La lavagna tattica di Novara – Arezzo 2-2
Il Novara ha l’obbligo di dare una risposta convincente dopo la pessima prestazione casalinga contro l’Albissola sia per ritrovare un po’ di fiducia sia per muovere la classifica se l’obiettivo è (ancora) davvero la promozione in Serie B.
Mister Viali adotta di fatti uno schieramento ibrido con una difesa a 4, a 3 o a 5 a seconda che si tratti di fase in possesso e non possesso e in base anche alla situazione di gioco. L’Arezzo di mister Dal Canto, ex tecnico della Primavera della Juventus, è schierata invece con un 4-3-1-2. La struttura prevede quindi un rombo a centrocampo e in particolare in fase di possesso palla si forma sempre il triangolo composto dai due difensori centrali e il mediano davanti alla difesa. Il rombo a centrocampo presenta delle problematiche nella copertura dell’ampiezza, soprattutto se il trequartista non si abbassa sulla linea dei centrocampisti.
Il Novara riesce a sfruttare discretamente bene questo aspetto e infatti le principali occasioni azzurre sono derivate da azioni costruite con cambi di gioco e con combinazioni veloci sulle fasce. È stato possibile osservare situazioni in cui la parte di area di rigore sul lato debole era totalmente priva di difensori toscani e il Novara ha avuto più volte l’occasione di segnare. La squadra azzurra però nonostante la mole di gioco non è riuscita a essere cinica davanti. Un altro aspetto da evidenziare sotto una luce positiva sono stati i tentativi di verticalizzare per Cacia che è un attaccante che non va servito spalle alla porta bensì in profondità poiché ha l’eccellente qualità di saper leggere i movimenti della difesa avversaria.
Gli Azzurri giocano un buon primo tempo ma non vanno oltre l’1-1 pari con entrambi i gol derivati da calci piazzati. In particolare quello avversario è seguito allo sviluppo confuso e fortunoso per i toscani di un calcio piazzato. Nel secondo tempo il Novara cerca il gol della vittoria andando a sbilanciare eccessivamente in alcune situazioni il proprio baricentro ed è proprio così che verso la fine del secondo tempo l’Arezzo ottiene il gol del vantaggio che l’amaro sapore di beffa. È grave però l’errore della difesa Azzurra che non temporeggia e si fa saltare lasciando ancora più campo all’avanzata avversaria. Colpevole è Di Gregorio che fa un passo di troppo aspettandosi la conclusione sul secondo palo e invece si fa trovare impreparato sul palo di sue competenza. Il Novara, però, con grinta e convinzione riesce ad agguantare il pareggio.
Per quanto riguarda il risultato non si può essere totalmente soddisfatti a causa di una situazione in classifica che fa supporre una strada in ripida salita per la promozione; osservando invece l’atteggiamento e la prestazione si tratta di un netto passo avanti rispetto all’insufficiente partita giocata contro l’Albissola.
Luca Rossi