Il fatto della settimana (di Valeria Debbia)

23.03.2019 11:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Valeria Debbia
Valeria Debbia

La squadra non vince dallo scorso mese di dicembre, la classifica si fa sempre più pericolante e domenica arriva anche una débâcle casalinga non indifferente (0-3 in favore dell'Imolese). Quindi l'annuncio choc di patron Stefano Bandecchi:

"La squadra della Ternana da oggi è in vendita. Evidentemente non siamo riusciti a interpretare niente di buono sul campo e non siamo riusciti nemmeno a instaurare un buon rapporto con la tifoseria dato che oggi tre tifosi mi hanno sputato e gran parte della tifoseria desidera che io abbandoni Terni. Siccome la squadra è costosa per chi vorrà  acquistarla, noi metteremo i soldi fino a fine stagione e garantiremo per contratti sospesi".

Mercoledì sarebbe dovuto quindi essere il grande giorno, in cui dare seguito al proposito di cessione attraverso la convocazione di una conferenza che avrebbe dovuto fare ulteriore chiarezza. Invece... Invece che la Ternana è in vendita è stato confermato, ma chiarezza certamente non c'è stata visto che Stefano Bandecchi è stato il grande assente della stessa e Paolo Tagliavento insieme all'avvocato Massimo Proietti (unitamente al responsabile della comunicazione Gianluca Fabi) non hanno dato le risposte che tutti si sarebbero aspettati. Anzi a molti legittimi quesiti della stampa, l'unica replica ricevuta è stata "Dovete chiedere a Bandecchi".

Ma Bandecchi non era appunto presente, se non attraverso una lettera attraverso la quale ha ribadito i concetti già noti ("Credo sia comprensibile capire che beccarmi degli sputi rappresenta per me qualcosa come se mi sparassero addosso. Andiamo oltre i limiti naturali. Questo non riguarda solo il tifo normale. Gli insulti pesanti sono partiti dalle tribune dietro le panchine, prima ancora che dalle curve. Non credo che io possa continuare a sopportare tutto questo, dopo tutto quello che ho dato. La guerra l'ho già fatta. Voglio avere un rapporto sereno con lo sport e il calcio è uno sport che dovrebbe basarsi su altri principi. E' per questo che mi sento fuori dal calcio").

Tutto fumo e poco arrosto quanto espresso dal legale rossoverde: nessun numero, nessuna specifica riguardo a ciò che un eventuale acquirente andrebbe a rilevare, tra valori, terreni e marchi.

"Non credo sia il momento e il luogo per parlarne, ritengo inopportuno che vengano trattati oggi. Sono aspetti formali che andranno trattati in fase di trattativa" sono state le parole di Proietti. Nessuna indicazione sul futuro societario nel caso in cui entro il termine del campionato non si trovasse un acquirente da qui a fine campionato: "Mi pare una valutazione assolutamente prematura, stiamo iniziando un percorso e ci sono passaggi che si vedranno strada facendo".  

Senza questi dati il rischio di fare la (brutta) fine di molte altre società è dietro l'angolo. I loschi figuri che aleggiano come avvoltoi su prede facili come le società di calcio in crisi e in vendita sono sempre dietro l'angolo. E con loro le vane promesse e i fallimenti annunciati.

E non è quello che si merita una società come la Ternana con una storia più che novantennale

Valeria Debbia