Serie C - Seconde Squadre a rischio rinvio: sei club di A chiedono lo slittamento

Juve, Inter, Roma, Napoli, Atalanta e Torino preferiscono iniziare nel 2019, la Figc le ascolterà, ma non cambia idea
21.06.2018 15:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: gazzetta.it
Serie C - Seconde Squadre a rischio rinvio: sei club di A chiedono lo slittamento

Sei club di Serie A — Juventus, Inter, Napoli, Roma, Atalanta e Torino — stanno partorendo l’idea di chiedere alla Federcalcio il rinvio dell’introduzione delle squadre B alla prossima stagione. È questo il sunto di una serie di incontri e telefonate che i club di A hanno intrattenuto da diverse settimane, precisamente da quando sono stati resi noti i parametri per l’iscrizione delle seconde squadre al prossimo campionato di Lega Pro. Si era pensato anche di inviare una lettera alla Figc o di pubblicare un comunicato congiunto. Per il momento invece si preferirà far pervenire a Roma il pensiero comune a sei società (tra le più attente ai settori giovanili in Italia) in maniera tale da portare all’attenzione dei vertici federali il malessere.

I motivi

Ciò che ha animato la discussione interna è, secondo queste sei società, la struttura poco lineare del regolamento, il clima ostile che circonda le seconde squadre specialmente dalla Serie B. Il secondo campionato italiano professionistico, all’inizio di giugno, aveva fatto sentire il proprio dissenso attraverso il presidente Mauro Balata che aveva annunciato come «l’assemblea fosse pronta a presentare il ricorso al Tribunale federale per chiedere l’annullamento della delibera». Insomma, va bene introdurre le squadre B nella struttura del calcio italiano, ma meglio se inserite in un sostrato più fecondo a riceverle.

Reazione

Come sta reagendo la Federcalcio di fronte a questa richiesta dei sei club di A ? Nessuna dichiarazione ufficiale, ma a Roma sono ben consapevoli delle difficoltà. Il fronte interno però è comune e la posizione, seppur ufficiosa, è che le squadre B partiranno già nella stagione 2018-19. Il pensiero federale è semplice: nonostante le differenze di vedute temporali — c’era chi spingeva per introdurle immediatamente e chi per aspettare la prossima stagione — tutti i club erano d’accordo sull’introduzione delle squadre B. In fin dei conti i vantaggi e le necessità sono stati superiori ai lati negativi dell’operazione. Quindi, in buona sostanza, la Figc è disposta ad ascoltare le motivazioni dei sei club. Ma lo farà per ribadir loro le ragioni per cui è necessario partire immediatamente, già nella stagione 2018-19. Lo slittamento non sarà possibile anche perché il campionato di Lega Pro, con ogni probabilità, avrà diverse lacune nell’organico di partenza. E le squadre B serviranno anche per permettere la composizione di un torneo che altrimenti rischierebbe di partire zoppo in più punti. Anche perché per ogni squadra B iscritta, la Lega Pro otterrà un contributo straordinario da 1,2 milioni di euro.

Futuro

A questo punto bisogna domandarsi cosa succederà. Perché se da un lato la Figc, compatta, è intenzionata a proseguire sulla strada tracciata, dall’altra i sei club hanno, tra le righe, comunicato che non provvederanno a creare la squadra B quest’anno. E visto che nel gruppo manca solo un top club, ovvero il Milan, chi si attiverà per creare le seconde squadre da mettere in lista di ripescaggio ?

Matteo Brega