promozione, diretta o ai play off, senza essere riusciti, come a Carpi, a portare la gara dalla nostra parte. Continua la negatività per quello che riguarda i risultati, ma bisogna avere grande serenità. Sugli episodi contestati ha già parlato il Presidente e io mi allineo al suo pensiero: chi ha visto saprà giudicare. Inutile soffermarsi ancora su questo: piuttosto meglio parlare del non aver portato a casa punti dopo una prestazione del genere.
Nell’ambito dello svolgimento della partita dobbiamo avere la forza di riuscire a cambiare sistema di gioco e così abbiamo fatto. L’idea era di avere una uomo in più tra le linee di centrocampo e attacco per avere una pressione maggiore sulla palla: da lì in poi il Parma non è più riuscito a uscire dalla sua metà campo, se non con rinvii lunghi o su qualche nostra transizione negativa. Soprattutto negli ultimi trenta minuti non mi sembra siano mai saliti. Abbiamo lavorato su due/tre sistemi ed è un’arma importante che abbiamo, unita alla capacità della squadra di saperli leggere.
Devo fare i complimenti ai due nuovi arrivati, che in soli tre giorni, per loro non è stato facile forzare determinate situazioni, visto che a centrocampo avevamo qualche difficoltà con Casarini e Orlando. In particolare Sciaudone si è adattato giocando da interno di sinistra dimostrando grande personalità e ottima lettura della partita, crescendo molto nel secondo tempo. Nel primo tempo ha faticato maggiormente, ma poi è uscito alla grande. Anche Golubovic nel secondo tempo si è comportato bene.
Ho tolto Da Cruz perché era ammonito, stava litigando da qualche minuto e non volevo perdere un giocatore. Volevo tenere l’ampiezza con Di Mariano che poteva sfruttare la sua entrata in diagonale e la personalità di Calderoni per andare al cross. Ho avuto qualche dubbio se togliere Di Mariano, ma poi ho deciso per questa soluzione. Infatti a sinistra siamo andati dentro molto bene sfruttando la sua capacità nell’uno contro uno e la sovrapposizione di Calderoni.
Per quello che riguarda Del Fabro nella difesa a tre era complicato per lui allargarsi sulla fascia per contrastare Baraye, che è molto veloce. Sapevo che potevo avere questo tipo di difficoltà, ma ho voluto giocarmi ugualmente questa opportunità. Nel secondo tempo ho operato un cambio tattico mettendo un terzino di ruolo. E’ comunque un ragazzo che oggi ha sbagliato un paio di situazioni, ma ha fatto una partita discreta.
Consentitemi un’ultima cosa che mi è piaciuta molto e deve diventare una nostra forza: ho visto i tifosi spingere la squadra per tutta la partita, dal primo all’ultimo minuto, da tutti i settori dello stadio e con l’applauso finale. Questo significa che hanno apprezzato gli sforzi dei miei ragazzi e tutti abbiamo voglia di regalare loro tanti punti e delle prestazioni ancora più importanti. Ci tenevo a dirlo perché non avviene sempre ed è una cosa che ho apprezzato molto, i ragazzi se la sono meritata e dobbiamo tradurre questa fiducia in punti il prima possibile. Grazie a tutti.”