I soldi muovono il calcio, ma possono ammazzarlo: in Serie C penalizzato il settore giovanile

Gianluca Savoldi, classe 1975, ex attaccante col vizietto del giornalismo; in carriera ha vestito, a suon di gol, le maglie di Pisa, Ascoli, Reggina, Napoli e Lecco
26.06.2018 11:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Gianluca Savoldi
Gianluca Savoldi
© foto di tuttoc.com

Meno male che ci sono i Mondiali a distogliere l’attenzione dai problemi del nostro calcio. 

Si è parlato delle “seconde squadre” il discorso è stato rimandato dagli stessi club (pochissimi per altro) che non hanno ben capito quale convenienza ci sia nel partecipare.  La Juventus o l’Inter di turno si troverebbero infatti a pagare un'iscrizione altissima, più di quattro volte di quella che versano le attuali società di serie C, senza però godere dei benefici del minutaggio di cui godono queste ultime. Costa molto meno dare loro un premio di valorizzazione per prestiti, il risultato si raggiunge ugualmente e con meno sforzo economico. 

Ecco perché si continuerà con queste regole assurde.

Ma non possiamo continuare a far giocare “under” dietro bonus economici, si falsa tutto e la gente si disinnamora vedendo giocare il ‘98 più scarso del ‘92 solo perché porta 15 euro (più iva) al minuto moltiplicato per il parametro che è più alto man mano che si abbassa l'età. 

Se si ritiene che gli under debbano giocare allora devono stare in campo per regolamento e stop. 

A quel punto che facciamo con gli “over” che non sono pronti per la B ? 

Fino al 30 giugno giocano per forza mentre il 1 luglio dello stesso anno se non trovano una B smettono di colpo ? 

Fondamentale sarebbe che in campo scendessero i prodotti del vivaio, non i prestiti. 

Così è facile, ma la gente se ne sta a casa. 

In campo giocano i bimbi perché portano soldi, non sono manco del club perchè sono prestiti che a loro volta portano premi di valorizzazione dai clubs di competenza. 

Stando così le cose per quale motivo mai un club piccolo di serie C dovrebbe investire nel proprio vivaio ?

Prendono prestiti, gli (esigui) stipendi li pagano attraverso la valorizzazione e mandandoli in campo prendono anche soldi. 

Ci chiediamo perché la gente diserta lo stadio, è facile ! 
La gente ormai fa i conti delle centinaia di euro in campo piuttosto che guardare alle caratteristiche tecniche. 

A me non entusiasma l’avvento delle “squadre B” ma ancora meno un campionato misto tra “squadre B” e club di serie C, non in questo modo. 

A me piacerebbe la serie C come è sempre stata. 

Ma se deve essere una farsa mettiamo le “seconde squadre” ponendo fine a questo “cinema” dei prestiti e del minutaggio. 

Sarebbe questo il calcio sostenibile ?

Nel frattempo stiamo già perdendo il conto dei club che finiranno per fallire oppure, nella migliore delle ipotesi, non si iscriveranno al prossimo campionato. 

E tutto è bloccato dal punto di vista della programmazione fino a che non si sa cosa succederà per tutte queste società. 

Non ci credono nemmeno più le squadre di serie D che, con il caos che regna, rinunciano in partenza al ripescaggio preferendo investire le proprie risorse in qualcosa di certo. 

È tempo di portare a 18 squadre la B e a 36 (due gironi da 18) la C. Come la C1 degli anni 80.

Ora sono 60 !!!

Gianluca Savoldi