Al capitano del Novara, Ludi, la prima edizione del premio memorial Avvocato Piero Omodei Zorini

Istituito a 40 anni dalla scomparsa dell’avvocato, che fu fondatore e giocatore del Novara calcio
29.09.2014 12:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: corrieredinovara.com
Carlalberto Ludi
Carlalberto Ludi

 

E' stato consegnato la sera di venerdì 26 settembre, prima del match Novara-Pavia, che ha visto gli azzurri vittoriosi per 4 a 0, il premio memorial Avvocato Piero Omodei Zorini. Si tratta della prima edizione del premio, istituito nell’anno in cui ricorre il quarantennale della scomparsa.

Il riconoscimento è andato al capitano del Novara Calcio Carlalberto Ludi, che nella stagione calcistica 2014/2015 disputa il suo ottavo campionato consecutivo in maglia azzurra. A consegnargli il riconoscimento, il figlio dell’avvocato Zorini, Roberto.

“In questi anni Ludi – si spiega nella motivazione – si è sempre distinto per impegno e serietà e importante è stato il contributo dato alla squadra nelle indimenticabili promozioni del 2010 e del 2011”.

Piero Omodei Zorini, personaggio di grande rilievo nella storia del Novara, fu fondatore e giocatore del Novara, giocatore della Juventus, e fu tra i fondatori della Federazione Italiana Giuoco Calcio, con incarichi dirigenziali a livello nazionale, tra cui quello di Giudice Sportivo unico. Per moltissimi anni fu dirigente del Novara, anni in cui il Novara conquistò tre promozioni in serie A.

L’avvocato Zorini scomparve il 20 febbraio 1974, figura di primo piano nella storia del calcio novarese. Nato a Monticello il 17 dicembre 1893, mentre frequentava il Liceo Carlo Alberto fondò nel 1908 il Novara Calcio con un gruppo di studenti di quel Liceo.

Giocò a lungo nella squadra novarese, prevalentemente nel ruolo di mediano laterale, ma si cimentò anche come portiere. In quel periodo il Novara costituiva, con Pro Vercelli, Casale e Alessandria, il famoso quadrilatero piemontese, che contendeva, spesso con successo, lo scudetto alle squadre metropolitane. Iscrittosi alla Facoltà di Giurisprudenza a Torino, giocò anche con la maglia della Juventus. Dovette però interrompere i suoi studi e la pratica del calcio per partecipare, come Tenente di artiglieria, alla “grande guerra”, terminata la quale, Piero riprese entrambe le attività. Divenne avvocato ed esercitò tale professione per oltre quaranta anni, senza mai dimenticare il “suo” Novara. Lasciato il calcio giocato, fu uno dei fondatori della Federazione Italiana Giuoco Calcio, che gli affidò incarichi di dirigente nazionale. Fu anche arbitro, Giudice Unico delle infrazioni dei tesserati e poi membro della Commissione di Appello Federale. Per il Novara fu dapprima tecnico e poi dirigente, mantenendo a lungo la vice presidenza. Della sua dirigenza non si possono dimenticare le tre promozioni in serie A, l’ultima delle quali, quella del 1948, seguita da otto campionati consecutivi nella massima serie. Si deve ricordare che, negli anni ’50, il Novara si trovò spesso senza veri sponsor, ma seppe mantenere la categoria, anche per il prezioso lavoro della terna dirigenziale che Omodei Zorini costituiva con gli amici Sartorio e Marmo.

mo.c.