Serie C - Sospensioni e ricorsi, chi viene e chi va... il Girone A non ha un volto

17.09.2018 16:40 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Serie C - Sospensioni e ricorsi, chi viene e chi va... il Girone A non ha un volto

"Lega Pro, sentito il Consiglio Direttivo
- preso atto dei decreti monocratici emessi in data 15 settembre 2018 dal TAR LAZIO, in accoglimento delle istanze di misure cautelari avanzate nei ricorsi promossi dalle società F.C. PRO VERCELLI 1892 S.R.L. e TERNANA CALCIO S.P.A.;
- considerato che a seguito di quanto statuito dal TAR Lazio potrebbe riaprirsi la possibilità dei ripescaggi alla Serie B;
- rilevato che in ipotesi di accoglimento da parte del Collegio di Garanzia dei ricorsi ad esso presentati dalle sopra menzionate società, il girone che potrebbe essere suscettibile di rivisitazioni è il girone C e che la società che potrebbe subire variazione di collocamento all’interno di detto Girone, nel rispetto del criterio oggettivo della latitudine, adottato per la composizione dei gironi, è la Viterbese Castrense;
- considerato che Lega Pro deve salvaguardare la regolarità della competizione sportiva,
ritiene opportuno sospendere, fino a data da determinarsi, le gare della società Viterbese Castrense".


Con questo comunicato si è chiuso un fine settimana che doveva essere solo di calcio, ma che in realtà è stato ancora una volta di tribunali ed extra campo. Ci abbiamo provato a non parlare più di giudici e sentenze, abbiamo cercato di guardare alle novità, agli stadi, a chi in campo ci è sceso, ma a cospetto di tutto ciò appare proprio impossibile concentrarsi sul rettangolo, al netto della nausea che agli sportivi è venuta nel corso della peggior estate calcistica di sempre: ci avete rotto il calcio, come detto in un nostro editoriale.

Cosa voglia dire la nota della Lega Pro è chiaro, la Viterbese potrebbe anche essere ricollocata nel Girone A, quello che le apparteneva lo scorso anno e quello dove patron Camilli voleva essere messo, per un discorso legato al chilometraggio delle trasferte: è infatti ritenuto dal patron gialloblù troppo dispendioso il suo attuale Girone C, quello del Sud Italia. Situazione, quella dell'inserimento nell'ultimo raggruppamento della Serie C, che ha portato il vulcanico presidente a ribadire a più riprese, con tanto di comunicazione alla questura locale, la volontà di non far scendere la sua squadra in campo per tre gare, quelle che sarebbero costate ai laziali l'esclusione d'ufficio dal campionato. Una querelle durata giorni, poi l'incontro tra l'AIC e i calciatori, il comunicato degli ultras, ma niente, Camilli non ha fatto un passo indietro: e l'ostinazione, almeno per adesso, a qualcosa ha portato. Come finirà non si sa, ma il dubbio ora c'è, come sussiste la concreta possibilità di un cambio di volto del Girone A. 

Il tutto, però, si lega a un ulteriore precedente. Sabato sembrava tutto pronto per l'avvio del campionato, ma la Pro Vercelli ha presentato nuova istanza avverso la B a 19 squadre e il blocco dei ripescaggi: il club piemontese ha richiesto la sospensione delle proprie gare e di quelle delle società invischiate nella querelle ripescaggi (Robur Siena, Novara, Ternana e Catania), e il TAR ha accolto la suddetta, procedendo alla sospensione cautelare in merito alla decisione del Collegio di Garanzia del CONI che aveva dichiarato l’inammissibilità dei ricorsi delle bianche casacche e della Ternana sulla B a 22. 

Se effettivamente si procedesse a fine mese con i ripescaggi - non addentriamoci nel caos che sarebbe in Cadetteria una nuova compilazione dei calendari - il Girone A perderebbe almeno una formazione, se non addirittura due (forse in pole Novara e Robur Siena), e un tassello sarebbe quindi riempito, per logica conseguenza di comunicati, dalla Viterbese: un girone quindi a numero dispari ? Probabile. Ma questo conta poco. Conta più iniziare a pensare a cosa ancora potrebbe riservarci questo triste capitolo dello sport italiano, che pare non finire mai.

Claudia Marrone