Pareggio sostanzialmente giusto, un tempo a loro uno a noi ... l'Editoriale di nonnopipo (Maurizio Sguaita) del 13 marzo 2017

14.03.2017 11:00 di Sguaita Maurizio   vedi letture
Il Trio Artrosi
Il Trio Artrosi

Pareggio sostanzialmente giusto, un tempo a loro uno a noi.

Loro ben impostati, noi con maggiori individualitá.

Ma dato che del derby non me ne è quasi mai fregato un c... in quanto derby, e che degli schieramenti, tattiche, strategie e tutte quelle minchiate di cose di cui di solito discutono i "tecnicotatticistrateghi" che la sanno lunga, mi soffermo volutamente su altri frivoli particolari.

Una cosa della Pro Vercelli mi ha sempre colpito e oggi ne ho avuto la riprova, se mai ce ne fosse stato di bisogno:

la totale assenza di varietá dei cori intonati dalle "voci bianche di Bicciolandia".

I cori che partono dalle curve, da tutte le curve eh, nessuna esclusa, sono un po' tutti uguali, si differenziano al massimo per ritmo, cadenza, qualche parola e il nome della rispettiva squadra che ovviamente cambia da un luogo all'altro.

Quindi i vari "Forza lotta vincerai non ti lasceremo mai" oppure "Noi siamo qua sempre con te, unica fede unica passione" risuonano convinti un po' in tutti gli stadi, testimoniando che la passione per il calcio cambia la divisa ma lascia intatta la cosa piú importante, cioè l'amore per la tua squadra.

E allora il coro assume il significato di una preghiera, una elevazione spirituale tributata alla divinitá che regola la forza con cui la palla rotola nella mente e nel cuore di tutti i credenti, e nell'amore per la propria squadra.

Mica storie eh ! Questa è fede !

Ma a Vercelli è pro-babile che abbiano dei pro-blemi.
Come li ebbe la navicella Apollo 13 che ispiró il conio di quella frase storica: "Houston abbiamo un problema".

E lí, nella cittá posta oltre il Sesia Rivers di pro-blemi ne hanno molti, a partire appunto dai cori.

E giá, perché pare che in quella little town non riescano a ricordare i cori.
E si, i cori; e allora non c'è niente da ridere eh !!, son pro-blemi seri che vanno affrontati in modo pro-ficuo.

Gira voce che il pro-blema si sia manifestato in tutta la sua deflagrante gravitá quando dopo una riunione tenutasi nel refettorio dell'asilo del rione Cappuccini, tra i circa settantottovirgolacinque spettatori di solito presenti alle gare della Pro, e durata circa quattro giorni, i trentaseivirgolacinque spettatori rimasti (quarantadue hanno mandato affanculo tutti e son passati alla Biellese) non erano ancora riusciti a imparare a memoria un solo coro che uno !!!

Dopo una crisi di nervi patita dal lanciacori che lo ha portato a tentare il suicidio impiccandosi alle sedia della maestra, la seduta è stata sciolta.

Pare allora che i restanti dodicivirgolacinque ( ventiquattro sono passati al Trino e io non ho ancora capito chi sia sto c... di "virgolacinque") si siano messi d'accordo per imparare bene a memoria l'unico coro rimasto, il piú semplice possibile, quello scandibile in tre tempi, così facile facile, semplice semplice.

Ed ecco allora che agli ordini di un nuovo lanciacori ( il precedente sta ancora cercando il modo di suicidarsi) i restanti cinquevirgolacinque (sette sono passati alla Pezzanese) tutti insieme e tenendosi per mano (tranne il solito virgolacinque che fa da sè) hanno iniziato a scandire il coro senza riuscire a trovare la giusta tonalità: chi un'ottava sotto, chi una sopra, chi una in mezzo, chi una in fianco...insomma un gran casino.

Nel frattempo non si trova piú il Virgolacinque, letteralmente sparito ( si saprà dopo che ha chiesto asilo sportivo al Caresanablot (almeno ce lo siamo tolto dai c... e i conti di chi rimane si faranno piú velocemente).

Intanto i cinque resistenti hanno preso una decisione clamorosa: dopo aver licenziato il secondo lanciacori gonfiandolo di botte come una zampogna a natale e averlo successivamente iscritto nelle liste di collocamento, hanno iniziato a giocare a briscola chiamata e dei cori non glie ne frega piú una beata fava.

Giusto per ossequiare il diritto all'informazione, il coro che avrebbero dovuto imparare null'altro era se non il solito, triste, moscio, ripetitivo, analgesico, anestetizzante "Forsa Pro, forsa Pro, forsa Pro, forsa Pro".

Già che stiamo così amabilmente discorrendo del più e del meno mi chiedo un'altra cosa che mi ha lasciato grandi dubbi e posto una serie infinita di riflessioni:

Ma quel cartellone che campeggia sopra l'ultima fila (la sesta) della curva del loro Subbuteo Stadium e che recita "sette scudetti e non solo", cosa c... vuol significare quel "...non solo" ???

Forse i ripescaggi e i fallimenti successivi a quegli scudetti ? O forse l' indirizzo del garage la cui saracinesca ha protetto e conservato i loro trofei prima dell'asta banditoria che ne stabilisse la nuova proprietà ?

Mah, chi puó dirlo !! Se volete concludo con un banale "ai posteri l'ardua sentenza"....

...no, non concludo ancora; prima voglio esprimere la mia solidarietà a quei vecchietti che mi hanno consentito, in occasione della gara di andata, svoltasi nel mini impianto bicciolano, di scoprire che anche a Vercelli esiste un "Trio Artrosi".

Proprio per questo motivo rivolgo una preghiera ai condómini che hanno la residenza in quel condominio posto immediatamente alle spalle della curva ospiti del mega impianto varslés, dove i tre vecchietti vengono portati, uno in fianco all'altro, davanti a una finestra dell'ultimo piano e ivi lasciati ben oltre il triplice fischio finale.

Pare che, terminata l'ultima gara interna, i tre vegliardi siano stati trovati dall'impresa delle pulizia tre giorni dopo.
A noi componenti il "Trio Artrosi", quello vero e non farlocco eh, dopo la partita ci vengono a recuperare ovunque ci troviamo.
Sempre !!!

Nonnopipo