I folli numeri della Serie C (di Luca Bargellini)

25.10.2019 11:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Luca Bargellini
Luca Bargellini

Si è conclusa da poche ore l’undicesima giornata di Serie C. Un turno infrasettimanale, quello che è appena andato in archivio, che ha regalato non poche sorprese. Dalla terza sconfitta consecutiva di un Catanzaro che ha appena cambiato pelle e guida tecnica, alla continua ascesa del Monza, passando per l’exploit della piccola Virtus Verona alla quarta vittoria consecutiva. Undici giornate e tanti punti da raccontare. Attraverso i numeri, che disegnano le coordinate di questo campionato.

22 - E’ il numero dei gol realizzati dalla Reggina in undici giornate di campionato. Tradotto: una media di due gol a partita. Un rendimento che assume ancor più rilievo se circoscritto alle sole gale interne. Sei sfide al Granillo e ben SEDICI (16) reti messe a referto. Non è certo un caso se la formazione di Domenico Toscano sia attualmente in vetta a tutte le classifiche di rendimento. In fondo, come si suol dire, il calcio è un gioco semplice: vince chi segna un gol in più dell’avversario.

17 - Si tratta del novero di società che hanno già cambiato allenatore in Serie C. Un numero pazzesco che spicca, in particolar modo, per quanto riguarda il Girone C. Non tanto per l’ultimo esonero in ordine cronologico, quello di Vito Grieco alla Sicula Leonzio, bensì perché molte delle big, di quello che da tutti è stato considerato come il raggruppamento più competitivo della categoria, hanno deciso di cambiare rotta. Catania, Catanzaro e Bari dopo tutti i proclami della scorsa estate hanno già deciso di voltare pagina. Detto che “sbagliare è umano” e che dunque tutti si ha diritto ad una seconda occasione, quello a cui stiamo assistendo è un qualcosa di curioso. Che le scelte estive in fatto di panchina siano state sbagliate è oramai chiaro ed evidente. Rimane il dubbio se lo stesso vale per le scelte di mercato sul fronte dei giocatori. Quanto avranno inciso le idee degli ex allenatori? E quanto queste collimeranno con quelle del loro successori? Domande...

7 - Sono i punti di vantaggio che il Monza del triumvirato Berlusconi-Galliani-Brocchi ha di vantaggio sulle dirette inseguitrici. Un divario importante, di quelli che fa sorgere nella mente di molti un quesito piuttosto banale: troppo forti i brianzoli o troppo scarsa la concorrenza? La verità, come al solito, sta nel mezzo. I lombardi hanno i tratti della fuoriserie per la categoria e questo è stato evidente fin dallo scorso mercato quando sono arrivati giocatori da società di Serie A (leggi Finotto della SPAL) e di Serie B (Rigoni dal Chievo, Sampirisi dal Crotone, Bellusci dal Palermo e Lamanna dallo Spezia). Al tempo stesso, però, occorre essere onesti e dire che le prime rivali del Monza hanno finora avuto un rendimento al di sotto delle attese. Alessandria, Robur Siena e Carrarese hanno incontratto qualche intoppo, fisiologico nelle prime settimane di stagione, che però risultata letale in relazione al rullo compressore messo nelle mani di Brocchi.

2 - Anche qui si tratta di gol. Ma non segnati. Bensì subiti. Due gol in circa mille minuti di campionato sono qualcosa di clamoroso. Sono un fattore. Sono i gol incassati finora dal Potenza. Come dicevamo prima, la Reggina è la leader sul fronte dei gol segnati, oltre ad essere l’ultimo club rimasto imbattuto in C. Il Potenza è invece la miglior espressione possibile della solidità. Un capolavoro che non ha eguali nel calcio professionistico del nostro paese, che assume una connotazione ancor più particolare quando ci si accorge che ogni vittoria dei lucani in campionato è sempre arrivata lasciando a secco i rivali. I due gol incassati finora dai ragazzi di Giuseppe Raffaele sono, infatti, arrivati in occasione dell’unica sconfitta subita (1-0 a Terni) e del pari di Rieti (1-1).

1 - Qui si esce fuori, purtroppo dal rettangolo verde. I numeri in questo caso indicano la prima e speriamo l’unica società già in difficoltà economiche del campionato di terza serie: il Rieti. C’è una nuova dirigenza ma della proprietà nessuno sa nulla. Compresa la Lega Pro che attende la nuova fideiussione, così come i giocatori attendono gli stipendi. Il mistero, dicono quelli bravi, s’infittisce.

0 - Così che abbiamo iniziato, è giusto finire. Sul campo. Anche qui però pochi sorrisi. Anzi nessuno. Come le vittorie di Pergolettese e Gubbio, ovvero le ultime due squadre a non aver vinto ancora un match. Realtà piccole entrambe, ma che hanno deciso di affrontare il problema diversamente: la Pergolettese continuando a lavorare col proprio tecnico, l’esordiente Matteo Contini, mentre il Gubbio ha scelto di salutare Federico Guidi, tecnico che aveva fatto benissimo sia nel settore giovanile della Fiorentina che in Federazione, per abbracciare un totem per la categoria: Vincenzo Torrente. Chi avrà fatto la scelta giusta ? Impossibile da dire adesso. Aspettiamo almeno la prima vittoria.

Luca Bargellini

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