Cuneo e Lucchese, che fine faranno ? Cronaca di un campionato falsato (di Ivan Cardia)

Nasce a Bari il 23.02.1988 e di lì in poi vaga; laurea in giurisprudenza, titolo di avvocato e dottorato di ricerca: tutto nel cassetto, per scrivere di calcio, su TuttoMercatoWeb.com
09.04.2019 11:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Ivan Cardia
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Saremo brevi e concisi, magari anche un po’ scorretti e imprecisi, ma ormai siamo a quattro giornate dalla fine del campionato e ancora non abbiamo capito di che morte deve morire. Rispettiamo il presidente Ghirelli, che nell’ultimo intervento sul tema (28 marzo) ha detto di essere obbligato al silenzio sul tema. Rispettiamo il suo lavoro, comprendiamo la necessità di non esporsi. Però poi vorremmo cercare di capire di cosa dobbiamo e possiamo parlare noi, se non di un campionato falsato. Nato male e che rischia di finire anche peggio.

I fatti, solo quelli recenti per non annoiarvi: da quasi un mese aspettiamo di sapere se Cuneo e Lucchese hanno rispettato il termine per il pagamento della multa da 350mila euro per la mancata sostituzione della fideiussione Finworld. Era già un regalo clamoroso, ma era tutt’altro che certo che le due società vi potessero far fronte. Ieri abbiamo appreso che la Lucchese non ha pagato parte della multa, mentre entrambe non hanno pagato (o hanno pagato in ritardo) emolumenti, ritenute e contributi per le mensilità di gennaio e febbraio. Deferito anche il Siracusa, ma sui siciliani sorvoliamo perché al momento non abbiamo elementi per dirne di più, con l’augurio che non ci si infili in un nuovo caso di fine stagione.

Riassunto: Cuneo e Lucchese hanno accumulato in totale 39 punti (rispettivamente 21 e 18) di penalizzazione, ne rimedieranno altri, a Lucca è arrivata persino Striscia la Notizia, non sappiamo a quali obblighi abbiano fatto fronte oppure no, non sappiamo quali fronteggeranno di qui in futuro. Non sappiamo se ci saranno di qui a fine campionato. Se gli sforzi di chi va in campo saranno serviti a qualcosa oppure no, e ne approfittiamo per ripetere l’encomio già fatto altre volte nei confronti delle rose e delle dirigenze delle due squadre, che numeri alla mano meriterebbero ben altre posizioni di classifica e invece si trovano a lottare in bilico sul baratro.

Col paradosso che nello stesso girone l’Albissola si trova a dover rischiare i playout senza un punto di penalizzazione. Che nel girone B siano tutte in regola eppure due squadre dovrebbero comunque retrocedere per la sfortuna di trovarsi geograficamente a Rimini, a Fano o a Renate (abbiamo preso le ultime tre della classifica, non s’offenda nessuno). Che nel girone C la Paganese rischi la retrocessione diretta anch’essa senza avere alcuna irregolarità e dopo che la proprietà ha fatto i salti mortali perché fosse così. Ancora: che di qui a fine campionato tutte queste classifiche (almeno quella del girone A) possano essere ancora stravolte e buona parte delle partite si sarà giocata sulla base di presupposti errati. Si sente ancora la voce del silenzio, una bellissima canzone degli anni ’60 che avremmo lasciato volentieri in dote a Sanremo. Chiudiamo tornando alla cronaca più recente: ieri il doppio deferimento, ci auguriamo che domani (in senso figurato, ma neanche troppo) si possa sapere dove andremo a parare. In fin dei conti, siamo solo a 360 minuti dalla fine della stagione.

Ivan Cardia