Il punto sulla Serie C (di Nicolò Schira)

27.02.2020 11:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Nicolò Schira
Nicolò Schira

Quando una telefonata ti cambia la vita e allunga il carriera. È il caso di German Denis e la Reggina: a scoccare la freccia di Cupido ci ha pensato Giovanni Sartori. Il Responsabile dell'Area Tecnica dell'Atalanta a luglio raccontò al giovane collega Massimo Taibi (i due hanno un eccellente rapporto dai tempi in cui l'ex portiere lavorava per il Modena, ndr) della volontà del Tanque di tornare in Italia dopo i tentativi sfumati nei mesi precedenti da parte di Venezia e Cremonese. Detto, fatto. In pochi giorni il dirigente amaranto ha contattato il goleador argentino, imbastendo insieme all'agente Lorenzo De Santis, il Grande Ritorno. Una operazione clamorosa dal punto di vista mediatico, ma che ha avuto riscontri tangibili anche in campo, dove Denis sembra vivere una seconda giovinezza. Bravi pure  Mimmo Toscano e il suo staff ad aspettarlo nelle prime settimane, centellinandone i minuti in campo. Diverse panchine che per molti potevano rappresentare una bocciatura e che invece nascondevano un altro significato. Un ingresso graduale, quasi in punta di piedi in Lega Pro, volto infatti a riportare l'ex Napoli al top della condizione. E i risultati si sono iniziati a vedere da novembre in poi, quando Denis ha iniziato a vestire i panni del trascinatore. Gol pesanti e spesso decisivi che sono valsi ben 9 punti in più in classifica. Acuti fondamentali per tenere a distanza le inseguitrici. Non a caso oggi la Reggina è lanciatissima verso la B: una promozione che solo i calabresi possono cestinare a questo punto, inutile nasconderlo. Un dominio totale nel girone C che merita di essere suggellato dal salto di categoria. Con la firma d'autore del goleador 38enne: 12 gol in 21 presenze alla media di una rete ogni 85 minuti. Mai nessun straniero nella storia della società amaranto aveva segnato così tanto in una stagione. Un Denis da record. Cancellato il record appartenente a Mimmo Kallon (11 reti nel primo storico anno in A della Reggina nel 1999/2000). Stasera come tutti i giovedì Mimmo Toscano, il suo vice Michele Napoli si riuniranno a cena con il team manager Matteo Patti e il direttore sportivo Max Taibi. Una allegra brigata che, scaramanticamente, continua in un rituale a base di pesce diventato sinonimo di successi. Il simbolo di un affiatamento tra dirigenza e staff tecnico che si è esplicitato in campo. A suon di vittorie. Una truppa vincente capeggiata da un carrarmato (Tanque in spagnolo) speciale...

Una nobile decaduta tornata agli antichi splendori ad un'altra alla ricerca di progetti ambiziosi. L'allusione è rivolta al Modena, che quest'anno sta vivendo un anno di assestamento in C dopo il ripescaggio. Persa la scommessa Zironelli, il club emiliano è corso ai ripari con l'arrivo di Michele Mignani in panchina che - salvo il passo falso col Rimini - sta mantenendo una marcia da playoff. L'uomo da cui ripartire in estate per alzare però l'asticella. Il progetto di mister Kerakoll, all'anagrafe Romano Sghedoni, è chiaro: l'anno prossimo i Canarini devono volare al vertice della classifica. Gli addii di Galassini e Usco nelle scorse settimane non cambiano gli scenari, anzi per certi aspetti gli rafforzano. In primis perché il patron ha ricapitalizzato per quasi 2 milioni di euro, confermandosi la garanzia principale per un futuro luminoso. Nelle prossime settimane potrebbe entrare nel club un altro imprenditore di prima fascia: il modenese Carlo Rivetti, leader nel settore dell'abbigliamento con la Stone Island. Un ingresso che potrebbe permettere al Modena di costruire un organico di alto livello per competere ai primi posti e puntare in un biennio al ritorno in B. 

A proposito di cadetteria. Il Monza ha un piede e mezzo al piano di sopra e attende solo la matematica per festeggiare la promozione, mentre il Vicenza deve comunque guardarsi le spalle da Carpi e Reggiana. Le due formazioni biancorosse sono in testa rispettivamente al girone A e al girone B della terza serie accomunate da un record speciale. Nelle leghe professionistiche dei principali 5 paesi calcistici europei (Italia, Francia, Spagna, Germania e Inghilterra) nessun portiere ha fatto meglio del monzese Eugenio Lamanna e del vicentino Matteo Grandi. Due veri e propri imbattibili, verrebbe da dire. I due hanno totalizzato entrambi 15 clean-sheet finora, ovvero in ben 15 gare hanno mantenuto inviolata la propria porta. Un traguardo incredibile se si considerano i rivali. Eugenio&Matteo hanno fatto meglio di Alisson (Liverpool), Ter Stegen (Barcellona), Neuer (Bayern Monaco), Handanovic (Inter) e Sczeszny (Juventus) tanto per fare dei nomi. Numeri uno tra i numeri uno. Perché le squadre vincenti partono sempre da una difesa d'acciaio e da una saracinesca tra i pali. Lamanna e Grandi rappresentano in tal senso l'ennesima conferma. Chapeau!

Nicolò Schira

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