De Salvo contro Rubino: «Avrei molto da dire…»

Che il Novara Calcio e Raffaele Rubino, l’uomo dei record, non si siano lasciati bene è un fatto scontato. Meno scontato il fatto che il presidente azzurro, Massimo De Salvo, pubblicasse sul sito ufficiale della società un commento ai vari articoli usciti in questi giorni su vari giornali (locali e non), articoli in cui si riportavano le affermazioni dell’ex capitano. Rubino ha sempre mantenuto un atteggiamento molto positivo nei confronti del Novara, manifestando solamente il proprio dispiacere e la propria delusione per come è finito il rapporto e per come alcune promesse, a suo dire fattegli, su un suo futuro in società non siano state mantenute.

I “pezzi” dei vari giornali grondavano nostalgia ma non si andava oltre.

Ora Massimo De Salvo decide di squarciare, in parte, il velo sugli ultimi mesi della scorsa stagione e firma il seguente comunicato: «In questo ultimo periodo alcune testate hanno giustamente posto l’attenzione sulla vicenda che riguarda Raffaele Rubino. Quando una bandiera non prosegue col proprio Club un percorso, i Media hanno il diritto e il dovere di informare i tifosi e tutti gli appassionati. Mi spiace solamente che giornalisti a cui lo scrivente non ha mai negato dichiarazioni o dialogo, abbiano ritenuto su questo tema di non voler chiedere il punto di vista della Società. Avranno avuto le loro ragioni. Potrei rispondere a Raffaele Rubino spiegando alcune cose ma ho troppo rispetto del percorso fatto insieme e pertanto voglio solo guardare avanti.

Constato soltanto che qualcuno pensa che sia retrocesso solo io e che molti di coloro che sono scesi in campo sono degli eroi senza responsabilità. Anche da questa vicenda ho imparato qualcosa che alcuni non hanno compreso: il silenzio è oro !»

Un detto e non detto (con riferimento, probabilmente, a quanto successo negli ultimi mesi, quando Rubino e Aglietti hanno avuto più di uno scontro) che non fa bene a una vicenda che avrebbe meritato un’altra conclusione.

Ma anche per queste situazioni si è arrivati alla retrocessione.

Attilio Barlassina