Da stella dell’Alessandria a lusso insostenibile: la metamorfosi di Gonzalez, bomber con la valigia

Annate altalenanti e ingaggio fuori categoria, sempre più probabile il ritorno a Novara
27.07.2018 12:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it
Pablo Andres Gonzalez
Pablo Andres Gonzalez
© foto di lastampa.it

Sembrava un’assicurazione sul salto di categoria: pesca Pablo Gonzalez e avrai anche la B. Con il Novara, perlomeno, era andata così due volte in altrettanti tentativi: nel 2011, quando l’argentino pensò poi di esagerare centrando subito anche la A, e in replica nel 2015. 

L’Alessandria non voleva essere da meno. Con Gonzalez, riflettevano i grigi, il 2016 sarà l’anno buono per preparare l’affondo. Del resto il tagliando dell’attaccante non era affatto scaduto: giusto nella stagione precedente, da neopromosso in B con la maglia azzurra, «el cartero» aveva colpito 13 volte e fatto brillare gli occhi dei tifosi nella semifinale playoff con una tripletta al Bari. Gonzalez insomma c’era, eccome. 

Sarebbe anche rimasto al Novara, se non ci fosse stato di mezzo un «contrattone» da un milione netto come accumulo delle spalmature precedenti. Allora la sua cessione faceva comodo a tutti: alla società azzurra, che se la poteva cavare con una buonuscita risparmiando su un ingaggio fuori portata, e all’Alessandria per aprire la stagione di caccia alla B con l’eroe strappato ai vicini fino al 2020 con un ingaggio da 350 mila euro l’anno. 

Dando un’occhiata al bilancio (tecnico) Gonzalez avrebbe anche risposto «presente» al debutto con 22 gol e 13 assist in 43 gare di Lega pro. Mai aveva segnato così tanto in una singola stagione, peccato che alla fine dei conti l’Alessandria si sia dovuta fermare in finale playoff dopo avere buttato all’aria un vantaggio pazzesco sulle inseguitrici.

La seconda stagione è stata più complicata, pure per l’argentino: Gonzalez si è bloccato a 13 reti e 8 assist in 32 presenze di campionato, prendendosi qualche pausa durante la stagione. Non che gli appannamenti fossero una novità, anzi. La storia insegna che proprio nei periodi di tregua dell’argentino, anche il resto della squadra fatichi. Risultato: in casa azzurra hanno sistemato i conti senza però avere trovato il suo degno erede - Gianluca Sansone ha realizzato appena 6 gol e 6 assist in 61 partite - e all’Alessandria non è bastato l’argentino per la storica promozione in B.

Due estati dopo la clamorosa firma, il mondo si è rovesciato. Il Novara sente di nuovo il bisogno del suo postino e ha avviato i contatti con il ds Carlalberto Ludi, ex capitano di Gonzalez e successore di Domenico Teti. 

L’Alessandria ha intanto aperto all’addio dell’attaccante, sempre che l’operazione si riveli conveniente per il proprio bilancio (economico). In mezzo c’è ancora Sansone, che va venduto per liberare il tesoretto utile a sostenere il nuovo contratto dell’argentino. Nel frattempo il ricorso del Novara sui criteri di ripescaggio in B è stato accolto. Così Gonzalez si potrebbe addirittura ritrovare a giocare nella categoria superiore, quella che sognava l’Alessandria.

Filippo Massara