TU RAGAZZO DELL’EUROPA, TU NON PIANTI MAI BANDIERA ..... dicono le GAU il 13 dicembre 2016

16.12.2016 11:00 di Cristina Santoro   vedi letture
TU RAGAZZO DELL’EUROPA, TU NON PIANTI MAI BANDIERA ..... dicono le GAU il 13 dicembre 2016

TU RAGAZZO DELL’EUROPA, TU NON PIANTI MAI BANDIERA

Iniziamo da una senese doc, chiaramente della contrada dell’Oca, che a parte la voce stridula e il tifo per i già Mezzaroma Boys, qualche bella canzone l’ha pur scritta e interpretata.

Ripensavamo proprio a questo titolo passando in rassegna i nostri ex del vecchio continente degli ultimi anni: da Lepiller, bretone di Le Havre, a Bruno Fernandes, lusitano di Porto, passando per Kosicky, taciturno portierone slovacco di Bratislava, e per le due meteore (è proprio il caso di dirlo) greche Katidis e Potouridis.

Quest’anno, invece, domina la balcanizzazione: dallo sloveno Bajde, al croato Lukanovic sino al bulgaro Galabinov; manca soltanto il ritorno del kosovaro Ujkani e del macedone Pivkovski per completare il Risiko.

Il nostro viaggio prosegue salendo sino alla Polonia di Kupisz per poi ridiscendere oscillando tra Svizzera e Portogallo, esattamente come ha fatto il nostro grande portiere e capitano David Da Costa.

Il compito di riordinare e forgiare questa Babele di lingue, abitudini e costumi è affidato a Mister Boscaglia, non propriamente un euroburocrate provvisto della diplomazia di uno Junker o di un Martin Schulz, per intenderci…

Meglio così, a volte la franchezza e la decisione (“corri Gala, corri…sei stanco forse…corri!”) valgono più di mille salamelecchi e possono preludere a trasformazioni straordinarie. E poi, conta soprattutto dove vuoi arrivare e non da dove sei partito.

Come ha scritto Hans Christian Andersen – uno tra i connazionali più illustri del danese Magnus Troest – nell’immortale “Il Brutto Anatroccolo”

NON E’IMPORTANTE CHE TU SIA NATO IN UN RECINTO DI ANATRE, L’IMPORTANTE E’ CHE TU SIA USCITO DA UN UOVO DI CIGNO.

Cristina Santoro