Il punto sulla Serie C (di Ivan Cardia)

30.12.2019 11:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Ivan Cardia
Ivan Cardia

Ci saluta un anno difficile ma con piccoli passi avanti. Il caso Catania, la C che vogliamo vedere tra 10 anni. Semiprofessionistica, più professionale.

All’improvviso, la situazione del Catania è diventata caldissima, da seguire con attenzione. Lo strascico di anni di gestione complicata, di fardelli mai risolti. In settimana abbiamo pubblicato il messaggio diramato dal club ai calciatori (bravo Nicolò Schira, ma come gli dico sempre non lo dico sempre io). Glissiamo sulla circostanza che il giorno dopo l’abbiamo (ri)letto su tutti i principali quotidiani senza alcuna citazione: mala tempora currunt, e poi ci si lamenta delle testate online. Nella serata di ieri, l’avvocato Calcagno dell’AIC ha detto che “ai giocatori è dispiaciuto ricevere quel messaggio e vederlo divulgato”. Non abbiamo ovviamente responsabilità sul fatto che il messaggio sia stato  inviato. Quanto alla scelta di pubblicarlo, giornalisticamente era inevitabile. Se la situazione è complicata (e per la piazza ci auguriamo che si risolva) non è certo per responsabilità dei giornalisti.

Imparare dai propri errori. Col 2019 che si va chiudendo, abbiamo iniziato a farlo ? L’anno che stiamo per salutare è stato caratterizzato da tante situazioni al limite. Uno dei più complicati negli anni recenti del nostro calcio. Il Pro Piacenza è storia dell’altro ieri, ma anche il Matera del record (di penalizzazioni) e poi le esclusioni estive, a partire dal caso Cerignola. In estate, finalmente, è cambiato qualcosa. Abbiamo messo gli anticorpi: merito, ne va dato atto, al presidente Gravina e al presidente Ghirelli. Nuove regole e punti fermi. Siamo ancora a metà del percorso, se abbiamo chiuso con uno sciopero. Si può essere più ferrei, si deve ridiscutere l’intero sistema. Nell’attesa, dobbiamo accontentarci dei passi avanti fatti. Non sono pochi, cercheremo comunque di essere da stimolo. 

Non salutiamo solo un anno, ma anche un decennio caratterizzato da una pioggia di penalizzazioni. Negli ultimi dieci campionati, considerato quello ancora in corso, i punti comminati sono stati 582. Salvezza tranquilla, in alcuni casi playoff, a volte vittoria amplissima per l’AC Penalizzazione. È questo il quadro da cui ripartiamo, di cui dobbiamo tenere conto. Cosa immaginiamo la Serie C tra 10 anni? Con molte meno penalizzazioni, speriamo. Con meno squadre: 60 sono troppe, inutile prendersi in giro. Semiprofessionistica, un cuscinetto tra il calcio dilettantistico ma non dilettantesco e quello professionistico ma tante volte non professionale. Meno onerosa a livello economico, in grado di rendersi più appetibile anche a livello televisivo (per la cronaca, si può fare meglio). Abbiamo tanta strada da fare, piccole e grandi migliorie. Cercheremo di accompagnarvi lungo la strada.

Ivan Cardia

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