Paradosso Serie C ... (di Dario Lo Cascio)

Siciliano, ex studente a tempo perso, lettore per necessità, scrittore per passione, da dieci anni giornalista per divertimento
20.06.2019 11:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Dario Lo Cascio
Dario Lo Cascio

Cara vecchia Serie C. Estate nuova - inizia domani, ma il caldo è già quello - notizie già sentite. Anzi, stavolta abbiamo anticipato i tempi, perché Lega Pro e FIGC, giustamente, hanno imposto la deadline del 24 giugno per definire tutti i criteri e presentare tutta la documentazione utile per l'iscrizione al prossimo campionato. Alzi la mano chi pensava che non ci sarebbero stati problemi. 

In attesa della definizione dei raggruppamenti - subordinata a chi effettivamente ci sarà ai blocchi di partenza -, ci rifacciamo ai vecchi.

Partendo ovviamente dal Girone A a destare maggior preoccupazione è la Lucchese. Non spendiamo altre parole sulla disastrosa stagione - ma solo dal punto di vista societario, parallelamente si può ben parlare di miracolo sportivo - dei rossoneri, che in questo momento si trovano letteralmente con l'acqua alla gola. La cessione a Josef Ferrando sta andando per le lunghe e di tempo ce n'è sempre meno.

Sempre più nero il futuro dell'Arzachena, con il presidente Menio Fiorini che nei giorni scorsi ha annunciato il suo disimpegno. Ma ancora non ci sono novità in merito ed a questo punto per preservare il calcio in città serve sperare in un miracolo. In casa Albissola invece non ci sono problemi per la documentazione, ma sussiste quello per lo stadio.

Il Girone B neanche lo citiamo. Non è stato toccato in campionato, non sembra esserlo per quanto riguarda le iscrizioni. L'unica squadra che rischia è il Fano, retrocesso però in Serie D. Era scoppiata la "grana" Sambenedettese, poi rientrata: Franco Fedeli resta al suo posto nonostante tutto.

Il Girone C invece è tappezzato di problemi come quello settentrionale. Il Siracusa sta cercando di venire a capo di una situazione piuttosto complicata, con voci di ritorni in società - l'ex presidente Cutrufo - ma come per gli altri i tempi sono cortissimi. Camilli invece ha annunciato il disimpegno dalla Viterbese. Cessione o mancata iscrizione le uniche due alternative per i laziali. 

Tra i volti nuovi che ci saranno, i problemi riguardano Carpi e Foggia. Entrambi i proprietari dei club, Bonacini e i fratelli Sannella, hanno annunciato di aver messo la società in vendita. Se per i biancorossi qualcosa si sta muovendo e l'iscrizione è stata comunque perfezionata, per i satanelli la notizia è fresca e ancora non sembra si sia mosso nulla. 

Le retrocesse stanno alla finestra in attesa della riammissione e quasi certamente potrà esserci spazio per qualche ripescaggio.

Il paradosso è che, a fronte di questi problemi, avremo un Girone C di ferro. Al netto di chi ci sarà e chi no, in rigoroso ordine alfabetico:  Avellino, Bari, Casertana, Catania, Catanzaro, Cavese, Foggia, Monopoli, Picerno, Potenza, Reggina, Rende, Rieti, Sicula Leonzio, Siracusa, Teramo, Ternana, Virtus Francavilla, Viterbese, Vibonese. Si può ben dire che almeno quattro o cinque squadre - ma forse anche sei o sette - possono aspirare alla vittoria diretta del torneo. Ci immaginiamo quindi che bagarre si scatenerà. E tra queste ci sarebbe potuto essere anche il Palermo...

Per fortuna, e nonostante tutto, anche nella prossima stagione, sarà sempre la solita cara vecchia e sicuramente emozionante Serie C. 

Dario Lo Cascio