Il Codice di Gradimento (o Codice Etico) (No, questa volta non vi tedierò con fallimenti, ripescaggi ...) (di Tommaso Maschio)

03.08.2018 11:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Tommaso Maschio
Tommaso Maschio
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No, questa volta non vi tedierò con fallimenti, ripescaggi, ricorsi, contro ricorsi e quant'altro sta infiammando più le aule dei tribunali che i campi di calcio con una Serie B e una Serie C che a venti giorni dall'inizio del campionato ancora non conoscono gli esatti organici.

In questo editoriale mi dedicherò al nuovo strumento di controllo pensato per sostituire una tessera del tifoso già fallita quando è nata. Si tratta del Codice di Gradimento (o Codice Etico) che da questa stagione ogni società professionista farà firmare – esplicitamente o implicitamente – a tutti coloro che sottoscriveranno un abbonamento o anche un semplice biglietto. Una serie di norme di comportamento da tenere all'interno degli stadi – ratificata in questi giorni da Osservatorio, FIGC e Leghe – che apre a quello che è già stato ribattezzato “DASPO societario”.

Secondo questo codice infatti le società potranno sospendere l'abbonamento, anche a vita, o vietare l'acquisto dei biglietti al tifoso (o alla tifosa) che non rispetta anche solo una di queste norme (che vanno dal non rispettare il posto assegnato, al salire su una balaustra, al contestare la società fino a non mantenere un comportamento decoroso all'interno e nell'immediato esterno dell'impianto sportivo). Un codice che è uno schiaffo in faccia ai tifosi che avevano iniziato nuovamente a riempire gli stadi, specialmente in trasferta, dopo almeno un decennio di calo costante grazie al venir meno della Tessera del Tifoso e alla liberalizzazione degli strumenti del tifo. Passi che avevano fatto ben sperare soprattutto le frange più estreme (detto in senso buono) del tifo, gli ultras, che ora si trovano a dover fronteggiare un nuovo nemico.

I punti oscuri di questo codice del resto sono parecchi: in primis non si capisce il perché di questo Codice di Gradimento quando esiste già un regolamento d'uso dello stadio che prevede, in caso di violazione, sanzioni da parte della Pubblica Autorità, successivamente attraverso questo codice può scattare una sanzione anche in caso di violazione che non abbia alcuna rilevanza penale e infine esistono già numerosi strumenti o provvedimenti per contrastare la violenza (comunque in calo soprattutto all'interno degli stadi, cosa che va sempre sottolineata) senza che si sentisse il bisogno di un nuovo strumento repressivo.

Questo codice appare più un tentativo per stroncare sul nascere eventuali proteste contro le varie proprietà all'interno degli stadi e mettere a tacere, magari anche definitivamente, le voci scomode e ammansire tutti gli altri tifosi facendoli sposare – forzatamente – le linee societarie. Altro punto che desta parecchie perplessità è come possa una società, seppur concessionaria in affitto degli impianti, arrogarsi il diritto di non far entrare in uno stadio pubblico una persona a propria discrezione. Già il DASPO come lo conoscevamo, che comunque emesso da un'autorità pubblica come la Questura, presentava alcuni aspetti di incostituzionalità, aspetti che potranno solo aumentare alla prima applicazione di questo codice.

Questo provvedimento è, per chi scrive, l'ennesimo schiaffo verso i tifosi – siano essi appartenenti o meno a gruppi organizzati -, verso i semplici appassionati che, nelle intenzioni delle società (foraggiate e spinte da Tv e media di vario genere), devono essere sostituiti da consumatori che vivano lo stadio e l'evento-partita come un qualsiasi spettacolo (in barba al turbinio di passioni e sentimenti che il calcio smuove negli animi delle persone) e siano disposti a consumare e spendere arricchendo ulteriormente le casse societarie. Un provvedimento, che unito ad altri, mira a svuotare di passione i nostri stadi lasciando gli spalti asettici e magari, nei casi più fortunati (vedasi Real Madrid o Barcellona), colmati da turisti/tifosi più interessati a farsi belli sui social che a quanto accade sul campo. Un calcio di plastica che piace molto a chi in una curva non ha mai messo piede.

* di seguito il link che riporta il comunicato unitario firmato da moltissimi gruppi ultras del nostro paese e che spiega ancora più nel dettaglio le problematiche legate all'introduzione del Codice di Comportamento: https://drive.google.com/file/d/1T17BKieydqaQrpvcMAFqZIjst_ptcQRF/view

Tommaso Maschio