Palazzi deferisce il Catania che ora rischia la serie D

Sono sei le presunte combine dello scorso campionato di Serie B inserite dagli inquirenti nel deferimento
01.08.2015 10:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it
Stefano Palazzi
Stefano Palazzi

Centosettancinque pagine che segnano il destino del Catania Calcio. Contengono i deferimenti inviati ieri mattina dalla Procura Figc al patron degli etnei, Antonino Pulvirenti, all’ex ad Pablo Cosentino, al dirigente Piero Di Luzio, all’agente di calciatori, Fernando Antonio Arbotti e alla società siciliana che, per doppia responsabilità diretta e oggettiva, rischia non solo la retrocessione in Lega Pro, ma un doppio salto all’indietro fino alla Serie D. 

Sono sei le presunte combine dello scorso campionato di Serie B inserite dagli inquirenti nel deferimento: Catania-Avellino (1-0), Varese-Catania (0-3), Catania-Trapani (4-1), Latina-Catania (1-2), Catania-Ternana (2-0) e Catania-Livorno (1-1). Match, disputati tra il 29 marzo e il 2 maggio, che avrebbero permesso ai rossazzurri di evitare la Lega Pro. 

I deferiti sono accusati di essersi associati con l’obiettivo di «commettere una serie indeterminata di illeciti disciplinari», «operando con condotte finalizzate ad alterare il regolare svolgimento e il risultato di gare del campionato di calcio di serie B» tramite «dazioni di denaro» e «mediante scommesse dall’esito sicuro perché realizzate su gare combinate».  

Secondo la Procura, Pulvirenti, che due giorni fa ha fatto le sue ammissioni a Palazzi con l’obiettivo di ottenere il patteggiamento, è definito il «capo e promotore» dell’attività illecita; l’ex ds del Catania Daniele Delli Carri e Arbotti sarebbero gli «organizzatori» in concorso con Di Luzio, mentre Giovanni Luca Impellizzeri (accusato di slealtà sportiva e omessa denuncia anche per Messina-Ischia) sarebbe il «finanziatore». A tutti è contestata l’aggravante di essere i «promotori e gestori dell’associazione», tranne che a Cosentino definito soltanto «partecipe»

L’ufficio di Palazzi ritiene che le combine siano avvenute con il concorso di altri soggetti «allo stato non identificati» o «nei cui confronti sono in corso ulteriori indagini penali». Per evitare fughe di notizie, sono presenti numerosi omissis in un deferimento privo del verbale con le ammissioni di Pulvirenti. Proprio per fare il punto della situazione, Palazzi si è recato stamane a Catania dove ha incontrato Alessandro Sorrentino, il pm titolare dell’inchiesta penale «I treni del gol»

Una volta chiarito il ruolo di Pulvirenti e le responsabilità del Catania nel processo che prenderà il via intorno al 10-11 agosto, infatti, la Procura Figc si concentrerà su Delli Carri (la cui posizione è stata stralciata assieme a quella di Impellizzeri), attualmente agli arresti domiciliari, e sui giocatori delle altre squadre coinvolti. Nel frattempo, venerdì dovrebbero essere emessi i deferimenti relativi al filone di Catanzaro, dove altri sette club - Barletta, Brindisi, Catanzaro, Savona, Teramo, Torres e Vigor Lamezia - rischiano la responsabilità diretta.