Shock Serie B, squadre con l’acqua alla gola: Bari e Pisa a rischio iscrizione ?

La Serie B sta attraversando un momento di grande crisi economica, Pisa e Bari non sono in una buona condizione, serve una svolta in tempi brevi
23.06.2016 19:20 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: calcioweb.eu
Shock Serie B, squadre con l’acqua alla gola: Bari e Pisa a rischio iscrizione ?

Il calcio italiano sta attraverso un periodo di crisi, il futuro di tante società è appeso ad un filo. Tante squadre rischiano di non iscriversi al prossimo campionato e a sorpresa la situazione preoccupante riguarda anche il campionato di Serie B. 

La situazione del Brescia sembra drammatica. Entro il 24 giugno servono un milione e 300mila euro per gli stipendi delle ultime tre mensilità ed in seguito un bonifico di 8 milioni e 100mila euro per ripianare il debito per Iva non pagata dal 2011 al 2014. Una situazione difficilissima e che potrebbe portare il Brescia al fallimeno dopo 105 anni di Storia.

Altri due club del campionato cadetto si trovano in una situazione difficile: si tratta di Bari e Pisa. 

Secondo quanto riporta la ‘Gazzetta dello Sport’ Gianluca Paparesta ha fatto di tutto per tenersi stretto il Bari; ieri però il presidente non è riuscito a versare i 2,6 milioni di euro, il 35% del previsto aumento di capitale entro gli orari bancari. Paparesta ha aspettato fino all’ultimo un aiuto da Roma, che non è arrivato. Come comunicato da Tuttonovara alle 15.30 un socio di minoranza, Cosmo Giacaspro, è salito sul ponte di comando della società già oggi e, a fronte dell'inadempienza da parte di Paparesta, può far valere il riscatto per l’estensione della maggioranza, chieste le dimissioni dell’attuale cda.

In casa Pisa si continua a tirare la corda e potrebbe presto spezzarsi. Dopo l’incontro di ieri tra Fabio Petroni e Fabrizio Lucchesi la situazione è ancora di stallo, l’intenzione era quella di cercare un accordo per le scadenze da qui al 30 giugno. La situazione ha mandato su tutte le furie anche Gennaro Gattuso che non sembra disposto ad aspettare, o ci sarà l’immediata svolta societaria o sarà addio.  Petroni chiede che a pagare il necessario per le scadenze sia Lucchesi, il quale non ci sta. Entro venerdì devono essere versati circa 400mila euro e Petroni sembra al momento irremovibile. Se la squadra non dovesse iscriversi perderebbe però l’investimento iniziale, si proverà quindi a trovare un accordo per il bene di tutti. Ma non sarà facile… Nelle ultime ore si è aperto un piccolo spiraglio, come dichiarato in un comunicato del Pisa, Britaly potrebbe garantire l’iscrizione dell’AC Pisa 1909 al campionato di serie B 2016-17 ma serve raggiungere un accordo in tempi brevi…

Nelle ultime ore però è arrivato un colpo di scena, ecco il comunicato di Fabrizio Lucchesi“Non intendo in alcun modo farmi trascinare in questo tritacarne mediatico costruito dal dottor Petroni per conto della Britaly Post. Voglio precisare, con fermezza, che l’unica cosa certa di tutta questa annosa vicenda è che non ci sono le condizioni affinché questo binomio societario rimanga tale. Evito di entrare nel merito della mistificazione della realtà propinata in questi giorni nei vari comunicati che ho avuto occasione di leggere e che hanno determinato il crearsi di un clima di terrorismo psicologico che ormai si respira in città, nei tifosi e negli imprenditori i quali mi hanno ribadito più di una volta che con il dottor Petroni in società non rimangono e/o non entrano. Sono due mesi che chiedo il prezzo per liquidare il 50 per cento di proprietà di Britaly, senza ottenere risposta: rinvii continui, almeno sei dinieghi, incontri tra i professionisti e lo spirito sportivo di non intralciare i playoff mi hanno portato ad oggi. Non ho accettato e non accetterò nessun balzello di proposte unilaterali volte a impostazioni che di impresa calcistica non hanno niente a che vedere. Ritengo follia anche solo pensare di proporre il rinvio al 15 luglio p.v. della definizione dell’assetto societario, prolungando lo stallo operativo che è dannoso e rende impossibile l’allestimento di una squadra, l’assunzione di un allenatore e lo svolgimento di tutte le attività programmatiche di una squadra di calcio competitiva che il 14 di luglio dovrebbe partire per il ritiro. Ho deciso di terminare qui la mia avventura professionale e imprenditoriale nel Pisa, mettendo a disposizione del dottor Petroni le mie quote dietro il pagamento di un equo compenso. Ho dato questo mandato ai professionisti di mio riferimento i quali hanno già preso contatto questo pomeriggio con i corrispondenti del dottor Petroni”.

Ed in Lega Pro ? La retrocessione del Lanciano ha portato diversi problemi, anche il finale di stagione del campionato cadetto è stato difficilissimo, diversi punti di penalizzazione che sono costati la retrocessione e che hanno testimoniato le difficoltà economiche del club. Anche in questo potrebbe non avvenire l’iscrizione. In Lega Pro un altro posto verrà lasciato dalla Carrarese, anche l’ultima asta è andata infatti deserta.