Il Nuovo Galliate calcio cancellato dall’albo delle associazioni: la città resta senza squadra

L’atto formale chiude una lunga storia: in città non esiste più una società di pallone, la società assegnataria dovrà intervenire sul campo sportivo
29.12.2017 16:30 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it
Il campo di Galliate
Il campo di Galliate
© foto di lastampa.it

Galliate non ha più una società calcistica cittadina. É arrivato in questi giorni l’atto che cancella dall’albo delle associazioni il Nuovo Galliate Calcio, sorto per sostituire l’ormai defunta Galliate Calcio: ora il comune dell’Ovest Ticino è senza un riferimento locale per il pallone. L’ultima società si era occupata solo del settore giovanile. Ma anche in questo caso le promesse non erano state rispettate: il gruppo presieduto da Cristiano Masini prima e da Tiziano Faiella poi, non è riuscito a rispettare i parametri dettati dall’amministrazione comunale per la gestione del campo di gioco.  

L’epilogo è arrivato nell’ottobre del 2016: chiusura delle attività, niente campionato per i ragazzi. Attualmente è di nuovo in corso l’affidamento del campo sportivo, su cui il Comune ha effettuato degli investimenti: «In pole position per la gestione sono la Romentinese e la Ceranese - conferma l’assessore allo Sport Flora Ugazio -. Abbiamo effettuato le verifiche del caso, tutto sembra regolare. Ora manca solo la fideiussione, poi potremo procedere con la concessione». 

Lucchetti ai cancelli  

Lo stadio è infatti chiuso da oltre un anno: lucchetti ai cancelli, serrande abbassate al bar, erba alta nel rettangolo di gioco. I nuovi assegnatari dovranno intervenire con migliorie alla struttura. «Speriamo che la scelta compiuta da questa amministrazione - sottolinea Franco Galeri, già consigliere comunale, da sempre protagonista nel calcio galliatese - sia quella più corretta, perché la città ha bisogno di una realtà calcistica. Ma è necessario che le promesse siano rispettate e si tracci una strada certa». Sono oltre centoventi i bambini e i ragazzi che potrebbero frequentare le lezioni di calcio a Galliate: «Oggi i genitori li portano a Trecate, a Turbigo, a Novara, con dispendio di risorse ed energie. Sul tavolo c’era anche la proposta dello Sparta Novara, che avrebbe rifondato una società con dirigenza locale, ma l’offerta presentata è risultata più bassa» aggiunge.  

Intanto la gloriosa e centenaria epopea sportiva del pallone galliatese resta un patrimonio a cui attingere per guardare al futuro: con il presidente Ubezio la squadra raggiunse la quinta serie, ormai molti anni fa. Poi, nel 2006, arrivò la caduta e la retrocessione al penultimo gradino della scala gerarchica calcistica piemontese. Ma i rossoblu riuscirono a rimettersi in piedi: fu una risalita rapida, con il gruppo dirigente guidato da Pietro Bergomi, che dopo alcune stagioni brillanti ottenne il ripescaggio nell’estate 2011, arrivando in Eccellenza, in un paio di annate positive.  

L’annus horribilis fu il 2013, con la sparizione di quella società Galliate Calcio. Nell’estate del 2014 la rinascita con un’altra dirigenza e il passo indietro sotto la presidenza di Tiziano Visconti: fu decisa la retrocessione volontaria in Promozione per sistemare i guai economici e puntare sul settore giovanile. Nel 2015 il Nuovo Galliate Calcio ha riacceso una fiammata, deludendo però le aspettative della città, fino alla debacle dell’ottobre 2016.  

Simona Marchetti