Novara Calcio, tutto e il contrario di tutto in attesa della svolta

22.11.2017 11:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: novara.iamcalcio.it
Teti e Corini
Teti e Corini
© foto di foto novaracalcio.com

L'avvio di stagione altalenante degli azzurri sta producendo una quantità di parole, analisi e reazioni che vanno in più sensi, apparentemente senza una logica, seguendo spesso percorsi mentali discutibili e non supportati chiaramente dai fatti. Si dice tutto e il contrario di tutto, in un tourbillon di post sui social, pezzi ed editoriali che raramente hanno punti in comune fra loro e paiono raccontare stagioni e squadre diverse fra loro. E a seconda del proprio punto di vista, si guarda a chi legge le cose in maniera differente con sospetto e pregiudizio: la società Novara Calcio si lamenta con la stampa locale in maniera ufficiosa (a volte anche in via semiufficiale) perché l'ambiente è considerato come depresso anche per colpa dei pezzi giornalistici, di quel che si scrive, di quel che si dice. Lo sfogo in sala stampa del presidente di qualche settimana fa non è rimasto isolato in tal senso. Più recentemente ad esempio si fa notare che a Terni la gazzetta locale ha scritto che il rigore del "Liberati" per il Novara a tempo scaduto era dubbio, facendo un silente paragone con le analisi delle gare di fede azzurra, probabilmente troppo poco di parte. Dall'altra, vox populi, si dice che ci sarebbero eserciti di yes-man, sugli spalti ed in sala stampa, pronti ad eseguire a bacchetta e sostenere ciò che il presidente dice & pensa.

Delle due l'una, o meglio forse nessuna delle due... Quasi nessuno spazio lasciato alla possibilità che, ognuno con la propria sensibilità, si cerchi di cogliere tutti gli aspetti di una situazione con una visione più di insieme, ragionata, sensata.

Più semplicemente, il Novara Calcio finora ha dimostrato di valere questa classifica, punto. Classifica bruttina, anche se molto corta e quindi soggetta a grosse variazioni in breve tempo. Classifica bruttina, così come bruttino e finora incompiuto è stato il Novara. Certo, come detto da Corini nel post gara di Novara-Bari, va tenuto conto dell'intera situazione che ci ha portato all'incerto status quo.

Abbiamo avuto dei torti arbitrali, chi lo nega rifugiandosi nel benaltrismo fa un errore grossolano. Più rilevanti ancora, le assenze hanno finora avuto un peso specifico elevato, soprattutto in attacco ed in mezzo al campo. Nel computo generale delle assenze, inserisco la precaria condizione di chi indisponibile è stato ed è lontano dal suo 100%, capitano in primis. Aggiungo: si è sbagliata l'impostazione estiva della squadra, ad IamCalcio avevamo evidenziato per tempo che puntare su Ronaldo come fulcro unico del gioco e senza una vera alternativa in rosa rappresentava un azzardo vista la carriera non eccezionale del giocatore, ora che il progetto tattico iniziale è stato fatto naufragare dai risultati del campo, si naviga ancora un po' a vista. Muovendosi sempre a fine mercato, non sempre le ciambelle escono col buco. Eravamo tutti contenti (chi scrive sicuramente) il 31 agosto dopo il rush finale del direttore Domenico Teti, ma alla prova dei fatti è venuto a mancare un "piano B" per la prima punta visto che Maniero non lo si è quasi mai visto in campo. Manca nella rosa un comprimario come centravanti di scorta, tipo il Della Rocca dell'anno di Lega Pro (poi decisivo con l'Arezzo). A gennaio senza dubbio ci sarà un intervento in tal senso, essendo quello del centravanti l'unico ruolo scoperto nel gioco delle coppie.

Riguardo alla situazione del mister, sto ancora studiando Eugenio Corini ed il suo modo di lavorare. Persona pulita e molto garbata, dai concetti chiarissimi e dall'ottima sensibilità. Personalmente ne apprezzo le analisi oneste delle gare nelle quali non manca di fare autocritica, cosa che lo distingue da molti suoi colleghi, nostri ex allenatori compresi. Nutro tuttavia qualche perplessità sul suo modo di intervenire a gara in corso e su alcune scelte nell'undici iniziale. Chiedo al tecnico di cambiare qualcosa nell'approccio alle gare casalinghe, vero tallone d'Achille degli azzurri. Il 3-5-2 è un modulo che ci dà una certa stabilità in fase difensiva ma che risulta un po' troppo prevedibile nelle gare casalinghe, quelle in cui bisogna escogitare qualcosa per scardinare le difese avversarie. La coppia di calciatori rapidi di cui disponiamo in attacco ci ha permesso di sfruttare in trasferta il modulo con tre difensori, ma penso che il tecnico (soprattutto con il ritorno in pianta stabile di Maniero) dovrà studiare una formula per approcciare diversamente le gare del "Piola", mai violato quanto negli ultimi mesi dagli avversari. La partita contro il Bari rappresenta per me un passo in avanti rispetto alle ultime prestazioni, anche se è dura perdonare la pessima gara sfoderata nel derby con la Pro. Contro i galletti si sono visti orgoglio, coraggio e voglia di andare a prendersi i tre punti, ma la squadra ha peccato in finalizzazione e ha concesso troppo comodamente la palla dello 0-1 fatale. C'è molto da fare, tempo a sufficienza per migliorare ce n'è, ma la classifica corta non fa dormire sonni tranquilli e potrebbe col passare delle settimane diventare una spiacevole e pruriginosa compagna di viaggio.

Stefano Calabrese