UN POKER DI STELLE ILLUMINA IL CIELO AZZURRO DI NOVARA

Ho invitato l'amico Massimo Bettelli, apprezzato editorialista di Terni e grande estimatore di Domenico Toscano che ben conosce dai tempi in cui guidava le casacche rossoverdi, a regalarci un suo commento sugli Azzurri
27.09.2014 16:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
UN POKER DI STELLE ILLUMINA IL CIELO AZZURRO DI NOVARA
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© foto di Luigi Gasia/TuttoJuveStabia.it


Ho ricevuto l’invito di un nuovo amico che mi invitava a commentare una prestazione degli azzurri, e credo che migliore occasione per raccoglierla, stasera, non poteva capitarmi. Sono stato fortunato o forse sono stato io a portare fortuna ? Nessuna delle due ipotesi. È solo il Novara che si è dimostrato … Straripante ! Per la “prima” della nuova stagione nelle dirette di Rai Sport, l’intuizione della TV pubblica non poteva scegliere migliore spot promozionale per il calcio di Lega Pro, ed il derby del Ticino si è dimostrato all’altezza di una diretta che ha illuminato con quattro stelle il cielo azzurro di Novara.

La partita si è disputata regolarmente, ma … partita non c’è stata … almeno dal 19esimo minuto del primo tempo, quando il direttore di gara comminava l’ espulsione del pavese Malomo per fallo da ultimo uomo, e fino al triplice fischio finale. Ma, seppur la superiorità numerica degli azzurri ha inciso nel proseguo della gara, ha di fatto anticipato soltanto nei tempi quella supremazia schiacciante che la compagine di Mimmo TOSCANO avrebbe comunque imposto ad un match che non poteva chiudersi diversamente.

Gli azzurri si schierano con il solito 3 – 4 – 3 con il quale il Cannibale calabrese ha già tagliato da vincitore il traguardo alla guida di Cosenza e Ternana, e l’abnegazione dei ragazzi in campo appare la medesima dei loro colleghi che furono premiati con la promozione nella categoria superiore. Difesa a tre bloccata per due terzi, che però sale a serrare le fila dietro la linea dei centrocampisti, con un mediano ad orchestrare ed un incursore sempre pronto a dargli una mano sulla mediana, ma con licenza “obbligatoria” di inserirsi negli spazi e puntare la porta avversaria. Esterni larghi a presidiare le fasce, con compiti difensivi sulle ripartenze degli avversari ma decisamente votati all’offensiva ed alla sovrapposizione con le seconde punte. Punta centrale a fare da boa e da primo difensore, con il compito molto dispendioso di far salire la squadra, creare spazi alle incursioni dei centrocampisti e accentrare su di se almeno due difendenti per lasciare libera la forza d’urto di una squadra votata ad offendere … Ed infine di “buttarla” dentro quando ne ha l’opportunità ! Forse è il ruolo più difficile per chi, come Evacuo, è sempre stato votato a presidiare l’area di rigore avversaria e fare gol, ma se l’abnegazione di questa sera verrà ripetuta per il proseguo del campionato, proverà anche lui la gioia di gonfiare la rete avversaria, ma soprattutto di uscire dal campo sempre fra gli applausi e la gratitudine dello staff tecnico e dei suoi compagni. Il calcio è un gioco di squadra, ed è la squadra che porta i colori alla vittoria, non il singolo. È così che si vincono i campionati, senza gli individualismi che possono minare l’armonia di un gruppo, quella che di contro risulta sempre l’arma vincente quando si ha un Condottiero che crede fermamente nel suo lavoro e vive per onorarlo al meglio.

Le giocate che hanno acceso le quattro stelle di questa sera nel cielo di Novara sono la conferma di ciò che ho appena asserito. Non ha segnato il singolo calciatore, ma l’intera squadra, e sia Corazza per due volte, che Gustavo e Faragò per una, hanno solo chiuso la rullata del batterista con il gong finale. Il Novara è una squadra ricostruita fin dalle fondamenta, dove solo l’ Inestimabile valore di una Presidenza con pochi eguali e qualche protagonista in campo sono i superstiti di due anni da dimenticare, ma ha cominciato quello che i potenti del calcio hanno voluto “fosse il suo” campionato con l’obbligo di vincerlo. Non è mai facile primeggiare, mai, specialmente quando si ha l’obbligo di farlo pressati da una piazza giustamente esigente, ed una Presidenza che ha creduto in te per centrare l’immediato riscatto. Figuriamoci quando si è costretti ad assemblare un gruppo nuovo per la quasi totalità, e plasmarlo per consentirgli di imporre sempre il proprio gioco fatto di “costruzione” e non di giocate lunghe alla ricerca delle cosiddette “seconde palle”. Ma cominciavano a comparire le prime nubi sopra il cielo di Novarello. Stasera, probabilmente, tutti hanno compreso che erano solo cirri, e sono bastati quattro boati di una tifoseria finalmente in festa per spazzarli via scoprendo le quattro stelle del carro che porta in Serie B ! Il diritto all’opzione per salire a bordo è stato acquisito !

Massimo Bettelli