Evacuo e Gonzalez riportano il Novara a vincere in trasferta dopo 309 giorni (by Simone Balocco)

20.10.2014 15:00 di Simone Balocco   vedi letture
Fonte: cittadinovara.com
Evacuo e Gonzalez riportano il Novara a vincere in trasferta dopo 309 giorni (by Simone Balocco)

Era sabato 14 dicembre 2013, 18a giornata del campionato di serie B, stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia: Paolo Faragò e Raffaele Rubino segnarono i gol vittoria contro la JuveStabia. Da allora, 28 partite consecutive in trasferta (309 giorni in totale) e mai più una vittoria degli azzurri, salvo qualche pareggio. A distanza di allora, il Novara Calcio ieri pomeriggio ha battuto l’Unione Venezia 2 a 1, portandosi a 13 punti in classifica. E gli azzurri sfatano anche il tabù “Penzo”: era dal lontano campionato 1949/1950, con entrambe le formazioni militanti in serie A, che il Novara non vinceva in Laguna. La sconfitta dei padroni di casa, la quinta stagionale, ha sancito l’esonero, subito dopo il triplice fischio finale dell’arbitro, di Alessandro dal Canto: l’allenatore trevigiano può considerare il Novara la sua “pecora nera“, dopo la sconfitta nei play off di serie B 2010/2011 quando allenava il Padova. Da domani Maurizio Rossi, come riporta il sito del club veneto, allenatore della formazione Berretti, dirigerà gli allenamenti in attesa che venga scelto il nuovo allenatore.

Domenico Toscano ha schierato un 3-5-2 con Andrea Tozzo tra i pali; difesa con Luca Martinelli, Gianluca Freddi e Dario Bergamelli (tornato titolare dopo oltre un mese di assenza, complice anche l’infortunio di Beye in settimana); centrocampo con Lorenzo Dickmann, Nicolo’ Bianchi, Simone Pesce, Paolo Faragò e Desiderio Garufo; attacco con il tandem Felice Evacuo-Simone Corazza. Dal Canto è partito con Zima in porta; Cernuto, Sales, Ghosheh, e capitan Esposito in difesa; centrocampo con  Marino, Carcuro, Scialpi; attacco a tre con Magnaghi, Bellazzini e Greco. Arbitro del match è stato il sig. Amoroso di Paola. Stadio veneziano abbastanza deserto e curva sud in polemica col mister, mentre il settore ospite ha visto ben 150 tifosi giunti dalla città di san Gaudenzio.

Il mister novarese ha fatto debuttare dal  1′ due giovani di prospettiva come Lorenzo Dickmann e Nicolo’ Bianchi, aggregati alla Prima squadra da questa stagione e provenienti dal florido vivaio azzurro. Per loro fino a ieri qualche scampolo di partita, con prestazioni nel complesso positive.

Il Novara è sceso in campo con un atteggiamento più attento rispetto alla partita di sabato scorso e conscio del fatto che in Lega Pro non conta il “nome” dei giocatori in campo, ma conta la “quantità” degli stessi. E gli azzurri hanno fatto la partita in tutti i 90′, anche se l’inizio di ripresa ha visto i padroni di casa cercare il pareggio dopo il vantaggio di Evacuo al 23′: punizione di Garufo sulla sinistra, palla “spizzata” da Faragò ed il capitano novarese sotto rete insacca alle spalle di Zima. Terza rete stagionale per l’attaccante pompeiano, la seconda in trasferta. Poteva essere doppietta se al 35′ il suo “piattone” non fosse uscito di un niente.

Pablo Gonzalez è entrato al 62′ al posto di un Corazza sufficiente e tredici minuti dopo ha realizzato il gol dello 0 a 2, superando il suo marcatore e calciando (in maniera non perfetta) di destro battendo Zima. Seconda rete stagione per l’argentino, che diventerà tra pochi mesi padre.

Ultimi minuti di partita molto “caldi”: espulsi Faragò, Cernuto e al quinto di recupero il direttore di gara concede un rigore ai padroni di casa, sebbene i minuti di recupero segnati fossero stati quattro: Raimondi, entrato al posto di Greco al 62′, spiazza Tozzo e riduce il gap. Ma dopo la rete triplice fischio e tutti a bersi il classico “thè caldo”, sebbene il pomeriggio lagunare fosse primaverile

La vittoria contro l’Unione Venezia arriva (forse) nel momento giusto del campionato dopo una sconfitta (Torres) ed un pareggio (Virtus Bassano) che stavano facendo allontanare troppo i ragazzi di Domenico Toscano dal vertice della classifica.

E i tre punti portano le firme dei due calciatori più forti (e più di esperienza) del club, Felice Evacuo e Pablo Gonzalez. In particolare, l’attaccante di Pompei ha dimostrato ancora una volta di essere davvero un giocatore implacabile (ed immarcabile) e capace di portarsi sulle sue spalle l’intera squadra, anche se acciaccato: nel secondo tempo, dopo un contrasto con un giocatore veneziano, è uscito dal campo un paio di minuti per farsi medicare dopo una ferita alla testa ed è rientrato in campo con una fasciatura vistosa. L’ex Benevento ha mostrato voglia di giocare, si vede che ha voglia di fare bene e che ha voglia di portare il più in alto possibile il Novara. Di Gonzalez non si scopre il suo talento oggi, ma i gol per un attaccante servono come il pane per fare risultato e morale, soprattutto. E al “cartero” serve segnare più gol possibili dopo la brutta stagione scorsa.

Ma il merito non è solo dei due attaccanti, ma di tutta la squadra che sembra aver rialzato la testa dopo alcune prestazione opache. Il campionato è ancora lungo, nulla è ancora compromesso, ma l’obiettivo “primo posto” dista ancora sette punti ed ora Evacuo e compagni non devono perdere la calma ma giocare al 101% ogni partita.

Il Novara scenderà in campo mercoledì pomeriggio alle 14:30 al “Sinigaglia” di Como contro i locali lacuali per i sedicesimi di Coppa Italia.

Domenica invece ospiteranno i bolzanini del Sudtirol, che ieri ha pareggiato al “Menti” di Vicenza contro il Real Vicenza.

by Simone Balocco