NOSTALGIA CANAGLIA ..... dicono le GAU il 22 novembre 2016
Malgrado la sconfitta, i nostri azzurri hanno sfoderato una buona prova anche contro il solidissimo Frosinone di Pasquale Marino. Dopo l’abbraccio di rito tra quest’ultimo e il suo corregionale Boscaglia e le affettuose parole di amarcord per la nostra piazza di Francesco Bardi, fischio di inizio al (poco) canonico orario delle 17,30 di domenica pomeriggio.
L’unica faccia nuova è quella di Filippo Romagna che, piazzato sul centro-destra della nuova difesa a 3, subito impressiona tutti per la personalità da veterano con la quale presidia la sua zona mettendo la museruola a chiunque si trovi a transitare da quelle parti. La faccia è nuova, ma la chioma bionda (se non proprio la mascella volitiva) lo colloca come ultimo tassello di una storia che viene da lontano: partendo da Centurioni, lambendo lo stesso Mavillo Gheller ed infine giungendo a Magnus Troest appena prima di lui…
Per il resto niente di nuovo, a parte un cartellino giallo, forse eccessivo, ma sicuramente condizionante per Casarini dopo neppure 10 minuti di gioco nel primo tempo. La conseguenza è stata che da quel momento in avanti lo stesso Casarini ha dovuto forzatamente giocare con il freno a mano tirato, finendo involontariamente per fare ricacciare Viola con un atteggiamento e in una posizione ancor più prudente e timida del solito.
Il resto della squadra ha visto un po' tutti al di sopra di un’ampia sufficienza, tranne tatanka-Galabinov che pare ritornato ai suoi consueti – e poco confortanti – livelli di torpore, forse perché inconsciamente autogratificato dal gollonzo del Bentegodi.
Non dimentichiamo però che quello era il gol del 4-0, perché di occasioni veramente ghiotte, con il risultato ancora in bilico sull’1-0, ne aveva poco prima clamorosamente “pappate” ben due.
Ed a proposito di scorpacciate ecco il Menù delle Gau per le prossime festività natalizie.
I prezzi, come potete notare, sono indicati in gol anziché in euro ma, ahimè, il tutto risulterà più pesante da digerire…
Antipasti - le Vecchie Delizie campano-laziali degli chef Felice & Sanso: 8 gol
Primo Piatto – Pappardelle al sugo di Manconi (specialità reggiana): 6 gol
Secondo Piatto – Asado argentino alla maniera di Pablo Andres: 12 gol
Dessert – Semifreddo siculo-ungherese del mastro pasticcere Lanzafame: 7 gol
Un menù di tutto rispetto, al prezzo di 33 denari…ops, scusate volevamo dire gol…
NOSTALGIA, NOSTALGIA CANAGLIA…