Sei ragioni per cui il Novara è retrocesso

24.05.2018 15:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: novara.iamcalcio.it
Sei ragioni per cui il Novara è retrocesso

Abbiamo provato ad analizzare la stagione azzurra e i principali motivi del terzultimo posto che è costato la serie C al Novara, ce ne sarebbero tanti altri ma ne abbiamo trovati sei principali:

1-      Il valore della rosa si è dimostrato decisamente inferiore alle attese, se solo 2-3 anni fa ci avessero detto che l’attacco del Novara sarebbe stato composto da Maniero, Sansone e un Macheda in cerca di riscatto tutti avremmo fatto i salti di gioia, invece le uniche note positive sono stati Da Cruz all’andata e Puscas fino alle ultime partite negative, da dimenticare il centrocampo con Sciaudone e Ronaldo che si sono inseriti male e Casarini sempre al di sotto del suo standard, male anche gli esterni con un girone di ritorno da dimenticare per Dickmann e Calderoni, lontani parenti di quelli visti l’anno scorso. Senza entrare in ulteriori dettagli abbiamo sopravvalutato questi giocatori che si sono dimostrati inadeguati per la categoria per la maggior parte.

2-      Corini e Di Carlo hanno deluso, il secondo è riuscito a far passare il messaggio che se avessimo tenuto Corini fino alla fine ci saremmo salvati… I numeri sono a favore di Corini e particolare non di secondo piano il mister che ha iniziato la stagione non aveva Puscas e praticamente Sansone, due tra i più positivi nel ritorno. Una cosa sono riusciti a fare, rivalutare il lavoro di Boscaglia criticato da tutti per il nono posto dell’anno scorso.

3-      Il rendimento casalingo assurdo. Neanche in serie A mi ricordo tante partite perse in casa, non so per quanti minuti siamo stati in vantaggio tra le mura amiche (pochi comunque), non abbiamo mai vinto una partita con più di una rete di scarto. Anche in Coppa siamo riusciti ad essere eliminati al “Piola”… Qualcuno ha dato la colpa al sintetico, pensare che quando siamo saliti dalla B alla A dicevano che era il nostro asso nella manica.

4-      Abbiamo avuto una continuità imbarazzante nei fallire i match chiavi della stagione eccezion fatta per le vittorie contro Brescia e Cesena, infatti dopo i tre punti contro i bianconeri pensavo fossimo salvi ma non avevo fatto i conti con le zero vittorie nei successivi due mesi… L’elenco è impietoso, si parte dal derby d’andata che ha girato la nostra annata ma dalla parte sbagliata, con 3 punti contro la Pro saremmo stati sesti con 20 punti ad inizio novembre e con un ambiente positivo, invece abbiamo fatto una prestazione indecorosa; a fine andata a Chiavari in vantaggio di una rete potevamo chiudere con un successo fondamentale contro una nostra diretta concorrente, siamo riusciti a farci raggiungere, a sbagliare due gol facili e a perdere quella partita. L’Ascoli viene al “Piola” dopo una prestazione inguardabile a Vercelli e va sotto di una rete ? Potevamo mettere i chiodi sulla bara dei bianconeri ai quali sono bastati una decina di minuti per ribaltare il match. Abbiamo perso in casa contro il Foggia in superiorità numerica per un’ora, a Perugia abbiamo fallito una vittoria che sarebbe stata decisiva e i punti lasciati per strada non si limitano solo agli incontri citati.

5-      Non possiamo dimenticare i torti arbitrali subiti, con un livello così basso avremmo potuto comunque salvarci. Sotto questo punto di vista il rammarico riguarda tre partite, Bari, Cremona e in casa contro il Pescara. Date al Novara il rigore solare al novantesimo di Bari, allo “Zini” non espellete solo Macheda e fate giocare il Pescara in dieci il secondo tempo sotto di un gol: meglio non pensare che gli azzurri vincendo una di queste tre partite sarebbero stati salvi.

6-      E’ mancato un leader nello spogliatoio novarese, Casarini sotto questo punto di vista non si è dimostrato all’altezza. Un Evacuo ad esempio; se pensiamo alla stagione di Maniero, Felice avrebbe fatto comodo sotto tutti i punti di vista.

Marco Dho