Serie C - Playoff, adesso si sa sul serio

Gianluca Savoldi: classe 1975, ex attaccante col vizietto del giornalismo. In carriera ha vestito, a suon di gol, le maglie di Pisa, Ascoli, Reggina, Napoli e Lecco
22.05.2018 17:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Gianluca Savoldi
Gianluca Savoldi

Serata ricca di impegni sportivi quella di domenica. Sono stato dunque costretto a fare gli straordinari, rimandando alla giornata di ieri la visione di alcune gare, in particolare dei playoff nazionali della terza serie. Tra la finale degli Internazionali d’Italia di tennis (che si è protratta più del dovuto causa maltempo), la Serie A concentrata quasi interamente tra le 18 e le 23 e la finale dell’Europeo Under17 (iniziata alle 19 e purtroppo persa ai rigori), la peggio l’ha avuta la mia amata Serie C. A volte però, guardare le partite conoscendo già il risultato finale, può essere un vantaggio dovendo farne un’analisi quanto più distaccata possibile.

La partita che mi è piaciuta di più in assoluto è stata Cosenza-Trapani. Due allenatori esperti, due squadre costruite per vincere e di fatto con dei valori altissimi per la categoria, entrambe schierate inizialmente in modo speculare con il classico 1-5-3-2. I lupi hanno strameritato la vittoria e solo una leggerezza di Demarku ha concesso ai siciliani di accorciare le distanze. Valutare la traiettoria di un rimbalzo è sempre molto difficile e, soprattutto di spalle (causa scatenante il pressing dell’avversario sugli appoggi più vicini) conviene anticipare la caduta del pallone, anche a costo di mettere palla in una zona senza compagni. Il retropassaggio errato non è che la conseguenza della scelta sbagliata fatta a monte. Trattasi di errore tattico, non tecnico. Cose che succedono, fa parte del gioco. Peccato perché la difesa del Cosenza era stata fino a quel momento esemplare (Demarku compreso) non avendo concesso praticamente nulla agli avversari. Per non parlare delle numerose occasioni sprecate nonostante l’assenza di Perez: in particolare la prima grande occasione con D’Orazio che al volo non centra il bersaglio dopo un inserimento in perfetto tempo di gioco su palla filtrante di Palmieri (uno dei migliori con Mungo) dopo il sostegno di Okereke (secondo me il migliore, mi ricorda Musa Barrow). Male la difesa del Trapani in questa circostanza con l’intero reparto che sale senza riferimenti in una situazione chiaramente leggibile di palla giocabile in profondità, ma anche in altre (troppe) circostanze tra cui i due gol subiti non sono annoverabili tra le più clamorose. Chiedere a D’Orazio e Tutino. Tre lunghezze a favore del Cosenza (per intenderci) non avrebbero fatto scalpore... se questa partita rispecchia il momento delle due squadre sarà dura per il Trapani, anche se giocherà il ritorno tra le mura domestiche e con il vantaggio del “piazzamento”.

Anche la Juve Stabia ha fallito molte occasioni per vincere la partita, lasciando poco o niente ad un avversario temibile come la Reggiana forte dell’essere testa di serie. Bella partita comunque, anche a reti inviolate. 
Un po' deluso il pubblico pisano per la sconfitta in trasferta contro la Viterbese, ma in questo caso a mio avviso il confronto è stato molto più equilibrato. Una vittoria, quella della Viterbese, raggiunta grazie a un calcio piazzato dal limite di Sini. Tanto per cominciare il fallo non mi è sembrato esserci, per nulla, anche se De Vitis ha commesso un ingenuità a prescindere “entrando” su Baldassin che, dando le spalle alla porta, non poteva fare granché. Ma il grosso rammarico resta l’errore imperdonabile della barriera che a questi livelli non si può aprire in quel modo. Tra l’altro gli attaccanti laziali che inizialmente si erano posizionati esternamente alla barriera (per impedire la visuale al portiere) prima che partisse il tiro si sono spostati verso la barriera a far confusione, quindi la palla (se non mi tradisce l’unica angolazione di ripresa) dovrebbe essere passata tra il primo e il secondo uomo.
Sino come si vede dalla rincorsa era partito per calciare forte, quindi Voltolini non poteva nemmeno anticipare il movimento rischiando il tiro forte sul “suo” palo. Imparabile. Nulla è perduto ma sarà necessaria una vittoria all’Arena.

L’Alessandria sta rispettando il suo ruolo di “guastafeste” e attenzione che alla fine non la faccia lei... la festa! 
Oltre le aspettative il Piacenza, in crescendo ormai da mesi e che sta disputando degli ottimi play off. Da non perdere “gara 2” al Riviera delle Palme.

Passiamo ai playout. Vittoria del Cuneo ma partita equilibrata con il Gavoranno che al ritorno dovrà fare a meno di Marchetti espulso (se l’è cercata), vince anche Vicenza (gran gol di Giacomelli!) che gioca davvero alla grande contro il Santarcangelo e per finire pareggio tra Racing Fondi e Paganese con lo zampino del solito Cesaretti che secondo me resta uno dei migliori attaccanti della categoria (sarà difficilissimo per i laziali vincere a Pagani). A martedì prossimo...

Gianluca Savoldi