La storia dell'Hockey Novara - dalle origini agli anni '60

07.09.2012 20:00 di Roberto Krengli   vedi letture
Fonte: it.wikipedia.org
La storia dell'Hockey Novara - dalle origini agli anni '60

Come da noi preannunciato, approfittiamo di questa pausa dallo sport giocato, per raccontare la gloriosa storia dell'hockey nella nostra città.

La bella avventura dell’Hockey Novara è cominciata nell’autunno 1924.

A tale data risale la fondazione dell’"Hockey Club Vittoria", grazie all'entusiasmo di Vittorio Bottini, Vittorio Genesi, Pierino Buscaglia, Angelo Grassi, Francesco Cestagalli, Giuseppe Lombardini, Giuseppe Colombara, Giuseppe Provvisione, Alceo Concia, Piero Drisaldi, Bruno Vannucci, Renzo Fenini, Fiorenzo Zavattaro, Luigi Gallina e Vittorio Masera (che fu anche il primo presidente), i quali scoprirono questo gioco nella vicina Milano. Il nome fu scelto in virtù della prima sede che lo ospitava: il salone sotterraneo del cinema Vittoria, allora sala da ballo. Solo nel 1926 la società divenne Hockey Novara.

All’inizio degli anni trenta la squadra azzurra si ritagliò l'appellativo di Juventus delle rotelle: conquistò cinque titoli italiani consecutivi tra il 1930 ed il 1934 ed il sesto già nel 1936 dopo un breve interregno del Milan Skating.

Tra i “pionieri” c’era la leggenda Lino Grassi che fu portiere della Nazionale agli Europei degli anni '30 e difese la porta azzurra fino al 1953, vincendo da protagonista i primi dieci scudetti.

La prima formazione pluridecorata fu: “Grassi, Concia, Drisaldi, Cestagalli, Zavattaro, Gallina”.

Nel frattempo però i ragazzi erano costretti ad allenarsi sulle aie delle cascine intorno a Novara. Solo l’ultimo tricolore della serie fruttò come “premio” la pista di Viale Buonarroti, tuttora esistente, fatta costruire dal Marchese Tornielli in ossequio ad una vecchia promessa strappata dal Commissario Straordinario Mariggi. L'inaugurazione avvenne il 21 aprile 1937 e la pista prese poi il nome proprio di Lino Grassi.

Dopo la seconda guerra mondiale arrivarono altri trionfi: tre scudetti tra il 1947 ed il 1950. Davanti a Grassi adesso c'erano Gallarini, Nanotti, Monfrinotti, Ghione, Prandi ed il grande Panagini, detto "Gin", campione del mondo con la Nazionale italiana. Il primato del 1950, conquistato con 3 punti di vantaggio sul Monza, valse la prima stella.
L’addio di Grassi fu il preludio ad un periodo di appannamento. L’azzurro tornò a risplendere tra il 1958 ed il 1959 con altri due titoli ravvicinati. Tra i pali c’era Sacchi. La squadra venne rinforzata da innesti di giocatori di grande spessore come Aina e Cerrina e soprattutto il superbomber Zaffinetti, 597 gol in campionato con la maglia del Novara.