IL NOVARA PERDE UN COLPO E RIPARTE, LA TERNANA PERDE … E BASTA ! (di Massimo Bettelli)

L'amico editorialista ternano Massimo Bettelli continua ad onorarci della sua graditissima presenza
25.11.2015 11:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Massimo Bettelli
Massimo Bettelli

È presumibilmente banale parlare di “pallone” quando su tutti campi di calcio Italiani ogni partita viene preceduta dall’inno nazionale di un paese piombato nel lutto, ma in quanto il pianeta terra continua imperterrito a girare intorno al suo sole, ogni essere vivente che lo calpesta è costretto a seguirne la rotazione.

“The show must go on” cantava Freddy Mercury, e lo spettacolo deve andare avanti.

Il 15 Novembre è stato un turno domenicale triste per il NOVARA e per gli appassionati tifosi Azzurri che hanno seguito i loro beniamini fino in Campania, ma per quanto la squadra di BARONI non abbia assolutamente demeritato al cospetto dei padroni di casa, una sconfitta ogni tanto ci può stare, e tornare a casa senza aver conquistato punti ma con la consapevolezza di aver comunque ammirato una buona prestazione non è da buttar via … anzi … magari fosse così anche a TERNI !!!

Il NOVARA perde un colpo non riuscendo a bussar cassa all’Arechi di Salerno, ma è solo uno il colpo a vuoto, perché sabato scorso la marcia è ripartita !

È stata sostanzialmente equilibrata la partita disputata nel caldo fortino salernitano, e la differenza l’ha fatta un fantastico colpo di testa talmente violento che è sembrato un tiro scagliato di piede, ma è acqua passata, ed una sconfitta in un momento di calo agonistico ci può e ci deve anche stare, perché altrimenti il sostantivo “reazione” non avrebbe modo di comparire nei vocabolari della  lingua Italiana.

E reazione c’è stata: immediata, convincente, e soprattutto ricca di punti contro una diretta rivale per il nuovo obiettivo nel mirino degli Azzurri … l’area playoff !

Obiettivo centrato, almeno per il momento, e concedendo a tutti coloro che mi stanno leggendo i più variegati gesti scaramantici affermo che, se gli obbiettivi si cambiano in corsa, chi ha le idee chiare non può che migliorarli e puntare anche al centro del bersaglio !

Quando la programmazione dei protagonisti in giacca e cravatta, amalgamata con l’abnegazione al lavoro di quelli in maglietta e calzoncini, può contare sulle eccellenti capacità  tecniche di un ottimo condottiero che presidia panchina e spogliatoio, il mix diventa vincente, e nessun obbiettivo può essere precluso.     

Già … le capacità tecniche !

È un NOVARA rimaneggiato quello che scende in campo contro lo Spezia, ma qualcuno se n’è accorto ?

Il gioco è fluido e gli schemi non cambiano anche se l’assetto tattico è modificato, e pur non volendo parlare dei singoli non si può sorvolare sulle prestazioni di un atleta VALENTE come POLI (nasce da lui l’aggettivo POLIVALENTE ?), di un BUZZEGOLI che si fa trovare pronto a sostituire VIOLA per guidare un centrocampo più coriaceo del solito, di un inesauribile FARAGÒ col motore sempre acceso o di un FARAONI nei panni di pasticcere che “sforna” un assist “caldo e fragrante” per il bomber di giornata.

GALABINOV ringrazia, ma quel “croissant” non se lo mangia, anzi, lo deposita nella rete spezzina in omaggio ai suoi tifosi affamati ed assiepati dietro la porta avversaria !

Ennesima scorpacciata per il popolo Gaudenziano, e la classifica AZZURRA torna ad ingrassare !

Sesto posto in solitario e concentrazione al massimo livello … Sabato si va in terra labronica, e la gara contro il Livorno sarà indubbiamente un banco di prova che potrebbe definitivamente aprire l’autostrada dei sogni, perché tenere gli amaranto alle spalle con un risultato positivo avrebbe un significato di enorme rilevanza.

Chi invece è già dietro, ma molto … molto dietro, è la squadra che il 3 Ottobre scorso fornì l’elettroshock vitale agli Azzurri: la TERNANA.

Cinque gol subiti nelle ultime due gare e zero punti conquistati (senza i “se” e senza i “ma” dei soliti ipocriti, sempre pronti a giustificare anche l’ingiustificabile per poi chiudere la porta della stalla solo quando i buoi sono già fuggiti) ed i Rossoverdi si attestano in piena area retrocessione !

Quelli che a TERNI vengono comunemente incitati con il nomignolo di “FERE” (storpiatura letterale di Fiere) non farebbero più paura neanche al più docile degli agnellini, ed il capo branco che dovrebbe ruggire con la bava alla bocca non impensierirebbe neanche un timido pastorello.

Quella che si sperava potesse, e dovesse, essere la svolta comportamentale vista a Pescara tre turni orsono si è rivelata l’ennesima chimera di un sogno dentro il quale tutta la tifoseria era finita per cullarsi, fino al brusco risveglio di domenica 15 Novembre al Libero Liberati.

La Virtus Entella, nella sua mediocrità, è apparsa una squadra che con tutti i limiti di gioco palesemente evidenziati è stata in grado di cogliere l’attimo, anzi, gli attimi, ed ha colpito per ben due volte nel segno senza trovare barriere fra i battitori a rete e l’incolpevole MAZZONI.

Il sedicente “gruppo” ROSSOVERDE dichiara di esserci, ma chi lo vede ?

Per circa un’ora lo splendido pubblico di casa ha continuato ad incitare, ed una timida reazione, legata più ad un evidente arretramento difensivo degli ospiti che alla spinta di chi doveva recuperare due reti, ha portato al dimezzamento dello svantaggio, ma il triplice fischio del direttore di gara ha sancito la “quarta” sconfitta in casa di questo campionato per i ragazzi guidati da Roberto Breda. Di questo passo lo storico record negativo di Tesser rischia di essere polverizzato !

La susseguente civile contestazione della tifoseria, più delusa per il comportamento in campo di chi dovrebbe indossare la casacca colorata come una seconda pelle, che per l’ennesima debacle, sfocia in una chiacchierata amichevole fra un gruppo di tifosi organizzati e tutti i componenti della squadra, con la speranza che nella partita successiva il concetto di essere “FERA” per 90 minuti sia stato recepito.

La risposta è arrivata sabato in casa del Crotone … Tre reti subite, un rigore parato da uno strepitoso MAZZONI che ha contenuto il passivo, e ben due espulsioni !

Il signor Roberto BREDA non ne azzecca una, dalla scelta dell’undici titolare alle tre sostituzioni, per finire con il commento alla partita che è apparso più come l’ennesima puntata di una fiction infinita anziché l’assunzione di responsabilità per gli errori commessi.

A TERNI le sconfitte si accettano, e si accetterebbe anche la retrocessione, ma non così !!!

Se questo signore è in grado di gestire sia tecnicamente che umanamente lo spogliatoio è ora che lo dimostri, (ma con il “coltello fra i denti” come comunemente si ama dire), altrimenti abbia il coraggio di emulare il suo predecessore alzando bandiera bianca e tornando nel limbo di chi aspetterà una nuova chance !

Fino a che sabato, in casa dei pitagorici, la TERNANA ha avuto la forza di tenere alta la squadra per non dare modo ai padroni di casa di spingersi in attacco, il mach avrebbe anche potuto vincerlo “ai punti”, ma quando sono inevitabilmente calate le forze e la linea difensiva è stata chiamata a “fare il suo” è calata la notte !

Non mi addentro nella partita e non voglio parlare delle “sciagure” sia tecniche che  tattiche alle quali, secondo il mio modestissimo e personalissimo avviso, ho dovuto (ahimè) assistere, ma voglio aggrapparmi all’ottimismo ricordando che in fondo qualche FERA in campo l’ho vista e voglio evidenziarla: MAZZONI, FURLAN, FALLETTI, BUSELLATO e CERAVOLO … e che sabato, comunque andrà a finire, vedrò “finalmente” in campo il miglior difensore/mediano in rosa (costretto da tre mesi a scaldare i glutei in panchina !) e, forse, il miglior palleggiatore di centrocampo con l’innato senso della verticalizzazione … VALJENT e PALUMBO !

L’Avellino di TESSER perde ancora, ma almeno pur subendo tre reti in casa del Pescara riesce a siglarne due e se la gioca con rabbia fino al novantesimo.

È fuori dall’area playout, e per chi, come il sottoscritto, vede quella posizione come la proiezione del sogno Rossoverde a fine Maggio, finisce per ritenerla già una fantastica conquista! 

Massimo Bettelli