Scandalo Catania: Trapani è in ansia

03.07.2015 12:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: gazzetta.it
Christian Terlizzi
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Christian Terlizzi
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

L'eco delle parole di Christian Terlizzi, Luca Pagliarulo e Nino Daì attraversa la Sicilia. Fende l'aria calda di un pomeriggio d'estate e arriva dritta al cuore di un'intera città. Trapani si dimena, attende, spera, si interroga. Sotto gli ombrelloni e nei bar, soprattutto sui social network, prosegue l'inevitabile spaccatura fra «innocentisti» e «colpevolisti».

Il problema non è neanche la giustizia sportiva, non è capire se e quanti punti di penalizzazione potrebbero venire inflitti. Il sentire popolare va dritto al centro della vicenda. E' stata tradita la passione. Possiamo fidarci ancora ? Dobbiamo rimpiangere di avere riempito in 1.500 il settore ospiti del Massimino il pomeriggio dell'11 aprile scorso ? Sono queste le domande che la gente si pone e a cui vuole dare una risposta.

Poi, fra qualche giorno, si faranno i conti con eventuali deferimenti, penalizzazioni e rimonte da compiere. C'è chi tira in ballo la cabala e ricorda che il Trapani, con il suo pullman, proprio in occasione della trasferta di Catania, arrivò qualche minuto dopo il crollo del ponte sulla Palermo-Catania: e fu costretto a un viaggio lunghissimo per arrivare sotto l'Etna. Che fosse un segno del destino ? Sono solo chiacchiere, che servono soltanto a smorzare l'attesa.

Poi, finalmente, intorno alle 18, la prime dichiarazioni dopo gli interrogatori alla Procura di Catania. «Cristian Terlizzi ha escluso categoricamente non solo il suo coinvolgimento in questa presunta ipotesi di combine relativa a Catania-Trapani, ma ha anche negato di avere avuto anche lontanamente il sentore che vi fosse qualche manovra strana intorno alla partita». Queste sono le prime frasi che rimbalzano da Catania, pronunciate dall'avvocato Paolo Rodella, che accompagnava Christian Terlizzi.

Certo, nessuno canta vittoria, ma un piccolo sorriso, appena accennato, comincia a spuntare sui volti dei tifosi. L'urlo di innocenza di Terlizzi e il suo non essersi sottratto al racconto è già un indizio che induce alla fiducia. C'è anche il sorriso dello stesso Terlizzi, mentre esce dalla Questura di Catania, a scandire il pomeriggio di Trapani. E' cliccato migliaia di volte su youtube. Con i primi commenti in rete.

«Per come vedo il calcio e per come lo vivo, essere qui è una sconfitta», dice Luca Pagliarulo (nella foto Italy Photo Press) alla fine dell'interrogatorio. Chiaro che non si riferisca agli esiti del suo colloquio con il magistrato (di cui è soddisfatto), ma ad uno stato d'animo difficile da spiegare. E? il turno di Nino Daì, che dice: «Sono sereno, il Trapani è il mio mondo. Attendo solo che la giustizia faccia il proprio corso». Pagliarulo e Daì, il capitano e la bandiera. I due che sono le vere icone dell'ascesa dall'Eccellenza alla Serie B. I sostenitori granata incassano e volano sulla tastiera a scrivere di getto le loro emozioni. Ma sono le parole non dette, quelle che spiegano meglio di tutto. I silenzi e le sopracciglia che vanno su. Linguaggio del corpo che manifesta ottimismo, pur con quel pizzico di fatalismo che a Trapani non manca mai. Il tramonto si affaccia dietro le Egadi: il sole arancione spunta dietro Levanzo e si tuffa in mare, mentre la gente è ancora in spiaggia.

La giornata campale sta per finire, e arrivano, finalmente, due notizie di calcio giocato. La prima, più importante: il rinnovo per il centrocampista Maurizio Ciaramitaro, il gladiatore che non molla mai, una presenza di grande spessore all'interno del gruppo granata. In quella maledetta partita di Catania era stato espulso per doppia ammonizione, dando tutto se stesso, come sempre, e uscendo dal campo infuriato. Poi, l'arrivo del giovane attaccante Claudio Sparacello, classe '95, dalla Tiger Brolo (serie D, 27 partite e 7 reti nell'ultima stagione). Una certezza e una speranza, un mattone per il presente e uno per il futuro. Proprio quello che ci voleva in questo caldissimo pomeriggio di fine giugno.

Tartamella Fabio