Venezia, benedetta Venezia (by rettilineotribuna)

22.10.2014 11:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: rettilineotribuna.it
Venezia, benedetta Venezia (by rettilineotribuna)

Dopo 10 mesi, dopo una collezione completa di Santi e Madonne e dopo una serie infinita di calci nel culo presi, è finalmente arrivata questa benedetta vittoria in trasferta.

Tra le regole che mi sono imposto di seguire quando racconto una storia c’è quella di viverla live prima, e purtroppo ieri, ancora in mezzo ai casini e i problemi che un famigliare ricoverato in ospedale inevitabilmente portano, ho visto la partita su Sportube.

Quella di non vincere mai (e spesso perdere) in trasferta era una cosa che ormai sapeva di maledizione, come tutti quei maledetti titoli volutamente uguali, perchè anche se espressione di storie differenti, vissute in città differenti e raggiunte con mezzi differenti, erano tutte maledettamente uguali, col Novara che era lì a giocarsi un qualcosa, talvolta pure bene e coi favori del pronostico, ma che usciva a testa bassa e noi nel settore ospiti umiliati insieme a loro o anche da loro. Quei titoli erano diventati una sfida personale, da vincere, e non potevo non scrivere questo articolo col titolo che tutti ormai attendevamo: Venezia, benedetta Venezia. Se non fosse che mi aggrappo con le unghie alla (solida) argomentazione di essere stato presente a Castellammare nella sola vittoria in trasferta dello scorso anno, mi verrebbe pure da pensare che ero io il mena sfiga, cosa puntualmente sottolineata dagli amici ieri, perchè la serie consecutiva di sconfitte e scialbi pareggi che ho collezionato va oltre a qualsiasi regola statistica, che solamente il buon Murphy e la regola “quando succederà qualcosa di bello, tu non sarai presente” avrebbe potuto interrompere.

Quindi che vi racconto ? Ero già stato a Venezia allo stadio, più o meno una quindicina di anni fà, quindi il famoso Penzo era già entrato nel mio curriculum, e questa cosa ha reso un pò meno amara la mia forzata assenza. Andare in trasferta in laguna è comunque un’esperienza da provare perchè non ti capita tutti i giorni di raggiungere il settore ospiti col vaporetto, vedendo tutta Venezia dal mare e raggiungendo l’isolotto che ospita lo stadio. L’ultima volta che ci son stato ho avuto la percezione che quelle tribune potessero crollare da un momento all’altro, e sentendo i pareri dei presenti ieri penso che la struttura non sia migliorata, ma comunque mantiene un fascino e stile tutto sua che a mio parere va visto.

Quindi, nel voler trovare forzatamente qualche aspetto positivo dell’essere rimasto a casa, ho trovato solamente quello di provare, per la prima volta, l’esperienza di assistere ad una partita in streaming su Sportube, il canale che trasmette le partite della Lega Pro. Sapevo che il collegamento sarebbe iniziato pochi minuti prima del fischio iniziale, quindi mi sono organizzato di arrivare a casa per le 14, 20 e posizionarmi davanti al pc. Sportube è bello. E’ facile trovare gli eventi, è tutto colorato e scritto coi caratteri belli grandi per facilitare sia chi ci vede poco che chi è un pò rincoglionito e non ci arriva a visionare l’elenco delle partite nella sezione “live”.

C’è solamente un piccolo problema: lo sfalsamento di circa 2-3 secondi della voce del commentatore rispetto alla diretta video. Ecco, nell’era digitale poche cose mi fanno incazzare quanto lo sfalsamento tra il video e l’audio, perchè quando sento il commentatore urlare “Dickmann va sul fondo, effettua il cross, anticipa Corazza di testa ma il pallone sul fondo” e il video mi mostra il Venezia che sta attaccando, mi girano i coglioni. Allora procedo col tripudio della tecnologia: l’unione tra lo streaming video e quello audio fornito da Radio Onda. Peggioro la situazione. Quindi non mi resta che provare la terza via: streaming video e radiolina per sentire la radiocronaca di Radio Azzurra, peggio che andar di notte. Non si capisce più nulla, vedo il Novara attaccare ma Sportube mi racconta di un calcio d’angolo del Venezia, Radio Azzurra è ferma su un fallo a centrocampo e Radio Onda è in attesa venga battuto un corner. Mando a fare in culo tutti, silenzio Sportube e le radio, e decido di vedere la partita senza audio. Io come un pirla davanti al pc che vedo una partita in silenzio, con sottofondo la Barbara D’urso che spara cazzate sul televisore in sala e il russare del gatto in stanza. Ma almeno se vedo attaccare in Novara so che sta attaccando il Novara e non rischio di sapere in anticipo che qualcuno segnerà due minuti dopo, altra cosa aberrante. Procedo così, tra qualche buffering del video e qualche inquadratura assurda in primo piano di Sportube che non ti faceva capire bene l’azione, in un silenzio che ho interrotto solo con le urla dei due goal.

Abbiamo finalmente vinto in trasferta, due mesi quasi in anticipo rispetto la prima volta dello scorso anno, e speriamo che, come lo scorso anno, non sia stata anche l’ultima della stagione. Che questa vittoria sia di buon auspicio per tutti noi che ne abbiamo viste di tutti i colori e, consentitemelo, sia di buon auspicio anche a me, che possa trovare finalmente la mia Venezia liberandomi prima dagli ospedali, e poi facendomi ritrovare la vittoria in trasferta. Perchè le partite in streaming sono una bella cosa, fino a quando se le guardano gli altri.

Posted by rettilineotribuna